Giardino Elettronico
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

bandAlex
bandAlex
Golden Ears
Golden Ears
Messaggi : 7204
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
150218
DT880 PRO Black Edition 26407256788_434457c17f_z_d

Scriverò qualcosa in merito...

A Michele Grandi piace questo messaggio.

Condividi questo articolo su:reddit

Commenti

ivanouk
15/2/2018, 12:22ivanouk
Bella in Black  special cool  

complimenti per l'acquisto
bandAlex
15/2/2018, 12:25bandAlex
Grazie Ivano,

la DT880 PRO ce l'ho avuta per un po' di tempo, poi venduta, e ora rieccola di nuovo. Sarà interessante vedere se con gli anni hanno rivisto qualcosa oppure se è sempre la stessa.

Intanto, nera è davvero bella. Vediamo come va con l'AF-6, con il quale non l'ho mai provata.

A dopo.
dankan73
15/2/2018, 14:41dankan73
Che bella!
password
15/2/2018, 20:09password
Ho sempre apprezzato la DT880, per il suo prezzo la ritengo ancora imbattibile.
Dove hai trovato la black?
bandAlex
15/2/2018, 20:14bandAlex
Da Thomann, in offerta speciale. wink  185 euro, e passa la paura.
bandAlex
15/2/2018, 20:31bandAlex
Astinenza da cuffia... dopo mesi di digiuno forzato, per sbrigarmi appena tornato a casa l'ho attaccata al notebook, e via.

Ora, se quello che sto ascoltando è frutto del notebook, ovvero acute poco definite, leggera distorsione di intermodulazione e poca spazialità (attributi negativi che alla DT880 PRO non appartengono), allora devo dire che è una cuffia davvero notevole.

Domani farò un piccolo passo verso la realtà: la proverò attaccata al QDAC, dovrei assistere ad un miglioramento notevole generale.

Il primo test però è ampiamente superato. Ottimo equilibrio generale, gamma bassa solida ma non invadente, buon isolamento per essere una semi-aperta.

Vediamo se è davvero un affare.
bandAlex
17/2/2018, 14:33bandAlex
Piccolo aggiornamento.

Da questa mattina la cuffia è in "rodaggio", collegata al QDAC. Un veloce ascolto mi conferma l'idea fatta l'altro ieri: non è la stessa DT880 PRO che ho avuto qualche anno fa. Questa ha un basso più in avanti, bello, solido, abbastanza profondo. La gamma acuta è meno pungente, non rispecchia affatto il ricordo che ho della versione precedente.

Noto un equilibrio notevole, tendente al caldo, con la gamma media per nulla indietro o attenuata, per nulla fredda o tagliente, e nonostante questo comunque molto neutrale. Non si notano picchi evidenti, o nasalità, o qualcosa che possa disturbare un ascolto anche di diverse ore.

Un ascolto "intimo", forse un po' troppo "ovattato", che poi è l'unico difetto in un contesto comunque piacevole che riesco a trovarle.

Insomma, un'altra cuffia, secondo me migliore della precedente. Naturalmente le cose potrebbero ulteriormente migliorare nel corso delle prossime ore, ma soprattutto collegandola ad un amplificatore "serio". Vedremo.
bandAlex
17/2/2018, 14:42bandAlex
La inusitata velocità con cui ho trovato la timbrica così familiare, mi ha spinto ad un veloce confronto con la HE1000. Ebbene, dal punto di vista dell'equilibrio timbrico, le due cuffie sono estremamente simili, così come è simile la loro sensibilità: scambiandole non si nota quasi alcuna variazione di volume sonoro.

Naturalmente il paragone finisce qui.

Però, voglio dire: se con 180 euro vi portate a casa una cuffia che anche solo grossolanamente assomiglia a una HE1000, beh, direi che ci potete stare!
cotton
17/2/2018, 15:10cotton
Non so quali siano le caratteristiche di questa pro edition, in passato ebbi la 880 da 600ohm e mi ricordo di una ciofeca.
Assolutamente piatta e senza dinamica, fastidiosa sulle alte che risultavano innaturali, medie arretrate, bassi poco corposi.

L'amplificatore era il little dot MKII OTL sul quale feci tube rolling e montai valvole mullard e sovietiche.

Più che farmi ascoltare musica questo setup mi creava frustrazione, per liberarmene lo dovetti svendere.
fstiffo
17/2/2018, 15:25fstiffo
Anche io anni fa avevo usato per il missaggio di un progetto delle 880 a 600 Ohm, imposte dal cliente e le avevo trovate un po (passatemi il termine estremamente tecnico) "fuffose"  grande sorriso.

