Il rodaggio dei cavi
+2
Biscottino
bandAlex
6 partecipanti
Pagina 1 di 2 • 1, 2
- bandAlexGolden Ears
- Messaggi : 7216
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 13:35
Il termine rodaggio entra nell'immaginario audiofilo in un periodo imprecisato degli anni '90 del secolo scorso. Prima di tale periodo, tale termine era utilizzato solo dai meccanici e dai concessionari di automobili. Poi improvvisamente la parola rodaggio assume un significato più ampio, diventa meno precisa, e viene associata a tanta altra roba che con i motori non ha nulla a che fare.
Tutto cominciò con i diffusori, per proseguire con le valvole, i transistor, le resistenze, e poi qualunque cosa si trovasse all'interno di un amplificatore o di un lettore cd. Comprese le viti e le lamiere. E all'esterno, cioè i cavi.
Per i cavi si è trattato di un percorso quasi logico: si è cominciato col differenziarne il funzionamento in base al tipo di metallo (rame, argento, o qualunque altra lega misteriosa) e da lì arrivare al rodaggio ci vuole poco. In fondo, ogni metallo ha caratteristiche diverse, e queste caratteristiche, non importa quali esse siano, sicuramente influiscono sul suono e probabilmente hanno pure modalità di assestamento diverse nel tempo.
Ma come fa ad essere usato il termine rodaggio, laddove non ci sono organi meccanici in movimento? Questa è una domanda interessante, e per dare una risposta dobbiamo cercare il movimento anche laddove non c'è, ammesso di trovare l'organo meccanico.
Definire un cavo "organo meccanico" suona alquanto bizzarro, ma noi alle stranezze ci siamo abituati, per cui non batteremo ciglio.
In effetti, in un trasduttore il movimento c'è: è quello della membrana e dell'equipaggio mobile. Una qualche forma di rodaggio in un diffusore o in una cuffia può anche essere comprensibile. Non possiamo misurarla in chilometri, ma in ore di funzionamento certamente sì, anche se quasi sempre ci si accontenta di qualche centinaio di ore.
Anche una valvola, nuova, ha all'inizio un suo tempo di assestamento. Tale assestamento è dovuto all'emissione del catodo, e alla presenza di elementi inquinanti all'interno del tubo, che a poco a poco vengono eliminati. Inoltre la valvola ha un assestamento ogni volta che la accendiamo, legato al fattore termico. Resta il fatto che già con le valvole la parola rodaggio è quasi un abuso.
Motivare un rodaggio per il semplice passaggio della corrente elettrica invece è abbastanza sospetto, perchè dobbiamo fare degli assunti basati sul senso comune, che però potrebbero essere errati. Quindi preso un cavo, dobbiamo capire dove si trovano gli organi meccanici e, soprattutto, dove sta il movimento.
Il senso comune dice che nel caso dei cavi questi organi meccanici sono costituiti dagli atomi stessi del metallo, e dagli elettroni che compongono il flusso di corrente: gli elettroni scorrono, e mentre lo fanno si scontrano con gli atomi, vengono rallentati e cambiano direzione, generando tutti gli effetti della corrente che conosciamo, compresi quelli tanto amati dagli audiofili, ovvero quelli che influenzano il suono. Come possano degli elettroni influire su qualcosa che si trasmette con l'aria (il suono) non è molto chiaro, ma tant'è: il modello della corrente elettrica che abbiamo in testa è sostanzialmente quello di un flipper anni '60.
Gli elettroni si muovono così veloci che l'effetto della corrente, da un capo all'altro del cavo è praticamente istantaneo. La corrente si muove alla velocità della luce, e quindi gli elettroni insieme al cavo non sono altro che un mega flipper fotonico.
Per fortuna però le cose non stanno così. Un sospetto dovrebbe venirci da una semplice constatazione energetica. Immaginiamo una normale lampadina da 100 W alimentata dalla rete a 220 V. Sappiamo che la corrente elettrica di casa è alternata, cioè cambia direzione 50 volte al secondo. Questo significa che, in base al nostro modello flipper, gli elettroni accelerano fino alla velocità della luce, rallentano, cambiano direzione, e riaccelerano alla velocità della luce per ben 50 volte al secondo all'interno del cavo. Se fosse vero, l'energia necessaria ad accendere una lampadina da 100 W sarebbe così elevata che probabilmente nelle nostre case ci sarebbero ancora le candele di cera.
