DT880 PRO Black Edition
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- EdmondFragola
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Re: DT880 PRO Black Edition
20/2/2018, 06:48
Si, ero, sono io!!!
Riguardo alle sensazione attribuite alla disintossicazione da cuffia, semplicemente in questo periodo la tua sordità è inevitabilmente avanzata e gli equilibri che percepisci oggi sono diversi da quelli di ieri...
E' l'inevitabile declino............. Ahahahahahahahahahahah!!!!!!
Riguardo alle sensazione attribuite alla disintossicazione da cuffia, semplicemente in questo periodo la tua sordità è inevitabilmente avanzata e gli equilibri che percepisci oggi sono diversi da quelli di ieri...
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- Dirty HarryFragola
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Re: DT880 PRO Black Edition
20/2/2018, 08:35
Mi rendo conto che in questo periodo di forzata assenza dal mondo dell'hi-fi - complessivamente considerato - non mi sono perso niente...bandAlex ha scritto:E continuano gli ascolti...
E con grande delizia, ora mi ritrovo ad ascoltare una novità vecchia, così vecchia che nel Wall of Fame non c'è mai stata, e probabilmente non ci entrerà mai.
Pensavo, però, che almeno il mondo cuffiofilo sano si fosse salvato da certe intemperanze highendare della ricerca dell'assoluto e invece...
Se devo essere sincero, e con tutto il rispetto dell'HE-6 (tutt'altro che una truffa), non ho afferrato l'utilità di un'amplificazione (eccedente l'uso comune) costruita su misura della sua scarsa sensibilità: sappiamo che l'eccellenza, a certi livelli, si gioca sui dettagli ed esagerare sull'importanza da attribuire loro fa ritornare indietro, senza passare dal via e con parecchi soldini in meno...
Penso che di qualsiasi cosa, se si vuole restare vivi, si debba accettare la continua ricerca e che quando si trova qualcosa che si pensa definitivo, in realtà, si è arrivati in un ghetto, che può essere dorato quanto si vuole ma sempre ben perimetrato sarà.
Che tale perimetro sia formato da mura più o meno alte e che esse siano ingentilite da cose famose appese non importa poi molto: è l'isolamento - splendido quanto si vuole - la risultante.
Detto ciò, mi sembra che ho scelto il momento giusto per tornare nel Giardino, almeno per me: ripartire - con giudizio - da un progetto sano - il VHF-N - aumentandone la versatilità - senza esagerare - può contribuire a sdrammatizzare spese ed ascolti per riportare, più che ad un vintage reazionario e coglionesco, ad una concezione più sana dell'hi-fi dove la coperta - come nella realtà si verifica - è sempre quella e, se ci si scopre da una parte, qualcosa si perde sempre dall'altra.
Insomma, per quello che mi riguarda, il Prostamol può attendere...
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Re: DT880 PRO Black Edition
20/2/2018, 08:55
Sinceramente nell'AF-6 non ci vedo particolari esagerazioni, neanche dal lato potenza erogata, è un progetto nato dall'esigenza di alcuni di poter far esprimere al meglio una cuffia ritenuta allora, ma per me ancora adesso, una top.
Ma va bene anche con molte altre cuffie, Edmond con la modifica delle resistenze in uscita lo usa anche con cuffie nate in epoche molto indietro.
L' AF-6 è anche il risultato di una sperimentazione portata avanti da Alex attraverso la realizzazione di tutti gli ampli precedenti, c'è un filo conduttore in tutto questo, e prosegue ancora, anche con il AF-N.
Ma va bene anche con molte altre cuffie, Edmond con la modifica delle resistenze in uscita lo usa anche con cuffie nate in epoche molto indietro.
L' AF-6 è anche il risultato di una sperimentazione portata avanti da Alex attraverso la realizzazione di tutti gli ampli precedenti, c'è un filo conduttore in tutto questo, e prosegue ancora, anche con il AF-N.
