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I cavi, e le misure sui cavi Empty I cavi, e le misure sui cavi

29/8/2011, 16:11

Ogni tanto ritorna in auge la questione dei cavi di collegamento tra apparecchiature hi-fi, e le eventuali metodiche per poterli "misurare".

Qualcuno si potrebbe chiedere perchè "misurare" un cavo, ammesso che non si stia parlando della sua lunghezza, il parametro forse più utile e conosciuto dall'utilizzatore finale.

La situazione è questa: devo collegare le mie casse al finalone da 500 Watt che ho appena comprato, e ovviamente mi servirà un cavo per fare questo collegamento, in genere una piattina bifilare di colore rosso-nero di adeguata sezione. La prima domanda che mi viene in mente è: quanti metri di cavo mi servono? E' la prima misura che devo fare questa, altrimenti rischio di dover tenere le casse in una posizione che non ho previsto, o di andare a comprare dell'altro cavo.

Infatti per un cavo audio di potenza, i dati più importanti sono solo due: la sezione del filo di rame, che dovrà essere adeguata alla corrente erogata dall'amplificatore, e la sua lunghezza.

Per i cavetti di segnale la cosa non è molto diversa, tenendo ben fermo il punto che in questo caso la lunghezza del collegamento non potrà superare i 3 metri lineari, pena la possibilità di un certo degrado del segnale audio, se le impedenze viste dal cavetto (quelle della sorgente e del ricevitore) non sono basse a sufficienza.

Una caratteristica fisica di qualunque linea di trasmissione, nel nostro caso il cavetto RCA, è quella di presentare una certa capacità parassita, che per quanto piccola è comunque da moltiplicare per la lunghezza del cavo. Ad esempio, se un cavo è dichiarato da 100 pF / mt., ed è lungo 3 metri, allora la sua capacità totale, quella vista dalle apparecchiature collegate, è di 300 pF.

Questi valori sono abbastanza tipici, ma ci sono cavetti con capacità molto più basse e altri con capacità decisamente più elevate. La capacità è in funzione delle caratteristiche geometriche del cavo e dell'isolante (dielettrico) utilizzato tra i conduttori, ed è maggiore per i cavetti schermati.

Anche la piattina bifilare, quella usata per le casse, possiede una sua capacità totale, che però è meno importante perchè l'impedenza di uscita di un amplificatore è estremamente bassa, e rende tale capacità del tutto ininfluente.

Nei collegamenti a livello di linea, quelli fatti con il cavetto RCA per intenderci, la capacità può diventare eccessiva, perchè in questo caso le impedenze delle apparecchiature collegate sono più elevate. L'impedenza di ingresso del ricevitore in genere è maggiore di 10 Kohm, mentre l'impedenza di uscita di un preamplificatore, o di un lettore CD, ovvero della sorgente, è molto più bassa e sarà quindi quella da tenere in considerazione. Per quanto bassa, essa non sarà mai bassa come quella di un finale per diffusori, quindi la capacità del cavetto può avere l'effetto di limitare la banda passante del collegamento, cioè di limitare la risposta in frequenza verso l'alto.

Ma quanto è probabile che il cavetto sia così capacitivo da influenzare la risposta in banda udibile? Questo è legato al tipo di sorgente audio che viene collegata, e in particolar modo alla sua tecnologia: stato solido o valvolare.

Pià bassa sarà l'impedenza della sorgente, e meno importante sarà la capacità del cavetto. E poichè tipicamente le sorgenti ad impedenza più elevata sono quelle valvolari, è chiaro che in questo caso bisognerà fare più attenzione al cavetto utilizzato (o alla sua lunghezza totale). Non è inusuale trovare sorgenti valvolari con una impedenza di uscita di 1 Kohm o più alta.

:bball:
(segue)
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31/12/2015, 01:46
bandAlex ha scritto:Pià bassa sarà l'impedenza della sorgente, e meno importante sarà la capacità del cavetto. E poichè tipicamente le sorgenti ad impedenza più elevata sono quelle valvolari, è chiaro che in questo caso bisognerà fare più attenzione al cavetto utilizzato (o alla sua lunghezza totale). Non è inusuale trovare sorgenti valvolari con una impedenza di uscita di 1 Kohm o più alta.