Dato che mi fido ciecamente del giudizio di Alex, le SH940 le sento con le mie orecchie esattamente come le ha descritte lui nei thread, immagino siano proprio delle cuffie diverse.
bandAlex
17/2/2018, 16:15bandAlex
Confermo, sono proprio un'altra cuffia, e non so quanto questo sia stato nelle intenzioni di Beyerdynamic, ma il risultato è una cuffia davvero riuscita.

Non è facile ottenere un basso profondo abbastanza da non far rimpiangere una ortodinamica moderna, e nello stesso tempo avere un buon punch, senza oscurare la gamma media. Qui l'equilibrio è perfetto, e se proprio devo trovare un difetto, la gamma alta forse è il punto dove il divario con cuffie più costose si allarga. Ma è appena uscita dalla confezione, è probabile che nelle prossime ore possa migliorare anche su questo punto.

@cotton, anche io ho avuto la DT880 Premium da 600 ohm e confermo che non era niente di che. Acute pungenti e gamma media arretrata, oltre a una gamma bassa inconsistente. Ma queste Black Edition sono tutta un'altra storia.

Nei prossimi ascolti, con ampli all'altezza e il mio HDAC (multibit basato sul TDA1541), saprò essere più preciso, e farò anche un paragone con la vecchia HD650.
bandAlex
17/2/2018, 16:48bandAlex
DT880 PRO Black Edition 40273410192_3237a7dac4_z_d

Per inciso, l'uscita cuffia del QDAC è al limite. E si sente. Probabilmente sto ascoltando i limiti di una uscita cuffia senza infamia e senza lode. Nel concerto n. 1 di Rachmaninov, nei pieni orchestrali si sente un certo appiattimento della dinamica, tipico degli ampli cuffia tirati per il collo. Domani con l'AF-6 le cose dovrebbero cambiare parecchio.

Quindi attenzione, non è una cuffia per portatili.
ivanouk
17/2/2018, 16:51ivanouk
mmmm, dubito proprio che da quellla uscita puoi avere il meglio di questa cuffia, per non parlare poi della 600 ohm.

Fatti prestare un VHF!!
bandAlex
17/2/2018, 16:59bandAlex
ivanouk ha scritto:mmmm, dubito proprio che da quellla uscita puoi avere il meglio di questa cuffia, per non parlare poi della 600 ohm.

Fatti prestare un VHF!!

grande sorriso

Lo so, lo so... ma una cuffia fornita di mini-jack da 3.5 mm ti aspetti che possa andare un po' su tutto. Questo potrebbe trarre in inganno il potenziale acquirente con un lettore mp3, ad esempio. La HD650, da questo punto di vista è più facile, pur avendo un'impedenza leggermente più alta (300 ohm).
password
17/2/2018, 17:27password
Io ho la dt880  2003 edition da 250 ohm e mi sembra sia simile a come ha descritto Alex la Black. Con tutti i limiti di finezza di trama , di impatto e profondità del basso non sfigura rispetto alla He-6.
Ps. Gli smartphone e affini proprio meglio non provarceli.
bandAlex
18/2/2018, 13:23bandAlex
Ulteriori aggiornamenti. Ieri ho lasciato la cuffia in "rodaggio" tutta la serata, diciamo per 8 ore di seguito. Non ho notato cambiamenti epocali, e del resto nemmeno ne sentivo tanto il bisogno. Diciamo che la cuffia esce dalla scatola con un'ottima performance, non ha bisogno di pratiche di iniziazione particolari. E con questo ritengo chiuso il capitolo rodaggio. A questo punto, qualunque cuffiofilo che si rispetti passerebbe ad un'analisi del cavo, che però qui pone un problema non di poco conto: non è staccabile. E' spiralato. Ed è ottimo. Tutte cose che fanno imbestialire un cuffiofilo. E quindi, ritengo chiuso anche il capitolo cavetteria.

Sto apprezzando la comodità della cuffia. Per quanto la pressione esercitata sulla testa sia più alta rispetto, ad esempio, alla HE1000, devo dire che anche dopo molti brani non sento alcuna sofferenza, merito forse dei cuscinetti in velluto morbido.

Questa mattina ho ripristinato la mia solita catena di ascolto, composta dall'AF-6 e dall'HDAC. La prima cosa che ho notato è stata la pulizia della gamma alta, quindi posso dire con sicurezza che quello che avevo notato fino a ieri sera non è colpa della cuffia, ma della scarsa qualità del notebook (prima) e dell'uscita cuffia del QDAC (dopo).