- ivanouknespola
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Re: DT880 PRO Black Edition
20/2/2018, 09:02
Tutti sintomi da abuso di SildenafilEdmond ha scritto:Si, ero, sono io!!!
Riguardo alle sensazione attribuite alla disintossicazione da cuffia, semplicemente in questo periodo la tua sordità è inevitabilmente avanzata e gli equilibri che percepisci oggi sono diversi da quelli di ieri...
E' l'inevitabile declino............. Ahahahahahahahahahahah!!!!!!
Mi pare che il gioco dei forum, promuovere cuffie sempre piu' costose che spesso NON suonano meglio delle vecchie, abbia stancato (o i pirla hanno finito i soldi, come me )
Ottimo che Tyll stia facendo piazza pulita, anche lui ne ha scritte tante di recensioni "stupefacenti" gli ultimi tempi.
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Re: DT880 PRO Black Edition
20/2/2018, 11:35
Mi fa piacere leggere le vostre illazioni sulle mie prestazioni uditive e di altra natura.
Se ciò può rassicurarvi, vi informo che ancora ci sento benissimo, quando porto l'apparecchio. Per quanto riguarda il sildenafil (ho dovuto googlare, ma evidentemente chi ha usato il termine ne conosce bene gli effetti ) ormai non ne ho più bisogno da tempo: ho raggiunto la pace dei sensi e ora mi dedico esclusivamente alla mia collezione di farfalle.
Piuttosto, (anzi, più-tosto, così rimango in linea con i vostri interventi ) mi preoccupano alcune velate critiche sul mio operato (mi servirebbe un esercito di moderatori, come sul Gazebo).
Ti sei perso: gli AF-C02, l'AF-6, e l'HDAC. Più tutto ciò che è successo nel mondo delle cuffie (e non solo) in questi ultimi 4 anni... Per quello che ti sei perso qui, poco male, ma per quello che ti sei perso in altri lidi è davvero un peccato!
L'AF-6 è molto di più di un ampli per cuffie. Si può pensare ad una potenza eccessiva, ma non è questo il motivo per cui è considerato un progetto "costoso". Tieni presente che il costo è deciso da chi costruisce: se voglio quel pannello frontale, quei vu-meter, quelle manopole, il costo sarà più alto, ma c'è chi si è assemblato solo la scheda, magari gestendo un solo ingresso e risparmiando pure sui rele', usando un cabinet cinese da poche decine di euro. Sempre di un AF-6 si tratta, con le sue prestazioni e la sua resa sonora. Un amico del forum sta usando l'AF-6 come preamplificatore, utilizzando i suoi 3 ingressi e l'uscita pre-out, e mi ha detto che come resa è simile se non addirittura superiore alla parte pre di un ampli commerciale (che lui possiede) che costa diverse migliaia di euro. Quindi si può dire che un AF-6 rimane comunque conveniente, considerando che il progetto è pubblico, compresi schemi elettrici e disegno della pcb. E ora per punizione dovrai assemblarti un AF-6 completo di manopole dorate, altrimenti ti banno.
Se ciò può rassicurarvi, vi informo che ancora ci sento benissimo, quando porto l'apparecchio. Per quanto riguarda il sildenafil (ho dovuto googlare, ma evidentemente chi ha usato il termine ne conosce bene gli effetti ) ormai non ne ho più bisogno da tempo: ho raggiunto la pace dei sensi e ora mi dedico esclusivamente alla mia collezione di farfalle.
Piuttosto, (anzi, più-tosto, così rimango in linea con i vostri interventi ) mi preoccupano alcune velate critiche sul mio operato (mi servirebbe un esercito di moderatori, come sul Gazebo).
Dirty Harry ha scritto:Mi rendo conto che in questo periodo di forzata assenza dal mondo dell'hi-fi - complessivamente considerato - non mi sono perso niente...
