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- Dirty HarryFragola
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Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
22/4/2020, 16:58
E sì perché noi audiofili dal saldatore facile non ci facciamo mai mancare stati ansiosi… anche quando non ce ne sarebbe proprio bisogno!
In realtà è proprio la speranza di vedere la luce in fondo al tunnel che ci anima…
Detto ciò, animato dalla voglia di riscoprire il digitale, promessa dal prossimo H-DAC+, mi sono ricordato che in qualche meandro della mansarda, chiuso in qualche imballo di hi-fi, avevo un vecchio Cambridge Audio CD2 comprato molti anni fa su eBay come not working e a poco prezzo, causa mancanza di telecomando e non funzionamento del display (sembra fosse un difetto tipico di quei led). Tuttavia era funzionante e la curiosità di sentire come suonava uno di quei mostri sacri (costava circa 2.500.000 lirette) di un certo modo di sentire la musica mi intrigava e – sinceramente – era un periodo che non avevo grandi disponibilità nell’acquistarne uno integro.
Uscì nel 1988 e, dopo circa tre anni, lo seguì una versione più elaborata – il CD3 – basato sulla stessa tecnologia – quella Philips – e la cui particolarità risiedeva nella conversione, utilizzante ben 4 TDA1541 che, una volta ricevute per 4 volte dal sovracampionatore quadruplo SAA7220 le parole a 16 bit, restituivano quest’ultime sommate in uscita ma moltiplicate ancora per 4: da qui la denominazione di 16x16 times oversampling. E per preservare l’integrità del segnale musicale Stan Curtis – patron progettista/giornalista della Cambridge Audio – non aveva previsto alcun filtro di uscita!
Diversi anni fa divenne muto – dopo aver perso anche la vista – e lo portai a riparare dal mio tecnico di fiducia, con successo. Tuttavia, in seguito, ridivenne sordomuto. In virtù del suo tesoro nascosto - i TDA1541 - stavo pensando a lui per fare opera di macelleria; ma una volta recuperato dalla mansarda ed apertolo non ho avuto il coraggio, sia per il decoro interno che per l’ambizione di poterlo rivedere in funzione. E così, in assenza di un Service Manual – l’ho smontato e ho annotato tutti i condensatori elettrolitici - ormai trentennali - per farne richiesta a Mouser – per un importo di poco più di 20 euro – insieme ad altro materiale pure di manutenzione (ho parecchia roba vecchia… come me, d’altronde), al fine di raggiungere l’esenzione delle spese di spedizione.
Aspetto FedEx con apprensione e attendo di vedere cosa succede a sostituzione avvenuta: lo scopo è quello di portare un vecchio dispositivo in riparazione ma… con i componenti più sensibili alle ingiurie del tempo già pronti!
Magari succede un miracolo, chissà…
Quando arriverà il tutto posterò le immagini delle PCB – sono più di una, ovviamente – rinnovate (ovviamente mi servirò di componenti qualitativamente superiori, soprattutto dove è più necessario) nei condensatori e vedremo come va a finire.
A presto…
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
22/4/2020, 18:08
Bene, bravo, mi piacciono questi progetti di recupero, tanto più curioso nel caso da grande ammiratore del TDA1541, credo che se la meccanica è ok non dovresti avere problemi, magari con l'occasione potresti aggiornare gli stati d'uscita con i moduli di Alex.
C'è questo link che potrebbe esserti di spunto se non lo conosci già :
https://www.pinkfishmedia.net/forum/threads/any-cambridge-audio-cd2-owners-here.220115/
In ogni caso buon divertimento e facci sapere
C'è questo link che potrebbe esserti di spunto se non lo conosci già :
https://www.pinkfishmedia.net/forum/threads/any-cambridge-audio-cd2-owners-here.220115/
In ogni caso buon divertimento e facci sapere
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
22/4/2020, 18:21
Grazie!!!scarecrow ha scritto:
C'è questo link che potrebbe esserti di spunto se non lo conosci già :
https://www.pinkfishmedia.net/forum/threads/any-cambridge-audio-cd2-owners-here.220115/
In ogni caso buon divertimento e facci sapere
Molto interessante... appena arrivano gli elettrolitici lo leggerò attentamente, anche al fine di valutare modifiche sulla scorta di quanto riportato.
