I cavi delle cuffie
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Biscottino
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- Biscottinopesca
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Re: I cavi delle cuffie
17/1/2018, 00:33
Tra l’altro, a me il cavo stock Audeze non dispiace, infatti quando ho avuto la 3f, l’ho ascoltata per un anno col suo cavo stock...sicuramente meglio dei solid in rame, che ne smussavano eccessivamente la gamma alta.bandAlex ha scritto:Biscottino ha scritto:Stax da anni utilizza una non geometria, e tra l’altro Audeze ha realizzato i suoi cavi praticamente copiando la piattina Stax.
Infatti la cosiddetta "piattina" ha un suo perchè: la sua forma a conduttori paralleli (andata e ritorno, o positivo e negativo che dir si voglia) neutralizza l'induttanza parassita che altrimenti assumerebbe valori molto elevati, con il potenziale rischio di innescare instabilità oppure di castrare la risposta ad alta frequenza.
- bandAlexGolden Ears
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Re: I cavi delle cuffie
17/1/2018, 00:47
Quindi, riprendendo il discorso sui cavi per diffusori, abbiamo visto che essendo le correnti in gioco più elevate e l'impedenza del carico più bassa (8 ohm nominali contro i 50 ohm di una cuffia tipica) i conduttori che compongono il cavo devono essere di sezione maggiore rispetto a quelli per una cuffia, e più alta è la corrente che si prevede passerà nel carico, più grande dovrà essere la sezione.
Nei post precedenti ho volutamente tenuto fuori dal discorso alcuni dettagli importanti. Il primo è il fattore di smorzamento dell'amplificatore (però ho accennato all'impedenza di uscita) e il secondo, ancora più importante, è la variazione dell'impedenza (modulo e fase) della cuffia o del diffusore.
Dagli esempi precedenti abbiamo visto che la resistenza del cavo di una cuffia deve essere abbastanza bassa in modo tale da non diventare paragonabile all'impedenza della cuffia stessa. Il motivo per cui ciò è importante non è solo per non avere - di fatto - uno spreco di potenza, del quale potrebbe anche non importarci niente, ma piuttosto per non modificare il comportamento del trasduttore. Ci sono due motivi per cui una cuffia potrebbe suonare diversamente se il cavo ha una resistenza troppo alta: il primo, è relativo al modulo di impedenza che nel caso delle dinamiche non è costante con la frequenza e presenta un picco coincidente con il picco di risonanza a bassa frequenza, dai 100 Hz in giù; il secondo è il controllo del movimento della membrana (fattore di smorzamento).
Il modulo di impedenza delle cuffie dinamiche non è piatto (come succede invece alle ortodinamiche) e presenta un picco a bassa frequenza. Dal momento che l'insieme della resistenza del cavo più l'impedenza della cuffia rappresenta in pratica un partitore, è chiaro che la naturale risposta in frequenza della cuffia sarà modellata sull'immagine del modulo di impedenza, e tale effetto sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà la resistenza del cavo. Quindi se volete un po' più di bassi e medio-bassi da una cuffia, vi basterà usare un cavo più sottile... il che, se ci pensate bene, va contro la credenza comune che per aumentare il basso si deve usare un cavo più grosso.
Oppure mettere in serie alla cuffia una resistenza, di valore tanto più alto quanto più consistente volete l'effetto. Naturalmente questo non vale per le ortodinamiche o comunque per quelle cuffie con il modulo di impedenza piatto.
Oltre a questo, aumentando la resistenza del collegamento si modifica pure lo smorzamento: teoricamente si peggiora la resa ai transienti (basso meno smorzato e più lungo) ma con alcune cuffie questo può essere un vantaggio.
Questo discorso è valido se si suppone un amplificatore con impedenza di uscita uguale a zero, che è quasi vero nel 99% dei casi a stato solido. Con le valvole invece non è mai così. In sostanza il discorso è questo: se l'impedenza dell'ampli è zero, allora l'unico elemento determinante è il cavo; ma se l'impedenza dell'ampli è molto maggiore di zero (valvolari o ampli non controreazionati) allora a determinare il risultato finale sarà l'insieme cavo + amplificatore, e le varie interazioni lineari (e non) tra ciascun elemento. Questo punto è fondamentale, perchè se l'impedenza dell'ampli non è nulla, allora bisogna pure vedere come varia con la frequenza, oppure se si comporta come un elemento reattivo (esempio: trasformatore di uscita, oppure condensatore nel caso di un OTL).