Accelerare anche solo una particella piccola e leggera come l'elettrone alla velocità della luce è estremamente dispendioso. Infatti i vecchi televisori a tubo catodico per accelerare gli elettroni emessi dal catodo ad una velocità sufficiente per accendere i fosfori (ma comunque ben inferiore a quella della luce) utilizzavano tensioni da decine di migliaia di volt. Un po' quello che succede nelle valvole, a velocità e tensioni ancora inferiori.
Gli elettroni sono particelle cariche dotate di massa (per quanto piccola), e questa piccola massa li rende piuttosto lenti.
In un conduttore elettrico, la velocità degli elettroni si misura, generalmente, in millimetri al secondo, e dipende dal tipo di metallo e dalla sezione. Tipicamente, in un normale cavo di rame, la velocità degli elettroni è di qualche centimetro l'ora.
Facendo i conti, viene fuori che, per un cavetto lungo il classico metro e mezzo, un elettrone ci mette qualche decina di ore per arrivare dall'altra parte. Questo significa che nel momento in cui decidiamo di spegnere l'impianto, dopo un lungo e soddisfacente ascolto audiofilo, gli elettroni staranno ancora all'inizio del viaggio all'interno del cavo.
Se pensavamo ad un flipper, si tratta di un flipper al rallentatore.
Ma se gli elettroni sono così lenti, perchè l'effetto della corrente è istantaneo?
(segue)
Tutto cominciò con i diffusori, per proseguire con le valvole, i transistor, le resistenze, e poi qualunque cosa si trovasse all'interno di un amplificatore o di un lettore cd. Comprese le viti e le lamiere. E all'esterno, cioè i cavi.
Per i cavi si è trattato di un percorso quasi logico: si è cominciato col differenziarne il funzionamento in base al tipo di metallo (rame, argento, o qualunque altra lega misteriosa) e da lì arrivare al rodaggio ci vuole poco. In fondo, ogni metallo ha caratteristiche diverse, e queste caratteristiche, non importa quali esse siano, sicuramente influiscono sul suono e probabilmente hanno pure modalità di assestamento diverse nel tempo.
Ma come fa ad essere usato il termine rodaggio, laddove non ci sono organi meccanici in movimento? Questa è una domanda interessante, e per dare una risposta dobbiamo cercare il movimento anche laddove non c'è, ammesso di trovare l'organo meccanico.
Definire un cavo "organo meccanico" suona alquanto bizzarro, ma noi alle stranezze ci siamo abituati, per cui non batteremo ciglio.
In effetti, in un trasduttore il movimento c'è: è quello della membrana e dell'equipaggio mobile. Una qualche forma di rodaggio in un diffusore o in una cuffia può anche essere comprensibile. Non possiamo misurarla in chilometri, ma in ore di funzionamento certamente sì, anche se quasi sempre ci si accontenta di qualche centinaio di ore.
Anche una valvola, nuova, ha all'inizio un suo tempo di assestamento. Tale assestamento è dovuto all'emissione del catodo, e alla presenza di elementi inquinanti all'interno del tubo, che a poco a poco vengono eliminati. Inoltre la valvola ha un assestamento ogni volta che la accendiamo, legato al fattore termico. Resta il fatto che già con le valvole la parola rodaggio è quasi un abuso.
Motivare un rodaggio per il semplice passaggio della corrente elettrica invece è abbastanza sospetto, perchè dobbiamo fare degli assunti basati sul senso comune, che però potrebbero essere errati. Quindi preso un cavo, dobbiamo capire dove si trovano gli organi meccanici e, soprattutto, dove sta il movimento.
Il senso comune dice che nel caso dei cavi questi organi meccanici sono costituiti dagli atomi stessi del metallo, e dagli elettroni che compongono il flusso di corrente: gli elettroni scorrono, e mentre lo fanno si scontrano con gli atomi, vengono rallentati e cambiano direzione, generando tutti gli effetti della corrente che conosciamo, compresi quelli tanto amati dagli audiofili, ovvero quelli che influenzano il suono. Come possano degli elettroni influire su qualcosa che si trasmette con l'aria (il suono) non è molto chiaro, ma tant'è: il modello della corrente elettrica che abbiamo in testa è sostanzialmente quello di un flipper anni '60.