Scorrendo rapidamente il post ho visto l'uso di condensatori di cui ho fatto uso quasi esclusivo sui VHF-N, i validi Rubycon ZLH.
Per le schede dei TDA1541 ho previsto, però, i Panasonic FR, eccellenti sotto il profilo del basso ESR...
La settimana prossima dovrebbe arrivare il tutto!
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
23/4/2020, 17:09
Diciamo che tra quello di cui sopra e questo, la reputazione del CD2 tra gli appassionati, dal punto di vista costruttivo e dell'affidabilità, non è molto rassicurante...scarecrow ha scritto:
C'è questo link che potrebbe esserti di spunto se non lo conosci già :
https://www.pinkfishmedia.net/forum/threads/any-cambridge-audio-cd2-owners-here.220115/
Rimane la grande stima per la personalità sonica di questo CD Player, evidenziata anche dalla caparbia con cui in molti si cimentano nel mettergli mano, al fine di migliorare una situazione - sotto il profilo ingegneristico - assai criticata.
Tuttavia è difficile, come spesso accade, scindere la realtà delle cose - tipo la comprovata fragilità dei led che compongono il display - dalle cause che si vorrebbero sottendere, in stile dicerie dell'untore. Certo che la quasi identità della situazione descritta dalla foto in pag.2 del thread di DIY Audio, qui sotto riportata, con la mia lascia pensare...
L'unica differenza, nel mio caso, è che la resistenza è solo fessurata, anche se scurita, come ben si vede sotto, e sono stato comunque in grado di misurarla.
Il che fa pensare - perlomeno - ad una sottovalutazione del taglio della potenza della resistenza - da 100 Ohm - in questione. Sicuramente il CD2 è un CD Player... caldo e, forse, sarebbe il caso di pensare anche ad una sostituzione complessiva delle resistenze: nel caso di cui sopra 0,6W è una potenza più rassicurante (e forse giusto sufficiente, visto il mezzo watt che il transistor di riferimento riesce a smaltire).
Vabbè... aspettiamo i condensatori, intanto, che sono già arrivati a Lonate Pozzolo ...; a proposito, quei Rubycon ZLJ erano sopravvissuti a precedenti realizzazioni ed era un peccato non utilizzarli... un piccolo ma motivato risparmio...
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
26/4/2020, 14:02
Cominciamo dalla ... fine ovvero dalla scheda che, passando per i 4 TDA1541, porta il segnale in uscita.
Provvedendo alla sostituzione dei condensatori elettrolitici, mi sono accorto solo all'atto della sostituzione dei piccoli condensatori che i loro valori erano diversi. Complice la non necessita di dissaldare le singole schede e la sostanziale identità dell'ingombro esterno, ho scoperto amaramente che, mentre i due condensatori più vicini tra loro avevano gli stessi valori (100uF/10V), quello più distante aveva sì una tensione diversa (50V) ma era (contrariamente a quanto pensassi) diversa anche la capacità (10uF). Ho, pertanto, ordinato inutilmente i condensatori da 100uF/50V e mi rimangono da coprire ancora due posizioni, ritrovandomi due Panasonic FR di scorta. A dire il vero avrei condensatori dello stesso valore - neanche disprezzabili - ma, prevalendo la specializzazione dell'utilizzo (basso ESR), preferisco aspettare il prossimo ordine.
Devo sottolineare che nel thread segnalato da Scarecrow, l'autore ha effettuato la sostituzione dei condensatori in questione con componenti dello stesso identico valore (100uF/35V), cosa che mi lascia un po' perplesso...
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- Dirty HarryFragola
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
28/4/2020, 08:10
E siamo arrivati alla vituperatissima - almeno nell'opinione dei più - pcb centrale; non possedendo il Service Manual, il procedere a... vista ha causato delle mancanze nel rifornimento necessario alla sostituzione dei condensatori. Sono venuti meno - come si evince dalle etichette adesive - anche qui alcuni componenti, cosa che richiederà un altro passaggio da Mouser...