E' incredibile come siano migliorati tutti quei punti che ieri ritenevo essere gli unici difetti di questa cuffia: alti poco definiti e un po' ruvidi, poca spazialità, e appiattimento sui picchi dinamici più alti. Tutto ciò è scomparso, e grazie al cielo questa "Black Edition" fa un balzo notevole, diventando ancora più piacevole e divertente.

E trovo incredibile come questa DT880 PRO B.E. mi abbia fatto notare il cambiamento dell'elettronica a cui è collegata: ciò è senz'altro una prova delle sue qualità "analitiche" e della sua fedeltà.

E a proposito di qualità analitiche. Sulla confezione c'è questa scritta piuttosto intrigante:

DT880 PRO Black Edition 25463859197_2cbdb62b4a_z_d

Specially designed housings and an improved system equalisation turn this "remake" of the Studio Classic DT880 into an ideal studio monitoring headphone, with analytical qualities.

Questa frase che accenna ad un "improved system" compare su entrambe le versioni di DT880 del sito Beyerdynamic (dove però questa versione black ancora non c'è). E questo fa pensare che la cuffia non sia più la stessa che era fino a qualche tempo fa.

Le qualità analitiche di cui scrivono potrebbero spaventare gli audiofili più teneri, ma questa cuffia di analitico non ha assolutamente nulla, almeno non nel senso deleterio del termine che di solito viene associato a tale parola dai guru che se ne intendono. Se per "analitica" si intende la capacità di non impastare i passaggi più articolati e complessi di una riproduzione musicale, allora il termine è giusto e si addice perfettamente a questa cuffia.

Se invece per "analitica" intendete un trapano per pipistrelli, allora è alla HD800 che vi riferite e dovete cambiare thread.

Riassumo brevemente le qualità salienti di questa DT880 PRO BE:

- equilibrio tonale eccellente, tendente al caldo
- gamma bassa profonda e con punch adeguato, ma non invadente
- gamma media presente e ben articolata, soprattutto la parte bassa, che rende il pianoforte estremamente godibile
- gamma medio-alta leggermente indietro, ma potrebbe non essere un difetto per alcuni generi
- gamma alta allineata con il resto, senza esaltazioni ne' attenuazioni, lineare e abbastanza estesa

Headstage non male, ma per le caratteristiche tonali tende ad una ricostruzione "intima" della scena. Diciamo che se una HE1000 è come una sala da concerto, la DT880 PRO BE è come il vostro salotto ottocentesco con molti tappeti e mobili di legno scuro, e voi siete su un morbido sofà di tessuto chiaro.

Generi musicali preferiti: classica da camera, soprattutto il pianoforte; sinfonica; jazz.
E per via della sua tonalità un po' scura, sarà apprezzata anche da chi si spara il rock nella testa.

Pregi: è comoda e leggera, e soprattutto ha il cavetto che non si stacca. Una goduria: non è rumoroso, è morbido, è spiralato, e non ci sono connettori in mezzo a rompere le palle.

Non ha difetti? Li ha pure questa cuffia, ovviamente. Secondo me in certi momenti fa sentire il bisogno di una maggior apertura sul medio-alto, e di un headstage più ampio. Al confronto la HE1000 ad esempio ha un medio più luminoso, e una maggior sensazione di "aria". Però con gli stessi brani un po' spaccatimpani la HE1000 rischia di essere affaticante, questa DT880 PRO BE invece no.

Un altro difetto è il prezzo, che la porterà ad essere sottovalutata dai guru.
ivanouk
18/2/2018, 13:54ivanouk
Bella recensione  captain

Magari qui si rimane liberi dai Guretti stipendiati dalle aziende che scrivono spam
Dirty Harry
18/2/2018, 14:02Dirty Harry
Emerge un suono abbastanza diverso da quello che gli attribuivo: reale improvement o mera sopravvalutazione dell'omogeneità dei processi produttivi in serie della Beyerdynamic ?
bandAlex
18/2/2018, 14:08bandAlex
Dirty Harry ha scritto:Emerge un suono abbastanza diverso da quello che gli attribuivo: reale improvement o mera sopravvalutazione dell'omogeneità dei processi produttivi in serie della Beyerdynamic ?