Gli elettroni si muovono così veloci che l'effetto della corrente, da un capo all'altro del cavo è praticamente istantaneo. La corrente si muove alla velocità della luce, e quindi gli elettroni insieme al cavo non sono altro che un mega flipper fotonico.
Per fortuna però le cose non stanno così. Un sospetto dovrebbe venirci da una semplice constatazione energetica. Immaginiamo una normale lampadina da 100 W alimentata dalla rete a 220 V. Sappiamo che la corrente elettrica di casa è alternata, cioè cambia direzione 50 volte al secondo. Questo significa che, in base al nostro modello flipper, gli elettroni accelerano fino alla velocità della luce, rallentano, cambiano direzione, e riaccelerano alla velocità della luce per ben 50 volte al secondo all'interno del cavo. Se fosse vero, l'energia necessaria ad accendere una lampadina da 100 W sarebbe così elevata che probabilmente nelle nostre case ci sarebbero ancora le candele di cera.
Accelerare anche solo una particella piccola e leggera come l'elettrone alla velocità della luce è estremamente dispendioso. Infatti i vecchi televisori a tubo catodico per accelerare gli elettroni emessi dal catodo ad una velocità sufficiente per accendere i fosfori (ma comunque ben inferiore a quella della luce) utilizzavano tensioni da decine di migliaia di volt. Un po' quello che succede nelle valvole, a velocità e tensioni ancora inferiori.
Gli elettroni sono particelle cariche dotate di massa (per quanto piccola), e questa piccola massa li rende piuttosto lenti.
In un conduttore elettrico, la velocità degli elettroni si misura, generalmente, in millimetri al secondo, e dipende dal tipo di metallo e dalla sezione. Tipicamente, in un normale cavo di rame, la velocità degli elettroni è di qualche centimetro l'ora.
Facendo i conti, viene fuori che, per un cavetto lungo il classico metro e mezzo, un elettrone ci mette qualche decina di ore per arrivare dall'altra parte. Questo significa che nel momento in cui decidiamo di spegnere l'impianto, dopo un lungo e soddisfacente ascolto audiofilo, gli elettroni staranno ancora all'inizio del viaggio all'interno del cavo.
Se pensavamo ad un flipper, si tratta di un flipper al rallentatore.
Ma se gli elettroni sono così lenti, perchè l'effetto della corrente è istantaneo?
(segue)
- bandAlexGolden Ears
- Messaggi : 7216
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 14:55
(segue)
I segnali elettrici all'interno di un metallo viaggiano circa al 75% della velocità della luce. Ma questa straordinaria velocità dell'informazione è data dal fatto che i segnali elettrici si propagano come onde, e la loro velocità dipende dalla costante dielettrica del materiale.
http://it.wikipedia.org/wiki/Elettrone
Nei materiali isolanti gli elettroni rimangono confinati in prossimità dei loro rispettivi nuclei. Al contrario, i metalli hanno una struttura elettronica a bande, alcune delle quali sono parzialmente riempite dagli elettroni. La presenza di queste bande permette agli elettroni nei metalli di muoversi come elettroni liberi o delocalizzati; essi non sono associati a uno specifico atomo e quindi, quando è applicato un campo elettrico, si muovono liberamente come un gas, chiamato gas di Fermi.[131] Un'altra categoria di materiali è quella dei semiconduttori, in cui la conducibilità può variare di molto fra i valori estremi di conduzione e isolante.[134] A causa delle collisioni fra elettroni e atomi la velocità di deriva degli elettroni in un conduttore è dell'ordine di pochi millimetri per secondo. Ciò nonostante, la velocità di propagazione di un segnale elettrico, cioè la velocità con la quale si propaga la variazione di corrente in un conduttore, è tipicamente di circa il 75% della velocità della luce.[135] Questo accade perché i segnali elettrici si propagano come onde, con una velocità dipendente dalla costante dielettrica del materiale.[136]
Questa faccenda delle onde ci toglie di mezzo l'organo meccanico in movimento che potrebbe giustificare un rodaggio. Ma c'è un altro dettaglio, relativo agli elettroni nei metalli, che mette una pietra gigantesca sulla questione del rodaggio: gli elettroni sono sempre in movimento, insieme agli atomi del metallo, a prescindere che sia applicato un segnale o meno. Tale movimento è dato dall'agitazione termica, ed è un movimento caotico (casuale) e il cui effetto totale (medio) nel metallo è uguale a zero. Ma ciò non toglie che tale movimento esista sempre e comunque, anche ad impianto audio spento. Se davvero vogliamo credere ad un rodaggio dei cavi, allora dobbiamo farlo partire dal momento in cui il cavo viene forgiato nei macchinari della fabbrica.