Nonostante l'intervento fosse di manutenzione conservativa penso che sostituirò con un paio di condensatori in poliestere quegli elettrolitici di valore assai ridotto - da 1 e da 2,2 uF - e mi pento un po' di non aver inserito al posto degli assiali dei moderni condensatori a polimeri organici.
Ero un po' dubbioso sull'inserimento di uno snap-in come condensatore di alimentazione ma quello trovato - Cornell Dublier - aveva davvero dei buoni parametri (basso ESR compreso, caratteristica preponderante tra i condensatori sostituiti).
E' emerso, però, un problema resistenze. Oltre quella sostituita, sul cui valore di 100 Ohm ho maturato certezza anche leggendo post su altri Forum (su DIY Audio, dove ho resuscitato un thread sul Cambridge Audio CD2, un forumer ha avuto identico problema), è emersa - nascosta dai componenti - un'altra resistenza in avaria.
Da una misura in loco - era tra quei tre transistor che si vedono in foto - mi ha dato un valore di 12 Ohm ma il tentativo di dissaldarla per vederne meglio i colori da vicino è stato disastroso: praticamente il calore ha sgretolato il rivestimento della stessa impedendone un riconoscimento certo. Sulla scorta dell'esperienza con la precedente e dell'individuazione fugace (mia e su immagini della pcb in rete) sembra che il dato suddetto possa essere plausibile: vediamo se qualcuno risponde al mio grido d'aiuto su DIY Audio...
Nel frattempo sto facendo un'ispezione visiva delle resistenze per vedere se ce n'è qualcuna in debito d'ossigeno ovvero su un percorso particolarmente a rischio (valutazioni estremamente personali e che, probabilmente, mi porteranno a sostituire inutilmente le resistenze ma questa è la situazione...), e sto già incominciando a sostituirne qualcuna.
Temo ci vorrà un po' più di tempo del dovuto nell'opera di recupero...
Nonostante l'intervento fosse di manutenzione conservativa penso che sostituirò con un paio di condensatori in poliestere quegli elettrolitici di valore assai ridotto - da 1 e da 2,2 uF - e mi pento un po' di non aver inserito al posto degli assiali dei moderni condensatori a polimeri organici.
Ero un po' dubbioso sull'inserimento di uno snap-in come condensatore di alimentazione ma quello trovato - Cornell Dublier - aveva davvero dei buoni parametri (basso ESR compreso, caratteristica preponderante tra i condensatori sostituiti).
E' emerso, però, un problema resistenze. Oltre quella sostituita, sul cui valore di 100 Ohm ho maturato certezza anche leggendo post su altri Forum (su DIY Audio, dove ho resuscitato un thread sul Cambridge Audio CD2, un forumer ha avuto identico problema), è emersa - nascosta dai componenti - un'altra resistenza in avaria.
Da una misura in loco - era tra quei tre transistor che si vedono in foto - mi ha dato un valore di 12 Ohm ma il tentativo di dissaldarla per vederne meglio i colori da vicino è stato disastroso: praticamente il calore ha sgretolato il rivestimento della stessa impedendone un riconoscimento certo. Sulla scorta dell'esperienza con la precedente e dell'individuazione fugace (mia e su immagini della pcb in rete) sembra che il dato suddetto possa essere plausibile: vediamo se qualcuno risponde al mio grido d'aiuto su DIY Audio...
Nel frattempo sto facendo un'ispezione visiva delle resistenze per vedere se ce n'è qualcuna in debito d'ossigeno ovvero su un percorso particolarmente a rischio (valutazioni estremamente personali e che, probabilmente, mi porteranno a sostituire inutilmente le resistenze ma questa è la situazione...), e sto già incominciando a sostituirne qualcuna.
Temo ci vorrà un po' più di tempo del dovuto nell'opera di recupero...