:bball:
(segue)

 Capisco che il fatto che  nessuno abbia risposto a questo post possa averti fatto passare la voglia di continuare.... Ma tu hai terminato con (segue)   :-)

A parte la battuta, visto che la capacità eccessva dei cavi twistati mi sta dando seri problemi di oscillazione sul mio ultimo nato, che con i cavi monostrand da 4 mm (buttati in terra alla brutto cane) suona da dio, leggo tutto il leggibile sull'argomento.
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31/12/2015, 09:19
Anche io trovo molto interessante la disamina di Alex e dall'alto della mia ignoranza, ora mi spiego alcune prestazioni legate ai cavetti che usavo, e che ora, col cambio sorgente, non uso più.
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31/12/2015, 09:30
Comunque questo integra il primo post di Alex.
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3/1/2016, 14:43
alcresio ha scritto: Capisco che il fatto che  nessuno abbia risposto a questo post possa averti fatto passare la voglia di continuare.... Ma tu hai terminato con (segue)   :-)

E non è nemmeno l'unico thread che è morto con un "(segue)". Se ti fai un giro, vedrai che ce ne sono diversi dove il tempo e la realtà delle cose hanno sopraffatto le buone intenzioni.  grande sorriso  

A parte la battuta, visto che la capacità eccessva dei cavi twistati mi sta dando seri problemi di oscillazione sul mio ultimo nato, che con i cavi monostrand da 4 mm (buttati in terra alla brutto cane) suona da dio, leggo tutto il leggibile sull'argomento.

La terapia migliore, per chi si è lasciato avvinghiare dalle teorie strampalate dei cavettari, è quella di smettere di leggere le cazzate audiofile e tornare ai mitici anni '70/'80, quando tutti sapevano collocare i cavi al posto giusto nella classifica delle cose dell'impianto.

Tanto per essere chiari, e per rinfrescare la memoria, la classifica relativa ad un impianto per diffusori era la seguente, in ordine di importanza:

1) Diffusori

2) Sorgente (testina giradischi, piastra a cassette, tuner, lettore CD, etc.)

3) Amplificatore

4) Cavi di segnale (RCA, etc.)

5) Cavi diffusori

6) Cavi di alimentazione

Come si vede, la parte bassa della classifica era occupata dai cavi. Tutto era considerato più importante di un cavo, e i costi erano relativi ad una classifica di questo tipo. Ovvero, a fronte di una coppia di diffusori da un milione di lire, la relativa piattina rosso/nera di buona sezione aveva un costo di circa 200 lire /mt. Per una lunghezza di 10 mt in totale, parliamo di circa 2000 lire su un milione. Ovvero lo 0.2%. Una percentuale che rappresenta abbastanza fedelmente l'incidenza sonora di un cavo rispetto a un diffusore.

Oggi le cose sono un po' diverse. Se si ha l'intenzione di acquistare una coppia di casse da - poniamo - diecimila euro, il venditore non ci proporrà mai una piattina rosso/nera adeguata alla potenza, ma molto probabilmente un apposito cavo audiofilo il cui costo minimo sarà di circa un migliaio di euro. Un rapporto di dieci a uno, ovvero il 10%.

Il rapporto tra queste due percentuali, 0.2% e 10%, rappresenta l'involuzione a livello intellettivo degli audiofili dell'era "high end", e purtroppo riguarda non solo chi ascolta con le casse, ma anche quelli che ascoltano con le cuffie.
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3/1/2016, 16:12
bandAlex ha scritto:
alcresio ha scritto: Capisco che il fatto che  nessuno abbia risposto a questo post possa averti fatto passare la voglia di continuare.... Ma tu hai terminato con (segue)   :-)



Il rapporto tra queste due percentuali, 0.2% e 10%, rappresenta l'involuzione a livello intellettivo degli audiofili dell'era "high end", e purtroppo riguarda non solo chi ascolta con le casse, ma anche quelli che ascoltano con le cuffie.
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4/1/2016, 01:23
bandAlex ha scritto:La terapia migliore, per chi si è lasciato avvinghiare dalle teorie strampalate dei cavettari, è quella di smettere di leggere le cazzate audiofile e tornare ai mitici anni '70/'80, quando tutti sapevano collocare i cavi al posto giusto nella classifica delle cose dell'impianto.
Sono d'accordissimo.
I miei problemi con i cavi sono proprio un "fatto fisico" dovuto a malattia cavettara  di chi mi ha commissionato l'ampli! 
Ma di fatto, con i cavi supertwistati superlusseggianti etc l'ampli, oscilla ed i finali muoiono... Troppo twist, troppa capacità e il piccolo operazionale muore!!!
Stavo solo cercando di capire perchè questi melefici LMxxxx siano così suscettibili ai cavi di "lusso" e vadano come locomotive con dei pezzacci di rame!
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