I segnali elettrici all'interno di un metallo viaggiano circa al 75% della velocità della luce. Ma questa straordinaria velocità dell'informazione è data dal fatto che i segnali elettrici si propagano come onde, e la loro velocità dipende dalla costante dielettrica del materiale.
http://it.wikipedia.org/wiki/Elettrone
Nei materiali isolanti gli elettroni rimangono confinati in prossimità dei loro rispettivi nuclei. Al contrario, i metalli hanno una struttura elettronica a bande, alcune delle quali sono parzialmente riempite dagli elettroni. La presenza di queste bande permette agli elettroni nei metalli di muoversi come elettroni liberi o delocalizzati; essi non sono associati a uno specifico atomo e quindi, quando è applicato un campo elettrico, si muovono liberamente come un gas, chiamato gas di Fermi.[131] Un'altra categoria di materiali è quella dei semiconduttori, in cui la conducibilità può variare di molto fra i valori estremi di conduzione e isolante.[134] A causa delle collisioni fra elettroni e atomi la velocità di deriva degli elettroni in un conduttore è dell'ordine di pochi millimetri per secondo. Ciò nonostante, la velocità di propagazione di un segnale elettrico, cioè la velocità con la quale si propaga la variazione di corrente in un conduttore, è tipicamente di circa il 75% della velocità della luce.[135] Questo accade perché i segnali elettrici si propagano come onde, con una velocità dipendente dalla costante dielettrica del materiale.[136]
Questa faccenda delle onde ci toglie di mezzo l'organo meccanico in movimento che potrebbe giustificare un rodaggio. Ma c'è un altro dettaglio, relativo agli elettroni nei metalli, che mette una pietra gigantesca sulla questione del rodaggio: gli elettroni sono sempre in movimento, insieme agli atomi del metallo, a prescindere che sia applicato un segnale o meno. Tale movimento è dato dall'agitazione termica, ed è un movimento caotico (casuale) e il cui effetto totale (medio) nel metallo è uguale a zero. Ma ciò non toglie che tale movimento esista sempre e comunque, anche ad impianto audio spento. Se davvero vogliamo credere ad un rodaggio dei cavi, allora dobbiamo farlo partire dal momento in cui il cavo viene forgiato nei macchinari della fabbrica.
- Biscottinopesca
- Messaggi : 895
Data d'iscrizione : 01.09.13
Località : Gragnano
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 15:17
Alex che mi dici dei trattamenti Cryo a cui sono sottoposti cavi e connettori?
- Pgragnani2Golden Ears
- Messaggi : 1252
Data d'iscrizione : 30.08.13
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 15:25
Cosî ci togli il divertimento.
Come diceva Amleto: " ci sono più cose in cielo e in terra, Alex, di quante ne sogni la tua filosofia."
Come diceva Amleto: " ci sono più cose in cielo e in terra, Alex, di quante ne sogni la tua filosofia."
- bandAlexGolden Ears
- Messaggi : 7216
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 15:31
Biscottino ha scritto:Alex che mi dici dei trattamenti Cryo a cui sono sottoposti cavi e connettori?
Non sono un esperto di metallurgia.
Però credo che tale trattamento sia usato per conferire migliori proprietà meccaniche al metallo (renderlo più resistente). Quello a cui non credo è che qualsiasi trattamento possa modificare in maniera permanente le proprietà fisico-elettriche di un qualsiasi materiale(*). Altrimenti, ci troveremmo di fronte a dei materiali che prima non esistevano, con dei nomi precisi, insomma assisteremmo alla trasmutazione della materia, cosa che è assolutamente vietata dalle leggi fisiche di questo universo.
(*) Ai fini dell'uso con i segnali audio
- Biscottinopesca
- Messaggi : 895
Data d'iscrizione : 01.09.13
Località : Gragnano
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 15:36
Quindi ritieni sia piú una moda che altro....eppure si è partiti dal cryogenizzare le valvole per passare poi ai cavi, e c'è chi giura che tale trattamento funzioni.