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- dankan73Fragola
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
28/4/2020, 09:44
Complimenti per il lavoro titanico io adoro riportare in vita vecchie cose
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
29/4/2020, 11:35
Grazie!dankan73 ha scritto:Complimenti per il lavoro titanico io adoro riportare in vita vecchie cose
Nel frattempo ho sostituito i condensatori anche nella pcb della logica di controllo del laser, sempre a basso ESR, con l'assiale da 33uF (ormai arrivato a 20uF...) che ha lasciato il posto ad un radiale a polimeri organici.
Sostituirò anche il bipolare da 1,5uF con uno a film plastico.
Anche nella pcb relativa al display sono stati sostituiti i due assiali da 25uF con altri più freschi ma lì il problema è sostituire i due led che compongono il display, famosi per defungere precocemente: ne parleremo in seguito, dopo un altro passaggio su Mouser...
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
6/5/2020, 14:56
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
8/5/2020, 08:38
Completata pure la scheda dei convertitori, d'altronde mancavano solo due condensatori...
...e, cosa un po' più faticosa, quella principale, nella quale, a scanso di ulteriori eventuali rotture, ho sostituito una vagonata di resistenze.
Ora, dato lo stato non eccezionale della vecchia CDM 4/11, aspetto l'arrivo dei vecchi Philips dai quali asportare il TDA1541 per sostituire anche quella.
Trattandosi di apparecchi funzionanti che hanno uguale meccanica, dovrei fare un altro passo avanti verso il recupero del CD player, sperando che qualche componente digitale non sia passato a miglior vita.
Oddio, c'è anche il problema dei led da sostituire e anche qui l'unica via percorribile è quella di trovare un vecchio CD player da cannibalizzare allo scopo: ancora c'è da fare...
...e, cosa un po' più faticosa, quella principale, nella quale, a scanso di ulteriori eventuali rotture, ho sostituito una vagonata di resistenze.
Ora, dato lo stato non eccezionale della vecchia CDM 4/11, aspetto l'arrivo dei vecchi Philips dai quali asportare il TDA1541 per sostituire anche quella.
Trattandosi di apparecchi funzionanti che hanno uguale meccanica, dovrei fare un altro passo avanti verso il recupero del CD player, sperando che qualche componente digitale non sia passato a miglior vita.
Oddio, c'è anche il problema dei led da sostituire e anche qui l'unica via percorribile è quella di trovare un vecchio CD player da cannibalizzare allo scopo: ancora c'è da fare...
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
15/3/2022, 11:19
Non è che mi sia dimenticato...
Anzi, qui sotto c'è la dimostrazione che l'impegno continua ed ha ottenuto un importantissimo risultato: quello di aver ricevuto da un'anima pia d'oltreoceano (come avrà fatto ad averlo, poi...) un dossier tecnico completo del CD2.
Da quanto illustrato qui sopra, la resistenza del valore indiziario di 22 Ohm è, invece, di 27 Ohm.
Tuttavia, essendomi pervenuto il Dossier Cambridge Audio CD2 dopo aver posizionato la resistenza indiziaria, occorreva sostituirla nuovamente e, ingolfato di lavoretti per favori amicali, ho rinviato la prosecuzione del lavoro, che ancora non so se potrà essere utilmente portato a termine; cosa che ovviamente mi auguro e per la quale cercherò di usare tutte le cautele del caso.
Come ho già detto, sul CD2 se se ne sono dette di belle (se no non sarei qui...) e meno belle, e riguardo quest'ultime con una certa concordanza di risultanze.
Anzi, qui sotto c'è la dimostrazione che l'impegno continua ed ha ottenuto un importantissimo risultato: quello di aver ricevuto da un'anima pia d'oltreoceano (come avrà fatto ad averlo, poi...) un dossier tecnico completo del CD2.
Da quanto illustrato qui sopra, la resistenza del valore indiziario di 22 Ohm è, invece, di 27 Ohm.
Tuttavia, essendomi pervenuto il Dossier Cambridge Audio CD2 dopo aver posizionato la resistenza indiziaria, occorreva sostituirla nuovamente e, ingolfato di lavoretti per favori amicali, ho rinviato la prosecuzione del lavoro, che ancora non so se potrà essere utilmente portato a termine; cosa che ovviamente mi auguro e per la quale cercherò di usare tutte le cautele del caso.