Ti sei perso: gli AF-C02, l'AF-6, e l'HDAC. Più tutto ciò che è successo nel mondo delle cuffie (e non solo) in questi ultimi 4 anni... Per quello che ti sei perso qui, poco male, ma per quello che ti sei perso in altri lidi è davvero un peccato!
Se devo essere sincero, e con tutto il rispetto dell'HE-6 (tutt'altro che una truffa), non ho afferrato l'utilità di un'amplificazione (eccedente l'uso comune) costruita su misura della sua scarsa sensibilità: sappiamo che l'eccellenza, a certi livelli, si gioca sui dettagli ed esagerare sull'importanza da attribuire loro fa ritornare indietro, senza passare dal via e con parecchi soldini in meno...
L'AF-6 è molto di più di un ampli per cuffie. Si può pensare ad una potenza eccessiva, ma non è questo il motivo per cui è considerato un progetto "costoso". Tieni presente che il costo è deciso da chi costruisce: se voglio quel pannello frontale, quei vu-meter, quelle manopole, il costo sarà più alto, ma c'è chi si è assemblato solo la scheda, magari gestendo un solo ingresso e risparmiando pure sui rele', usando un cabinet cinese da poche decine di euro. Sempre di un AF-6 si tratta, con le sue prestazioni e la sua resa sonora. Un amico del forum sta usando l'AF-6 come preamplificatore, utilizzando i suoi 3 ingressi e l'uscita pre-out, e mi ha detto che come resa è simile se non addirittura superiore alla parte pre di un ampli commerciale (che lui possiede) che costa diverse migliaia di euro. Quindi si può dire che un AF-6 rimane comunque conveniente, considerando che il progetto è pubblico, compresi schemi elettrici e disegno della pcb. E ora per punizione dovrai assemblarti un AF-6 completo di manopole dorate, altrimenti ti banno.
- Dirty HarryFragola
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Re: DT880 PRO Black Edition
20/2/2018, 15:35
Onestamente, ferma la mia adesione al multibit, mi intriga poco ogni cosa abbia a che fare con gli operazionali - fosse solo nell'utilizzo di tale topologia - nell'uscita analogica di un'apparecchiatura digitale.bandAlex ha scritto:Ti sei perso: gli AF-C02, l'AF-6, e l'HDAC. Più tutto ciò che è successo nel mondo delle cuffie (e non solo) in questi ultimi 4 anni... Per quello che ti sei perso qui, poco male, ma per quello che ti sei perso in altri lidi è davvero un peccato!
Non mi sembra, poi, che mi sia perso chissà che nel mondo dell'hi-fi, cuffie comprese, in questi ultimi anni...
Disponibile a cospargermi il capo di cenere... di AF-6 !bandAlex ha scritto:L'AF-6 è molto di più di un ampli per cuffie. Si può pensare ad una potenza eccessiva, ma non è questo il motivo per cui è considerato un progetto "costoso". Tieni presente che il costo è deciso da chi costruisce: se voglio quel pannello frontale, quei vu-meter, quelle manopole, il costo sarà più alto, ma c'è chi si è assemblato solo la scheda, magari gestendo un solo ingresso e risparmiando pure sui rele', usando un cabinet cinese da poche decine di euro. Sempre di un AF-6 si tratta, con le sue prestazioni e la sua resa sonora. Un amico del forum sta usando l'AF-6 come preamplificatore, utilizzando i suoi 3 ingressi e l'uscita pre-out, e mi ha detto che come resa è simile se non addirittura superiore alla parte pre di un ampli commerciale (che lui possiede) che costa diverse migliaia di euro. Quindi si può dire che un AF-6 rimane comunque conveniente, considerando che il progetto è pubblico, compresi schemi elettrici e disegno della pcb. E ora per punizione dovrai assemblarti un AF-6 completo di manopole dorate, altrimenti ti banno.
Ma, nel caso, mi si risparmino almeno le manopole dorate...