Come vedete, le cose possono diventare piuttosto complicate. E questo giustifica - almeno in parte - le varie esperienze degli appassionati, che spesso trovano combinazioni particolarmente felici e ne scrivono - giustamente - sui forum.
E quindi non tutto è percezione... resta il fatto che, se si mantiene la resistenza del cavo al di sotto di una soglia ben determinata, che coincide in genere con diametri del conduttore non inferiori a 0.5 mm, allora l'influenza del cavo sarà piuttosto scarsa, ma comunque potrebbe ancora essere percepibile da orecchie particolarmente attente, a seconda del tipo di amplificatore o del tipo di cuffia.
Nei post precedenti ho volutamente tenuto fuori dal discorso alcuni dettagli importanti. Il primo è il fattore di smorzamento dell'amplificatore (però ho accennato all'impedenza di uscita) e il secondo, ancora più importante, è la variazione dell'impedenza (modulo e fase) della cuffia o del diffusore.
Dagli esempi precedenti abbiamo visto che la resistenza del cavo di una cuffia deve essere abbastanza bassa in modo tale da non diventare paragonabile all'impedenza della cuffia stessa. Il motivo per cui ciò è importante non è solo per non avere - di fatto - uno spreco di potenza, del quale potrebbe anche non importarci niente, ma piuttosto per non modificare il comportamento del trasduttore. Ci sono due motivi per cui una cuffia potrebbe suonare diversamente se il cavo ha una resistenza troppo alta: il primo, è relativo al modulo di impedenza che nel caso delle dinamiche non è costante con la frequenza e presenta un picco coincidente con il picco di risonanza a bassa frequenza, dai 100 Hz in giù; il secondo è il controllo del movimento della membrana (fattore di smorzamento).
Il modulo di impedenza delle cuffie dinamiche non è piatto (come succede invece alle ortodinamiche) e presenta un picco a bassa frequenza. Dal momento che l'insieme della resistenza del cavo più l'impedenza della cuffia rappresenta in pratica un partitore, è chiaro che la naturale risposta in frequenza della cuffia sarà modellata sull'immagine del modulo di impedenza, e tale effetto sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà la resistenza del cavo. Quindi se volete un po' più di bassi e medio-bassi da una cuffia, vi basterà usare un cavo più sottile... il che, se ci pensate bene, va contro la credenza comune che per aumentare il basso si deve usare un cavo più grosso.
Oppure mettere in serie alla cuffia una resistenza, di valore tanto più alto quanto più consistente volete l'effetto. Naturalmente questo non vale per le ortodinamiche o comunque per quelle cuffie con il modulo di impedenza piatto.
Oltre a questo, aumentando la resistenza del collegamento si modifica pure lo smorzamento: teoricamente si peggiora la resa ai transienti (basso meno smorzato e più lungo) ma con alcune cuffie questo può essere un vantaggio.
Questo discorso è valido se si suppone un amplificatore con impedenza di uscita uguale a zero, che è quasi vero nel 99% dei casi a stato solido. Con le valvole invece non è mai così. In sostanza il discorso è questo: se l'impedenza dell'ampli è zero, allora l'unico elemento determinante è il cavo; ma se l'impedenza dell'ampli è molto maggiore di zero (valvolari o ampli non controreazionati) allora a determinare il risultato finale sarà l'insieme cavo + amplificatore, e le varie interazioni lineari (e non) tra ciascun elemento. Questo punto è fondamentale, perchè se l'impedenza dell'ampli non è nulla, allora bisogna pure vedere come varia con la frequenza, oppure se si comporta come un elemento reattivo (esempio: trasformatore di uscita, oppure condensatore nel caso di un OTL).
Come vedete, le cose possono diventare piuttosto complicate. E questo giustifica - almeno in parte - le varie esperienze degli appassionati, che spesso trovano combinazioni particolarmente felici e ne scrivono - giustamente - sui forum.
E quindi non tutto è percezione... resta il fatto che, se si mantiene la resistenza del cavo al di sotto di una soglia ben determinata, che coincide in genere con diametri del conduttore non inferiori a 0.5 mm, allora l'influenza del cavo sarà piuttosto scarsa, ma comunque potrebbe ancora essere percepibile da orecchie particolarmente attente, a seconda del tipo di amplificatore o del tipo di cuffia.
- EdmondFragola
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Re: I cavi delle cuffie
17/1/2018, 05:45
A me piace cambiare i cavi per le cuffie... Ne ho sempre percepito differenze, a seconda del tipo di materiale e del tipo di costruzione. Questo non vuol dire che abbia sempre percepito miglioramenti... Ma credo di non essere mai andato oltre la folle cifra di 150 euro per un cavo da 250 cm... Grazie B oss per la trattazione!