Come ho già detto, sul CD2 se se ne sono dette di belle (se no non sarei qui...) e meno belle, e riguardo quest'ultime con una certa concordanza di risultanze.
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
15/3/2022, 11:41
Intanto, con riferimento a quanto già descritto più sopra e capitatomi (insieme ad altri), la resistenza da 100 Ohm sembra sia stata bruciata per colpa di un'incongruenza progettuale. Un forumer di DIY Audio (nel post n.12 del relativo thread) ha affermato che il muting relay è pilotato da un transistor che funziona a 0,5W potendo reggerne 0,3; da ciò, a cascata, segue la distruzione della resistenza da 100 Ohm da 1/4 di watt.
E allora va bene sostituire le resistenze con altre che siano coerenti con le potenze in gioco (cosa che ho fatto) ma dovrebbe essere necessario sostituire anche il transistor con uno di valore adeguato, ammesso e non concesso che l'osservazione del forumer sia veritiera.
Riporto, di seguito, la foto già allegata sopra.
E allora va bene sostituire le resistenze con altre che siano coerenti con le potenze in gioco (cosa che ho fatto) ma dovrebbe essere necessario sostituire anche il transistor con uno di valore adeguato, ammesso e non concesso che l'osservazione del forumer sia veritiera.
Riporto, di seguito, la foto già allegata sopra.
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- EdmondFragola
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
15/3/2022, 13:22
E' molto bello leggere queste lavorazioni che trasudano passione, che nessun riparatore di professione avrebbe, probabilmente, eseguito. Seguo con interesse la resurrezione del CD in questione. Il DAC lavora sempre bene?
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
15/3/2022, 14:02
Se alludi al Digilog, va benissimo!Edmond ha scritto:E' molto bello leggere queste lavorazioni che trasudano passione, che nessun riparatore di professione avrebbe, probabilmente, eseguito. Seguo con interesse la resurrezione del CD in questione. Il DAC lavora sempre bene?
Continuo a coltivare l'idea di sostituire i TL071 con altri operazionali... magari quelli che Alex è in procinto di farmi arrivare..
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
15/3/2022, 16:38
Dirty Harry ha scritto: Continuo a coltivare l'idea di sostituire i TL071 con altri operazionali... magari quelli che Alex è in procinto di farmi arrivare..
Ancora qualche giorno... per fortuna ti servono singoli, perchè al momento solo quelli posso fare.
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
4/4/2022, 17:03
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A GiuseppeBon piace questo messaggio.
- EdmondFragola
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
4/4/2022, 18:05
Direi proprio di si...
- Dirty HarryFragola
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
5/4/2022, 11:21
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
5/4/2022, 15:41
Incrociamo le dita e... attacchiamo la spina!
Si accendono spie e display in modo che non so valutare quanto normale e quanto no. Premo il pulsante di apertura con decisione e il cassetto, lentamente ma senza incertezza (e con encomiabile silenziosità), si apre.
Carico il primo CD che mi trovo sotto le mani - Ten dei Pearl Jam - e premo nuovamente per chiudere il cassetto.
Incrocio nuovamente le dita, aspettando la TOC...
Ora posso essere contento!
Premendo Play, il display segnala l'incedere del laser.
Devo registrare una certa - comprensibile - durezza dei pulsanti.
Decido, prima di verificare le regolazioni del caso, di mettere gradualmente - un po' ogni giorno - sotto tensione l'apparecchio: è bene procedere per piccoli passi.
Nel frattempo posso essere abbastanza soddisfatto: se avessi dovuto farlo, non avrei scommesso molto sulla riuscita di questo intervento di manutenzione straordinaria...
Si accendono spie e display in modo che non so valutare quanto normale e quanto no. Premo il pulsante di apertura con decisione e il cassetto, lentamente ma senza incertezza (e con encomiabile silenziosità), si apre.