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Re: DT880 PRO Black Edition
20/2/2018, 17:51
Tornando in argomento, sarei interessato ad un confronto sintetico tra la 880 pro e la Sennheiser 598, cuffia quest'ultima che personalmente apprezzo molto (anche Alex. mi pare di ricordare).
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Re: DT880 PRO Black Edition
21/2/2018, 12:02
trevanian54 ha scritto:Tornando in argomento, sarei interessato ad un confronto sintetico tra la 880 pro e la Sennheiser 598, cuffia quest'ultima che personalmente apprezzo molto (anche Alex. mi pare di ricordare).
Stasera farò il confronto!
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Confronto con HD598
21/2/2018, 18:58
Confronto fatto, e devo dire che tra le due cuffie c'è un divario abbastanza netto, a favore della DT880 PRO BE.
La HD598 perde sia lato bassi, che al confronto appaiono molto meno estesi e solidi, sia sulle alte, pure queste meno estese e meno definite. Solo la gamma media della HD598 è preferibile in rare occasioni, ma perde comunque nel medio-basso che è meno controllato della DT880 e presenta un rigonfiamento a tratti piuttosto evidente.
Devo dire che, nettamente, la DT880 PRO BE è preferibile praticamente in ogni contesto.
La HD598 perde sia lato bassi, che al confronto appaiono molto meno estesi e solidi, sia sulle alte, pure queste meno estese e meno definite. Solo la gamma media della HD598 è preferibile in rare occasioni, ma perde comunque nel medio-basso che è meno controllato della DT880 e presenta un rigonfiamento a tratti piuttosto evidente.
Devo dire che, nettamente, la DT880 PRO BE è preferibile praticamente in ogni contesto.
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Re: DT880 PRO Black Edition
21/2/2018, 19:11
Il ché era abbastanza prevedibile: un'altra categoria di cuffia e di ascolto...bandAlex ha scritto:Confronto fatto, e devo dire che tra le due cuffie c'è un divario abbastanza netto, a favore della DT880 PRO BE.
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Re: DT880 PRO Black Edition
21/2/2018, 19:21
Dirty Harry ha scritto:Il ché era abbastanza prevedibile: un'altra categoria di cuffia e di ascolto...bandAlex ha scritto:Confronto fatto, e devo dire che tra le due cuffie c'è un divario abbastanza netto, a favore della DT880 PRO BE.
Esattamente. Forse era prevedibile. Ma che dire della HD650?
La prima cosa che noto, scambiando le due cuffie, è che la HD650 ha il basso più arretrato rispetto alla DT880, meno controllato, una gamma media ben in avanti (forse troppo) e le acute del tutto in secondo piano. E pensare che in passato questa cuffia era considerata una delle regine per chi ama i bassi in evidenza. Ora secondo me è semplicemente una cuffia dall'equilibrio inconsistente.
A questo punto sarà ancora più interessante ascoltare le HD58x che mi arriveranno a giugno.
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Re: DT880 PRO Black Edition
21/2/2018, 20:07
Ho utilizzato in passato la versione Edition della 880, una cuffia un pò impertinente sugli alti e con medie arretrate, imho. La Pro sembra avere un'impostazione più equilbrata e tenuto conto del prezzo risulta davvero appetinbile. Grazie Alex.
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Re: DT880 PRO Black Edition
21/2/2018, 21:55
...che ci arriveranno...bandAlex ha scritto:A questo punto sarà ancora più interessante ascoltare le HD58x che mi arriveranno a giugno.
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Re: DT880 PRO Black Edition
22/2/2018, 09:08
OT: di sennheiser è uscita anche la HD660S, una sorta di mix tra la 650 e la 700
- Dirty HarryFragola
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Re: DT880 PRO Black Edition
22/2/2018, 09:26
Immagino...AndreaFx ha scritto:OT: di sennheiser è uscita anche la HD660S, una sorta di mix tra la 650 e la 700
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Re: DT880 PRO Black Edition
23/2/2018, 17:01
Insomma Alex, hai capito se è una versione riveduta e corretta o è solo colore black?