- ivanouknespola
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Re: I cavi delle cuffie
17/1/2018, 06:15
E' molto probabile che sia cosi', il mio sistema base non supera i mille euro di componenti, il buon senso ci dice che e' inutile spendere di piu' per i cavi. meglio acquistare una sorgente miglioreBiscottino ha scritto:Comunque, ricordiamoci che il cavo cuffia è, in ordine di collegamento, alla fine di tutto il setup, se affermate che non percepite alcuna differenza, probabile che ci sia un collo di bottiglia da qualche parte.
Io non sono cavo-scettico a prescindere, credo a cio' che percepisco, ho avuto sensibili giovamenti sostituendo i super economici cavi di alimentazione con altri di migliore qualita' senza spendere cifre folli: che almeno ci sia del rame nei fili!
- Biscottinopesca
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Re: I cavi delle cuffie
17/1/2018, 06:33
Tutto coincide con le prove ed esperienze fatte, ad esempio presi per la Focal un cavo bilanciato 4.4mm ttrs da usare col Dap Sony, ed è molto sottile, la sua peculiarità è un bel basso/medio basso bello pieno.bandAlex ha scritto:Quindi, riprendendo il discorso sui cavi per diffusori, abbiamo visto che essendo le correnti in gioco più elevate e l'impedenza del carico più bassa (8 ohm nominali contro i 50 ohm di una cuffia tipica) i conduttori che compongono il cavo devono essere di sezione maggiore rispetto a quelli per una cuffia, e più alta è la corrente che si prevede passerà nel carico, più grande dovrà essere la sezione.
Nei post precedenti ho volutamente tenuto fuori dal discorso alcuni dettagli importanti. Il primo è il fattore di smorzamento dell'amplificatore (però ho accennato all'impedenza di uscita) e il secondo, ancora più importante, è la variazione dell'impedenza (modulo e fase) della cuffia o del diffusore.
Dagli esempi precedenti abbiamo visto che la resistenza del cavo di una cuffia deve essere abbastanza bassa in modo tale da non diventare paragonabile all'impedenza della cuffia stessa. Il motivo per cui ciò è importante non è solo per non avere - di fatto - uno spreco di potenza, del quale potrebbe anche non importarci niente, ma piuttosto per non modificare il comportamento del trasduttore. Ci sono due motivi per cui una cuffia potrebbe suonare diversamente se il cavo ha una resistenza troppo alta: il primo, è relativo al modulo di impedenza che nel caso delle dinamiche non è costante con la frequenza e presenta un picco coincidente con il picco di risonanza a bassa frequenza, dai 100 Hz in giù; il secondo è il controllo del movimento della membrana (fattore di smorzamento).
Il modulo di impedenza delle cuffie dinamiche non è piatto (come succede invece alle ortodinamiche) e presenta un picco a bassa frequenza. Dal momento che l'insieme della resistenza del cavo più l'impedenza della cuffia rappresenta in pratica un partitore, è chiaro che la naturale risposta in frequenza della cuffia sarà modellata sull'immagine del modulo di impedenza, e tale effetto sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà la resistenza del cavo. Quindi se volete un po' più di bassi e medio-bassi da una cuffia, vi basterà usare un cavo più sottile... il che, se ci pensate bene, va contro la credenza comune che per aumentare il basso si deve usare un cavo più grosso.
Oppure mettere in serie alla cuffia una resistenza, di valore tanto più alto quanto più consistente volete l'effetto. Naturalmente questo non vale per le ortodinamiche o comunque per quelle cuffie con il modulo di impedenza piatto.
Oltre a questo, aumentando la resistenza del collegamento si modifica pure lo smorzamento: teoricamente si peggiora la resa ai transienti (basso meno smorzato e più lungo) ma con alcune cuffie questo può essere un vantaggio.
Questo discorso è valido se si suppone un amplificatore con impedenza di uscita uguale a zero, che è quasi vero nel 99% dei casi a stato solido. Con le valvole invece non è mai così. In sostanza il discorso è questo: se l'impedenza dell'ampli è zero, allora l'unico elemento determinante è il cavo; ma se l'impedenza dell'ampli è molto maggiore di zero (valvolari o ampli non controreazionati) allora a determinare il risultato finale sarà l'insieme cavo + amplificatore, e le varie interazioni lineari (e non) tra ciascun elemento. Questo punto è fondamentale, perchè se l'impedenza dell'ampli non è nulla, allora bisogna pure vedere come varia con la frequenza, oppure se si comporta come un elemento reattivo (esempio: trasformatore di uscita, oppure condensatore nel caso di un OTL).