- bandAlexGolden Ears
- Messaggi : 7216
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 16:07
Biscottino ha scritto:Quindi ritieni sia piú una moda che altro....eppure si è partiti dal cryogenizzare le valvole per passare poi ai cavi, e c'è chi giura che tale trattamento funzioni.
Le valvole sono soggette a tutta una serie di imperfezioni insite nel loro sistema di fabbricazione, che pensare di migliorarle con un trattamento criogenico è quasi ridicolo.
Invece, credo che possa essere visto come una sorta di selezione: le valvole con piccoli difetti (tipo incrinature del vetro, punti deboli sul filamento, etc.) vengono distrutte dal trattamento, e quindi le altre sono sicuramente perfette e destinate a durare di più.
- Biscottinopesca
- Messaggi : 895
Data d'iscrizione : 01.09.13
Località : Gragnano
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 16:12
In passato ho provato delle el34 Svetlana Cryo e non Cryo, serie Black Sable in vendita su Tubedepot, e secondo me delle differenze c'erano.
Ma la mia curiosità era più per il trattamento Cryo fatto sui cavi.
Ma la mia curiosità era più per il trattamento Cryo fatto sui cavi.
- Biscottinopesca
- Messaggi : 895
Data d'iscrizione : 01.09.13
Località : Gragnano
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 16:14
Un altra curiosità era legata al verso dei cavi, le simpatiche freccette che ci indicano il corretto verso.
- fstiffonespola
- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 02.05.14
Località : Venezia
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 18:47
Il verso dei cavi non e' esoterismo, semplicemente sono collegati in configurazione cosiddetta "semibilanciata", ovvero con la calza di schermatura esterna collegata alla polo freddo solo dalla parte della sorgente.
- fstiffonespola
- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 02.05.14
Località : Venezia
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 18:55
La criogenizzazione potrebbe avere una base fisica reale, sicuramente l'abbassamento della tempertaura favorisce l'orientamento dei cristalli di un conduttore in certe condizioni di campo magnetico, quindi suppongo che il processo preveda abbassamento graduale della temperatura e campi magnetici, magari anche variabili. Se si riescono ad orientare nello stesso modo i cristalli del conduttore e' evidente che in presenza di correnti alternate si modifica anche il comportamento elettrico del conduttore stesso il che potrebbe essere udibile, che poi udibile (ovvero diverso da prima) sia anche meglio, qua entriamo nella psicologia della valutazione che e' un campo minato.
Ovviamente col tempo i cristalli tenderanno a riorientarsi a casaccio, quindi il trattamento criogenico fa fatto con una certa regolarita'. Vorrei che fosse chiaro che quando dico "i cristalli si orientano" non intendo che si muovono fisicamente, nel reticolo cristallino i movimenti sono minimi, e' che i dipoli magnetici all'interno dei cristalli, dovuti alla nuvole di elettroni nelle bande di conduzione, si riorientano in un nuovo stato metastabile. Questo e' quello che potrebbe succedere, che poi succeda veramente e' un'altro paio di maniche.
Tutto altro discorso se il metallo/lega si tempera dopo/prima di trattamenti criogenici, allora si che c'e' una reale modifica della struttura cristallina che cambia le caratteristiche fisiche: conducibilita' termica, elettrica, resistenza, dilatazione ecc. Ma sono processi noti all'industria e ben documentati.
Come amava dire un mio compagno di studi, questo messaggio e', ovviamente, composto solo ad elettroni riciclati :)
Ovviamente col tempo i cristalli tenderanno a riorientarsi a casaccio, quindi il trattamento criogenico fa fatto con una certa regolarita'. Vorrei che fosse chiaro che quando dico "i cristalli si orientano" non intendo che si muovono fisicamente, nel reticolo cristallino i movimenti sono minimi, e' che i dipoli magnetici all'interno dei cristalli, dovuti alla nuvole di elettroni nelle bande di conduzione, si riorientano in un nuovo stato metastabile. Questo e' quello che potrebbe succedere, che poi succeda veramente e' un'altro paio di maniche.
Tutto altro discorso se il metallo/lega si tempera dopo/prima di trattamenti criogenici, allora si che c'e' una reale modifica della struttura cristallina che cambia le caratteristiche fisiche: conducibilita' termica, elettrica, resistenza, dilatazione ecc. Ma sono processi noti all'industria e ben documentati.