- bandAlexGolden Ears
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Re: DT880 PRO Black Edition
23/2/2018, 21:52
password ha scritto:Insomma Alex, hai capito se è una versione riveduta e corretta o è solo colore black?
In questo momento sto saltando dalla DT880 PRO BE alla HE-6. Le due cuffie hanno un equilibrio timbrico diverso: più aperta la HE-6, più chiusa ed "intima" la DT880. Quest'ultima ha più bassi, ma sono leggermente meno definiti di quelli della HE-6, che da questo punto di vista è difficile da battere. Anche la sensazione di "velocità" (i colpi di rullante ad esempio) e l'impatto sono più prominenti nella ortodinamica, probabilmente per via del medio-alto più in avanti.
Il fatto che mi ritrovi a paragonare queste due cuffie, senza identificare delle chiare defaillance a carico della DT880, mi fa pensare che non si tratti solo della "verniciatura", ma che siano stati apportati degli upgrade. Ora la DT880 in questa declinazione è senz'altro una cuffia gradevole, che può essere confrontata con le "grandi" senza sfigurare. Certamente non ha la precisione e la definizione della HE-6, non ha l'immagine e l'headstage di una HE1000, ma si fa ascoltare per via del suo equilibrio che la rende fruibile con qualsiasi genere musicale e che, per via del suo carattere leggermente scuro, la rende poco affaticante anche dopo lunghe sessioni di ascolto.
Attenzione che qui scuro non significa carente di gamma acuta e priva di definizione, tutt'altro. Non ho mai avuto una grande tolleranza per le cuffie "attufate", alla Audeze tanto per intenderci. La DT880 non nasconde nulla per farvelo piacere a tutti i costi: il suo carattere "ambrato" è genuino, aderente al contenuto della registrazione, corretto quanto basta da essere attendibile, ma senza scadere nell'analitico (a dispetto di quanto scritto sulla scatola!) o nell'effetto speciale di una gamma acuta troppo esaltata. All'orecchio, la gamma medio-alta sembra essere molto lineare, senza particolari picchi, ed è abbastanza estesa da riprodurre tutte le necessarie informazioni sonore senza artefatti ed effetti innaturali.
Tutto bene quindi? Per la collocazione nel listino, direi proprio di sì. Tutti coloro che cercano una cuffia attendibile timbricamente, non troppo difficile da pilotare, piacevole, comoda, ben costruita e praticamente indistruttibile, senza spendere un occhio della testa... beh, dovrebbero correre sul sito e lasciar cadere il dito sul magico bottone dei desideri.
- ivanouknespola
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Re: DT880 PRO Black Edition
24/2/2018, 22:08
Sembra un gran bella cuffia, considerato che i paragoni sono stati fatti con cuffie
che costano 10 volte tanto, ottima
Domanda: la dt880 l'hai pilotata con quale ampli in questa prova?
che costano 10 volte tanto, ottima
Domanda: la dt880 l'hai pilotata con quale ampli in questa prova?
- RanocchiOmela
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Re: DT880 PRO Black Edition
25/2/2018, 14:59
bandAlex ha scritto:
Esattamente. Forse era prevedibile. Ma che dire della HD650?
La prima cosa che noto, scambiando le due cuffie, è che la HD650 ha il basso più arretrato rispetto alla DT880, meno controllato, una gamma media ben in avanti (forse troppo) e le acute del tutto in secondo piano. E pensare che in passato questa cuffia era considerata una delle regine per chi ama i bassi in evidenza. Ora secondo me è semplicemente una cuffia dall'equilibrio inconsistente.
A questo punto sarà ancora più interessante ascoltare le HD58x che mi arriveranno a giugno.