Come vedete, le cose possono diventare piuttosto complicate. E questo giustifica - almeno in parte - le varie esperienze degli appassionati, che spesso trovano combinazioni particolarmente felici e ne scrivono - giustamente - sui forum.
E quindi non tutto è percezione... resta il fatto che, se si mantiene la resistenza del cavo al di sotto di una soglia ben determinata, che coincide in genere con diametri del conduttore non inferiori a 0.5 mm, allora l'influenza del cavo sarà piuttosto scarsa, ma comunque potrebbe ancora essere percepibile da orecchie particolarmente attente, a seconda del tipo di amplificatore o del tipo di cuffia.
Altra prova, cavo Custom Audeze col solid ma usando il doppio del materiale, bassi quasi scomparsi.
- the Crimson Kingarancia
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Re: I cavi delle cuffie
29/1/2018, 15:34
Edmond ha scritto:A me piace cambiare i cavi per le cuffie... Ne ho sempre percepito differenze, a seconda del tipo di materiale e del tipo di costruzione. Questo non vuol dire che abbia sempre percepito miglioramenti... Ma credo di non essere mai andato oltre la folle cifra di 150 euro per un cavo da 250 cm... Grazie B oss per la trattazione!
Sto riciclando il tuo cavo Mogami 2893 che mi hai dato insieme alla HD600, si era rotto un connettore lato cuffia, ora l'ho mandato a sistemare e mi torna indietro con i mini jack 2,5 mm per la HE400i... stiamo a vedere se non cambia proprio nulla rispetto al cavo stock, anche se principalmente l'ho fatto perchè 1,5 m del cavo originale è molto poco per me, il tuo è 2,30 circa. Stiamo a vedere, anzi... a sentire.
- the Crimson Kingarancia
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Re: I cavi delle cuffie
29/1/2018, 15:43
ivanouk ha scritto:E' molto probabile che sia cosi', il mio sistema base non supera i mille euro di componenti, il buon senso ci dice che e' inutile spendere di piu' per i cavi. meglio acquistare una sorgente miglioreBiscottino ha scritto:Comunque, ricordiamoci che il cavo cuffia è, in ordine di collegamento, alla fine di tutto il setup, se affermate che non percepite alcuna differenza, probabile che ci sia un collo di bottiglia da qualche parte.
Io non sono cavo-scettico a prescindere, credo a cio' che percepisco, ho avuto sensibili giovamenti sostituendo i super economici cavi di alimentazione con altri di migliore qualita' senza spendere cifre folli: che almeno ci sia del rame nei fili!
Sono molto d'accordo riguardo alla qualità della sorgente. Nemmeno io sono cavo scettico, penso che una qualsiasi cosa costruita con materiali appropriati (termine che dice tutto e niente allo stesso tempo... ) sia migliore rispetto all'uso di materiali scadenti. Ciò non toglie che è molto probabile che specialmente in ambito cavi, i produttori ci ricamino sopra l'impossibile con materiali esotercici e geometrie astronautiche... Penso anche che ognuno abbia diritto di credere a ciò che vuole (purchè questo lo renda felice, altrimenti no) e di spendere i soldi come gli pare (se non si deve togliere il pane di bocca per farlo... ) ma credo anche che cercare di informarsi bene da un punto di vista tecnico e ascoltare tutte le campane sia un modo utile per farsi un'idea di quale filosofia seguire. Insomma... fate come vi pare basta che siate tutti contenti e alla fine ascoltiate tanta musica serenamente.
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Re: I cavi delle cuffie
4/2/2018, 12:20
Finalmente un servizio "essenziale" per il nostro hobby.
https://www.playstereo.com/it/cavi-di-potenza/3355-servizio-di-rodaggio-cavi.html
https://www.playstereo.com/it/cavi-di-potenza/3355-servizio-di-rodaggio-cavi.html
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Re: I cavi delle cuffie
4/2/2018, 12:30
Siamo alla follia.ivanouk ha scritto:Finalmente un servizio "essenziale" per il nostro hobby.
https://www.playstereo.com/it/cavi-di-potenza/3355-servizio-di-rodaggio-cavi.html
E ci sarà anche chi apprezzerà il servizio, tessendone le lodi sui risultati ottenuti.
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Re: I cavi delle cuffie
4/2/2018, 12:42
Ridicoli
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