Come amava dire un mio compagno di studi, questo messaggio e', ovviamente, composto solo ad elettroni riciclati :)
- Biscottinopesca
- Messaggi : 895
Data d'iscrizione : 01.09.13
Località : Gragnano
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 19:29
Io parli di cavi che si vendono al metro, dove è indicato il verso con la freccette, tipo Furutech e simili per intenderci.fstiffo ha scritto:Il verso dei cavi non e' esoterismo, semplicemente sono collegati in configurazione cosiddetta "semibilanciata", ovvero con la calza di schermatura esterna collegata alla polo freddo solo dalla parte della sorgente.
- Biscottinopesca
- Messaggi : 895
Data d'iscrizione : 01.09.13
Località : Gragnano
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 19:33
Quindi meglio un cavo tipo Audioquest che mantiene il campo magnetico tramite una batteria?fstiffo ha scritto:La criogenizzazione potrebbe avere una base fisica reale, sicuramente l'abbassamento della tempertaura favorisce l'orientamento dei cristalli di un conduttore in certe condizioni di campo magnetico, quindi suppongo che il processo preveda abbassamento graduale della temperatura e campi magnetici, magari anche variabili. Se si riescono ad orientare nello stesso modo i cristalli del conduttore e' evidente che in presenza di correnti alternate si modifica anche il comportamento elettrico del conduttore stesso il che potrebbe essere udibile, che poi udibile (ovvero diverso da prima) sia anche meglio, qua entriamo nella psicologia della valutazione che e' un campo minato.
Ovviamente col tempo i cristalli tenderanno a riorientarsi a casaccio, quindi il trattamento criogenico fa fatto con una certa regolarita'. Vorrei che fosse chiaro che quando dico "i cristalli si orientano" non intendo che si muovono fisicamente, nel reticolo cristallino i movimenti sono minimi, e' che i dipoli magnetici all'interno dei cristalli, dovuti alla nuvole di elettroni nelle bande di conduzione, si riorientano in un nuovo stato metastabile. Questo e' quello che potrebbe succedere, che poi succeda veramente e' un'altro paio di maniche.
Tutto altro discorso se il metallo/lega si tempera dopo/prima di trattamenti criogenici, allora si che c'e' una reale modifica della struttura cristallina che cambia le caratteristiche fisiche: conducibilita' termica, elettrica, resistenza, dilatazione ecc. Ma sono processi noti all'industria e ben documentati.
Come amava dire un mio compagno di studi, questo messaggio e', ovviamente, composto solo ad elettroni riciclati :)
- fstiffonespola
- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 02.05.14
Località : Venezia
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 22:10
Penso che Furutech metta le freccette per aiutare la cablatura in "semibilanciato", se le mette anche nei cavi di potenza allora non so.
Quanto a Audioquest, una batteria essendo a corrente continua, non produce campi magnetici a regime, lo scopo di Audioquest e' quello di polarizzare il dielettrico isolante per migliorare (omogeneizzare?) i valori capacitivi, almeno cosi mi pare di ricordare.
Quanto a Audioquest, una batteria essendo a corrente continua, non produce campi magnetici a regime, lo scopo di Audioquest e' quello di polarizzare il dielettrico isolante per migliorare (omogeneizzare?) i valori capacitivi, almeno cosi mi pare di ricordare.
- Biscottinopesca
- Messaggi : 895
Data d'iscrizione : 01.09.13
Località : Gragnano
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 22:23
I cavi sono questi:
http://www.audioselection.it/category.php~idx~~~81~~CAVI+DI+ALIMENTAZIONE~.html
http://www.audioselection.it/category.php~idx~~~81~~CAVI+DI+ALIMENTAZIONE~.html
- fstiffonespola
- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 02.05.14
Località : Venezia
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 22:38
A una prima, rapida occhiata mi pare che i cavi con le frecce siano quelli con calza. D'altra parta:
1. Furutech non mi e' mai parso un marchio che vende pozioni magiche
2. Per un segnale in corrente alternata non ha senso parlare di verso del cavo, dato che la corrente fruisce in egual maniera in un verso come nell'altro.
1. Furutech non mi e' mai parso un marchio che vende pozioni magiche
2. Per un segnale in corrente alternata non ha senso parlare di verso del cavo, dato che la corrente fruisce in egual maniera in un verso come nell'altro.