Carico il primo CD che mi trovo sotto le mani - Ten dei Pearl Jam - e premo nuovamente per chiudere il cassetto.
Incrocio nuovamente le dita, aspettando la TOC...
Ora posso essere contento!
Premendo Play, il display segnala l'incedere del laser.
Devo registrare una certa - comprensibile - durezza dei pulsanti.
Decido, prima di verificare le regolazioni del caso, di mettere gradualmente - un po' ogni giorno - sotto tensione l'apparecchio: è bene procedere per piccoli passi.
Nel frattempo posso essere abbastanza soddisfatto: se avessi dovuto farlo, non avrei scommesso molto sulla riuscita di questo intervento di manutenzione straordinaria...
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
11/4/2022, 10:16
Sono davvero molto contento!
Il sound del (anzi, dei, visto che sono 4...) TDA1541 è inconfondibile!
Senza regolare - per il momento - niente, l'abbinamento con AF-N e Deva - per il tramite dell'XLO - è davvero azzeccato!
P.S.: mi preme rimarcare il contributo dell'AF-N - un amplificatore davvero splendido - e della Deva, versione liscia - dal rapporto qualità/prezzo vergognosamente alto - al risultato finale; comprimari fondamentali per l'ottenimento di ascolti di livello elevato.
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- Dirty HarryFragola
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
11/4/2022, 13:26
Il Cambridge Audio CD2 è paradigmatico - e anche emblematico - di un'epoca, per il suono che fornisce (al di là di ogni ragionamento sulla tecnica che incorpora).
Il suo suono ha come riferimento prossimo e immediato l'analogico, espunto di quelli che - ogni amante dell'analogico lo sa - erano i suoi difetti teorici - il rumore - e pratici (regolamenti del sistema giradischi); negli anni che segnarono l'avvento del digitale - per il tramite del CD - non si pensava a quelli che potevano essere i suoi limiti.
Il CD2 riflette, sonicamente, la sua maggior prossimità all'analogico: l'estremo inferiore è - seppur articolato - meno presente rispetto all'evidenza contemporanea, il medio-basso è semplicemente amabile, il medio rimane la gamma principe della riproduzione hi-fi (pur con le caratteristiche proprie del sistema digitale Philips), il medio-alto e l'estremo superiore sono accomunati da una nettezza e definizione che non trasmoda mai nell'artificiosità.
Il Musical Fidelity Digilog, pur figlio - evoluto - del medesimo sistema digitale, è più moderno; stavo per dire neutro ma avrei corso il rischio di essere equivocato perché non è che il CD2 non sia neutro. La sua neutralità, però, è diversa, rispetto a quelli che sono gli attuali canoni di giudizio.
Dell'analogico ha, innanzitutto, l'omogeneità tra le varie gamme di cui è composta la risposta in frequenza audio, spesso sottoposta, nell'hi-fi contemporanea, a pulsioni schizofreniche; ma, soprattutto, l'assenza - voglio sottolinearlo - di ogni asprezza di sorta dal messaggio musicale. Sono, quelli appena detti, attributi che contraddistinguono in modo inconfondibile la sua personalità sonora.
Descrivendo in modo succinto la sua caratteristica restituzione della risposta in frequenza della gamma audio: l'estremo basso è articolato e, sebbene non evidente per quanto il digitale ci ha successivamente abituato, ha la qualità di un estremo basso di un diffusore in sospensione pneumatica ovvero si sa che le frequenze basse ci sono senza che prevalgano sul resto; il medio-basso è delizioso e sottolinea in modo affascinante gli strumenti che insistono in questa regione audio, per morbidezza e rotondità mai disgiunte da un'articolazione ineccepibile (potrei continuare nel fare riferimento alla migliore riproduzione di tale frequenze da parte di un diffusore in sospensione pneumatica); il medio è il principe della risposta in frequenza, ed il CD2 lo caratterizza privilegiandone l'articolazione e dandogli una luce appena chiara ma mai facendo venire meno una gradevole musicalità in questa decisiva gamma di frequenze; il medio-alto è partecipe delle caratteristiche del medio, connotando - peraltro - di un certo realismo il messaggio musicale, per nettezza e asciuttezza; l'alto, infine, pur avendo la stessa nettezza ed asciuttezza della gamma di frequenze che immediatamente lo precede, possiede uno spessore che lo rende partecipe e non emarginato dal resto della risposta in frequenza.