Ciao Alex,
la HD650 è una cuffia controversa: è vero le alte frequenze sono un po' indietro, il basso è poco profondo e definito, ma la gamma media e medio alta è più naturale e lineare di tutte le cuffie della stessa fascia di prezzo con cui l'ho potuta confrontare. Tutte tranne la SRH940 che tu conosci molto bene.
Entrambe eccellono nella riproduzione del cantato, ma sono agli opposti dal punto di vista dell'equilibro tonale. A me piace definirle complementari: se un ascolto con la Shure non è gradevole probabilmente lo sarà con la Sennheiser e viceversa.
Ora la tua analisi della DT880 mi stuzzica, e mi piacerebbe sapere come la collochi in questo contesto. Potrebbe essere una degna sostituta di entrambe?
Grazie
Lorenzo
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Re: DT880 PRO Black Edition
25/2/2018, 15:11
ivanouk ha scritto:Domanda: la dt880 l'hai pilotata con quale ampli in questa prova?
Le ultime cose che ho scritto si riferiscono all'ascolto con l'AF-6. Con questo ampli la DT880 BE ha dei bassi profondi, potenti, ben frenati, una gamma medio-bassa ricca di articolazione.
- bandAlexGolden Ears
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Re: DT880 PRO Black Edition
25/2/2018, 15:30
RanocchiO ha scritto:... Ora la tua analisi della DT880 mi stuzzica, e mi piacerebbe sapere come la collochi in questo contesto. Potrebbe essere una degna sostituta di entrambe?
Una sostituta, con miglioramenti evidenti in ogni comparto. Della gamma bassa ho già parlato, e la ritengo una delle più accattivanti che abbia mai ascoltato in una dinamica. Piena, profonda, con un medio-basso presente ed articolato.
La gamma media è corretta, presente ma non invadente (come invece accade con la HD650 se confrontata nella stessa situazione, e anche con la HE-6 con i pads in velluto!). Le voci, sia femminili che maschili sono rappresentate con estrema naturalezza e credibilità.
La cosa incredibile è come, in equilibrio timbrico, sia simile alla HE1000: quest'ultima ha il medio più bello e più in evidenza, e una ricostruzione spaziale che ti lascia a bocca aperta (ma lo sappiamo: parliamo forse della ortodinamica più riuscita finora, oltre al fatto che costa 3000 euro). Ma la DT880 BE non sfigura troppo nel confronto, e lasciatemelo dire: è clamoroso. Finora nessuna dinamica poteva neanche lontanamente essere paragonata alla HE1000. Innanzitutto perchè tutte (compresa la HD650 e le sue sorelle maggiori) hanno una gamma bassa che al confronto è inconsistente (nel senso deleterio del termine). E poi perchè anche dal punto di vista dinamico (ovvero la capacità di ricreare quella sensazione di dinamismo che rende vitale ed emozionante un brano) sono tutte carenti, sempre messe al confronto con la HE1000.
Io non so se ci sono altre cuffie dinamiche sul mercato con caratteristiche tali da competere. Mi viene in mente la Utopia (che costa più della HE1000, e allora meglio quest'ultima) che però da quello che leggo (e che ho sentito) può avere il suo tallone di Achille in una brillantezza eccessiva. Però so per certo che questa DT880 BE ha le carte in regola per sopravvivere in una casa dove ci sono le ortodinamiche considerate in assoluto le migliori.
- cottonnespola
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Re: DT880 PRO Black Edition
25/2/2018, 15:36
bandAlex ha scritto:
Io non so se ci sono altre cuffie dinamiche sul mercato con caratteristiche tali da competere. Mi viene in mente la Utopia (che costa più della HE1000, e allora meglio quest'ultima) che però da quello che leggo (e che ho sentito) può avere il suo tallone di Achille in una brillantezza eccessiva.
Piccolo OT allacciandomi a questa parte del tuo intervento:
Si incomincia a leggere in giro per alcuni forum qualche opinione molto positiva sulla Focal Clear che in alcuni casi viene definita anche più equilibrata dell'Utopia.