- Biscottinopesca
- Messaggi : 895
Data d'iscrizione : 01.09.13
Località : Gragnano
Re: Il rodaggio dei cavi
25/5/2014, 23:29
Vabbè, allora diciamo che il verso c'è , ma ti sfugge il vero motivo per cui Furutech lo mette.fstiffo ha scritto:A una prima, rapida occhiata mi pare che i cavi con le frecce siano quelli con calza. D'altra parta:
1. Furutech non mi e' mai parso un marchio che vende pozioni magiche
2. Per un segnale in corrente alternata non ha senso parlare di verso del cavo, dato che la corrente fruisce in egual maniera in un verso come nell'altro.
- bandAlexGolden Ears
- Messaggi : 7216
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
26/5/2014, 10:27
Biscottino ha scritto:Vabbè, allora diciamo che il verso c'è , ma ti sfugge il vero motivo per cui Furutech lo mette.
L'unico motivo può essere quello indicato da fstiffo, altri non ne vedo. Per i cavi di potenza o di alimentazione non ha alcun senso apporre un verso sul cavo. Se il costruttore lo fa, non vuol dire che per forza ci sia un motivo valido.
- fstiffonespola
- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 02.05.14
Località : Venezia
Re: Il rodaggio dei cavi
26/5/2014, 11:16
Sono cavi di alimentazione schermati, può essere che anche in quel caso abbia senso un collegamento semibilanciato (il cui prerequisito è che ci sia una calza di schermo), non ci ho mai fatto caso, forse bandAlex potrebbe sapere se è così.
- b.veneriFragola
- Messaggi : 1730
Data d'iscrizione : 29.07.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
26/5/2014, 11:18
Beh ma nel caso di un cavo di alimentazione una configurazione semibilanciata vorrebbe dire non collegare la terra lato apparecchio o sbaglio?
- b.veneriFragola
- Messaggi : 1730
Data d'iscrizione : 29.07.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
26/5/2014, 11:21
O anche in questo caso la calza sarebbe collegata al terminale di terra solo lato presa e la terra collegata anche lato apparecchio?
- fstiffonespola
- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 02.05.14
Località : Venezia
Re: Il rodaggio dei cavi
26/5/2014, 11:24
Comunque cito una descrizione di Furutech che sembrerebbe validare l'ipotesi di una configurazione semibilanciata anche per i cavi di alimentazione:
Ho trovato anche questo articolo su cavi di alimentazione semibilanciati:
http://www.tnt-audio.com/clinica/ali.html
The BlackWire plus+ is a mains cable with semi-balanced geometry, shielded, with an area of 2.5mmq for each conductor. Despite the 11mm external diameter, it keeps excellent flexibility in all conditions. At a particularly affordable price, the BlackWire plus+ represents an excellent alternative to more expensive cables without any limitation in terms of power constraint or interference protection.
Ho trovato anche questo articolo su cavi di alimentazione semibilanciati:
http://www.tnt-audio.com/clinica/ali.html
- bandAlexGolden Ears
- Messaggi : 7216
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
26/5/2014, 11:30
fstiffo ha scritto:Sono cavi di alimentazione schermati, può essere che anche in quel caso abbia senso un collegamento semibilanciato (il cui prerequisito è che ci sia una calza di schermo), non ci ho mai fatto caso, forse bandAlex potrebbe sapere se è così.
Già schermare un cavo di alimentazione ha ben poco senso, figuriamoci un collegamento "semibilanciato".
Mi domando cosa si cerca di ottenere schermando un cavo di alimentazione, semmai sono le apparecchiature a dover essere schermate.
- b.veneriFragola
- Messaggi : 1730
Data d'iscrizione : 29.07.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
26/5/2014, 11:31
Io ho trovato questo tutorial sull'assemblaggio di un cavo di alimentazione di Audiophonics, il punto 19 sembrerebbe descrivere proprio una configurazione semibilanciata
- bandAlexGolden Ears
- Messaggi : 7216
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Re: Il rodaggio dei cavi
26/5/2014, 11:50
b.veneri ha scritto:Io ho trovato questo tutorial sull'assemblaggio di un cavo di alimentazione di Audiophonics, il punto 19 sembrerebbe descrivere proprio una configurazione semibilanciata
Che ovviamente non serve a niente, almeno su un cavo di alimentazione.
Pagina 1 di 2 • 1, 2
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|