L'aspetto meno in linea con le invidiabili prerogative timbriche appena descritte è quello relativo alla presentazione del palcoscenico immaginario, soprattutto per ciò che riguarda la profondità della scena; un aspetto che può essere abbastanza ridimensionato dalla qualità del supporto.
Dopodiché, al di là di ogni disamina critica, sentire dei CD AAD sul CD2 può avere dei pesanti risvolti emotivi, per la verosimiglianza del supporto digitale al disco in vinile: il basso di John Illsley e la chitarra di Mark Knopfler in Communiquè fanno sobbalzare come quando rivedi una persona a te grata dopo una ventina d'anni; il timing anfetaminico di Machine Head dei Deep Purple ti fa consumare il CD senza accorgertene e senza alcun fastidio.
E non è che le cose vedano - per dire - un Chesky records svantaggiato dal nostro; anzi, pur non potendo rivaleggiare con i migliori esempi del digitale contemporaneo, la restituzione del fronte musicale difetta - rispetto a quest'ultimi - giusto per profondità, rivelando però un fascino timbrico quasi sconosciuto al digitale odierno. Inviterei all'ascolto di Miss Bea in New York Reunion, di McCoy Tyner, dove il soffiato di Joe Henderson ha una qualità sconosciuta al digitale attuale, e il contrasto restituito dalle tonalità smooth del suo sax rispetto al tocco pianistico appena riverberato del leader del gruppo è commovente. La voce ricca di pathos di Sara K - stessa scuderia discografica - non è mai vittima di sibilanti né di altri eccessi timbrici provocati - anche in lettori più blasonati - dalla dinamica vocale davvero notevole (oltre che magistralmente ripresa).
Insomma, dall'iniziale considerazione di farne un serbatoio di pezzi di ricambio (ma era messo davvero male, eh!), il recupero del CD2 è stato davvero una scommessa sorprendentemente vinta, cosa di cui sono oltremodo felice...
Il suo suono ha come riferimento prossimo e immediato l'analogico, espunto di quelli che - ogni amante dell'analogico lo sa - erano i suoi difetti teorici - il rumore - e pratici (regolamenti del sistema giradischi); negli anni che segnarono l'avvento del digitale - per il tramite del CD - non si pensava a quelli che potevano essere i suoi limiti.
Il CD2 riflette, sonicamente, la sua maggior prossimità all'analogico: l'estremo inferiore è - seppur articolato - meno presente rispetto all'evidenza contemporanea, il medio-basso è semplicemente amabile, il medio rimane la gamma principe della riproduzione hi-fi (pur con le caratteristiche proprie del sistema digitale Philips), il medio-alto e l'estremo superiore sono accomunati da una nettezza e definizione che non trasmoda mai nell'artificiosità.
Il Musical Fidelity Digilog, pur figlio - evoluto - del medesimo sistema digitale, è più moderno; stavo per dire neutro ma avrei corso il rischio di essere equivocato perché non è che il CD2 non sia neutro. La sua neutralità, però, è diversa, rispetto a quelli che sono gli attuali canoni di giudizio.
Dell'analogico ha, innanzitutto, l'omogeneità tra le varie gamme di cui è composta la risposta in frequenza audio, spesso sottoposta, nell'hi-fi contemporanea, a pulsioni schizofreniche; ma, soprattutto, l'assenza - voglio sottolinearlo - di ogni asprezza di sorta dal messaggio musicale. Sono, quelli appena detti, attributi che contraddistinguono in modo inconfondibile la sua personalità sonora.