Fine OT.
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Re: DT880 PRO Black Edition
25/2/2018, 15:44
Ci sarà qualcuno che la deve (ri)vendere...cotton ha scritto:Si incomincia a leggere in giro per alcuni forum qualche opinione molto positiva sulla Focal Clear che in alcuni casi viene definita anche più equilibrata dell'Utopia.
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Re: DT880 PRO Black Edition
25/2/2018, 15:46
cotton ha scritto:Si incomincia a leggere in giro per alcuni forum qualche opinione molto positiva sulla Focal Clear che in alcuni casi viene definita anche più equilibrata dell'Utopia.
Fine OT.
Ne ho letto pure io della Clear (che poi sarebbe la Elear, ma su quest'ultima avevano sbagliato l'iniziale e allora hanno rimediato facendo un nuovo modello, e già che c'erano le hanno dato le caratteristiche giuste).
La Focal ha fatto un gran lavoro con queste cuffie, e si capisce l'evoluzione che c'è stata tra i modelli succedutesi uno dopo l'altro.
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Re: DT880 PRO Black Edition
25/2/2018, 16:00
bandAlex ha scritto:
Una sostituta, con miglioramenti evidenti in ogni comparto.
Però so per certo che questa DT880 BE ha le carte in regola per sopravvivere in una casa dove ci sono le ortodinamiche considerate in assoluto le migliori.
Grazie Alex, le premesse sono ottime!
Riporterò le mie impressioni una volta che le avrò ascoltate!
L.
- ivanouknespola
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Re: DT880 PRO Black Edition
25/2/2018, 16:05
bandAlex ha scritto:RanocchiO ha scritto:... Ora la tua analisi della DT880 mi stuzzica, e mi piacerebbe sapere come la collochi in questo contesto. Potrebbe essere una degna sostituta di entrambe?
Una sostituta, con miglioramenti evidenti in ogni comparto. Della gamma bassa ho già parlato, e la ritengo una delle più accattivanti che abbia mai ascoltato in una dinamica. Piena, profonda, con un medio-basso presente ed articolato.
La gamma media è corretta, presente ma non invadente (come invece accade con la HD650 se confrontata nella stessa situazione, e anche con la HE-6 con i pads in velluto!). Le voci, sia femminili che maschili sono rappresentate con estrema naturalezza e credibilità.
La cosa incredibile è come, in equilibrio timbrico, sia simile alla HE1000: quest'ultima ha il medio più bello e più in evidenza, e una ricostruzione spaziale che ti lascia a bocca aperta (ma lo sappiamo: parliamo forse della ortodinamica più riuscita finora, oltre al fatto che costa 3000 euro). Ma la DT880 BE non sfigura troppo nel confronto, e lasciatemelo dire: è clamoroso. Finora nessuna dinamica poteva neanche lontanamente essere paragonata alla HE1000. Innanzitutto perchè tutte (compresa la HD650 e le sue sorelle maggiori) hanno una gamma bassa che al confronto è inconsistente (nel senso deleterio del termine). E poi perchè anche dal punto di vista dinamico (ovvero la capacità di ricreare quella sensazione di dinamismo che rende vitale ed emozionante un brano) sono tutte carenti, sempre messe al confronto con la HE1000.
Io non so se ci sono altre cuffie dinamiche sul mercato con caratteristiche tali da competere. Mi viene in mente la Utopia (che costa più della HE1000, e allora meglio quest'ultima) che però da quello che leggo (e che ho sentito) può avere il suo tallone di Achille in una brillantezza eccessiva. Però so per certo che questa DT880 BE ha le carte in regola per sopravvivere in una casa dove ci sono le ortodinamiche considerate in assoluto le migliori.
Se ti piace l'headstage della 1000 con la Utopia avresti un bel cambio: con alcuni tipi di musica la scena semplicemente non c'e'.
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