Descrivendo in modo succinto la sua caratteristica restituzione della risposta in frequenza della gamma audio: l'estremo basso è articolato e, sebbene non evidente per quanto il digitale ci ha successivamente abituato, ha la qualità di un estremo basso di un diffusore in sospensione pneumatica ovvero si sa che le frequenze basse ci sono senza che prevalgano sul resto; il medio-basso è delizioso e sottolinea in modo affascinante gli strumenti che insistono in questa regione audio, per morbidezza e rotondità mai disgiunte da un'articolazione ineccepibile (potrei continuare nel fare riferimento alla migliore riproduzione di tale frequenze da parte di un diffusore in sospensione pneumatica); il medio è il principe della risposta in frequenza, ed il CD2 lo caratterizza privilegiandone l'articolazione e dandogli una luce appena chiara ma mai facendo venire meno una gradevole musicalità in questa decisiva gamma di frequenze; il medio-alto è partecipe delle caratteristiche del medio, connotando - peraltro - di un certo realismo il messaggio musicale, per nettezza e asciuttezza; l'alto, infine, pur avendo la stessa nettezza ed asciuttezza della gamma di frequenze che immediatamente lo precede, possiede uno spessore che lo rende partecipe e non emarginato dal resto della risposta in frequenza.
L'aspetto meno in linea con le invidiabili prerogative timbriche appena descritte è quello relativo alla presentazione del palcoscenico immaginario, soprattutto per ciò che riguarda la profondità della scena; un aspetto che può essere abbastanza ridimensionato dalla qualità del supporto.
Dopodiché, al di là di ogni disamina critica, sentire dei CD AAD sul CD2 può avere dei pesanti risvolti emotivi, per la verosimiglianza del supporto digitale al disco in vinile: il basso di John Illsley e la chitarra di Mark Knopfler in Communiquè fanno sobbalzare come quando rivedi una persona a te grata dopo una ventina d'anni; il timing anfetaminico di Machine Head dei Deep Purple ti fa consumare il CD senza accorgertene e senza alcun fastidio.
E non è che le cose vedano - per dire - un Chesky records svantaggiato dal nostro; anzi, pur non potendo rivaleggiare con i migliori esempi del digitale contemporaneo, la restituzione del fronte musicale difetta - rispetto a quest'ultimi - giusto per profondità, rivelando però un fascino timbrico quasi sconosciuto al digitale odierno. Inviterei all'ascolto di Miss Bea in New York Reunion, di McCoy Tyner, dove il soffiato di Joe Henderson ha una qualità sconosciuta al digitale attuale, e il contrasto restituito dalle tonalità smooth del suo sax rispetto al tocco pianistico appena riverberato del leader del gruppo è commovente. La voce ricca di pathos di Sara K - stessa scuderia discografica - non è mai vittima di sibilanti né di altri eccessi timbrici provocati - anche in lettori più blasonati - dalla dinamica vocale davvero notevole (oltre che magistralmente ripresa).
Insomma, dall'iniziale considerazione di farne un serbatoio di pezzi di ricambio (ma era messo davvero male, eh!), il recupero del CD2 è stato davvero una scommessa sorprendentemente vinta, cosa di cui sono oltremodo felice...
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
26/4/2022, 17:45
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- EdmondFragola
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
3/5/2022, 07:06
Come è venuta la tinteggiatura?
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
3/5/2022, 09:29
Dovendosi svolgere all'esterno - in giardino - sono stato ritardato dagli instabili eventi meteo del periodo (vento, soprattutto) e dalla necessità di fare attività di manutenzione e sistemazione del verde, con residui di sfalci e potature svolazzanti...Edmond ha scritto:Come è venuta la tinteggiatura?
Spero di terminare a breve l'attività di preparazione delle superfici per la migliore adesione della vernice...
Sono un po' bloccato, aspettando di fare massa critica per recuperare i pochi componenti necessari per sistemare anche l'Aragon D2A, in un'ottica di migliore sistemazione logistica delle connessioni tra schede ed ingressi/uscite che introducano - almeno parzialmente - morsettiere al posto delle saldature, cosa che dovrebbe agevolare future attività di manutenzione. Ne parlerò poi nello specifico post...
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- EdmondFragola
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Re: Cambridge Audio CD2: il DIY ai tempi del coronavirus...
3/5/2022, 09:34
OK!
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