Spero davvero che non si tratti di una casualità. La ritengo una possibilità remota, visto che ci troviamo di fronte ad un marchio "serio" che fa microfoni e cuffie in ambito professionale. Piuttosto sono portato a credere ad un upgrade del modello, adeguandolo alle amplificazioni attuali che sono tutte a bassa impedenza di uscita.
Dirty Harry
18/2/2018, 14:14Dirty Harry
Probabile...
E' un dato di fatto che le Beyerdynamic ad alta impedenza non abbiano avuto una prevedibilità costante di comportamento con le amplificazioni abbinate...
La T1, che tanto mi piaceva, con il vecchio VHF non si prendeva...
mariovalvola
18/2/2018, 14:44mariovalvola
Leggo con piacere. La DT880 (600 Ohm) è stata la mia prima cuffia "importante".
2slow4u
19/2/2018, 17:082slow4u
La DT880 e' una cuffia che conosco come le mie tasche.
Ne ho due, la prima acquistata 15 (QUINDICI!) anni fa (2003 Edition), la piu' recente invece e' quella di produzione attuale, quella che all'epoca definivano "2005 Premium".
La preferii senza alcuna incertezza alle concorrenti dell'epoca (HD600/650, K701) e continuo a considerarla imbattibile in quanto a rapporto Q/P.
Ho letto a volte di acuti sgraziati e in evidenza, io non ho mai riscontrato niente del genere. Anzi trovo che globalmente sia una cuffia "gentile", senza palesi caratterizzazioni, molto equilibrata. Non ho mai avuto la versione pro, che dicono avere un po' di corpo in piu' in basso per via dell'archetto che preme di piu' sulle tempie. Non so quanto sia vero. Sarei curioso di sentire la versione a 600 ohm, ma una terza DT880 non la compro... grande sorriso
bandAlex
19/2/2018, 23:29bandAlex
E continuano gli ascolti...

Qualcuno parlando della T1 ne raccontava meraviglie in accoppiata con l'AF-6. Eri tu, @Edmond? grande sorriso

Forse sto ascoltando le stesse meraviglie con la più modesta DT880 PRO? E' indubbio che, avendole possedute entrambe nello stesso momento, le ritenessi a suo tempo molto vicine come resa, e quindi forse questa ipotesi non è così peregrina.

Il periodo di disintossicazione da cuffia, durato qualche mese, ha sortito l'effetto voluto? Me lo domando perchè, da quando ho riacceso l'AF-6, tutta una serie di cose si stanno riposizionando assumendo un peso diverso, e ancora non ho capito bene quale sarà la nuova disposizione. Diciamo che sono confuso.

Confuso e anche un po' in imbarazzo. Oggi un mio amico mi ha detto di aver visto la Wall of Fame di Innerfidelity completamente vuota, con pochissime cuffie rimaste in gioco: la HD600, la Fidelio X2, e poche altre. E nemmeno un'ortodinamica. Niente HiFiMAN, niente Utopia, niente Audeze. Niente.

Appena tirato giù il telefono sono corso sul sito a vedere, ma... con amara delusione ho constatato che era rimasto tutto come prima. C'era l'Utopia, la HE1000, e tutte le altre regine...

Poi ho guardato con più attenzione e... ho visto la riga con "Retired from this List" essere seguita praticamente da tutte le cuffie che prima troneggiavano in alto: la Utopia, la HE1000, la HD800, la LCD-4, la Ether e così via. Tutte fuori. Ciascuna con un motivo preciso, scritto nero su bianco. Ad esempio:

...is being removed from the list primarily due to a bright spot at 6kHz that mars the otherwise very smooth and refined sound. I'll also note the reviewed headphone was later found to be not representative of production units. Read more at https://www.innerfidelity.com/content/innerfidelitys-wall-fame-over-ear-open#AZKdlJBZ438JqTzL.99

Indovinate di quale cuffia parla? Della Utopia! Una cuffia da 4000 euro. Oppure anche:

...was removed with my 2017 house keeping. The treble imbalance is all too obvious in light of the Focal Clear's much better balance tonally, and too many complaints with driver failures has me squeamish...

Questa invece è la LCD-4, una cuffietta che costa solo 3995 dollari.

Le motivazioni indicate da Innerfidelity sono da cardiopalma. Una domanda sorge spontanea: ma come è possibile che tali cuffie evidentemente difettate abbiano potuto permanere così a lungo in una lista così importante e ambita?

Ma soprattutto: come mai ora, improvvisamente, queste motivazioni sono diventate così impellenti da determinarne l'espulsione?

E allora mi sono ritrovato a riflettere su una cosa. Ho pensato che, tutto sommato, non mi sarebbe affatto dispiaciuta l'immagine di una pagina vuota a quel link. Una pagina completamente bianca, portatrice di un messaggio profondo, che ci  avrebbe spinto tutti a riflettere. Molti si sentirebbero traditi, ingannati. A molti non gliene importerebbe nulla, e ad altri forse scapperebbe una fragorosa risata. E invece quel compassato "Retired from this List" passerà inosservato, e nessuno si accorgerà di nulla.

Non importa quanto si tenga in considerazione il muro, o se il tizio che ci scrive sopra ci è simpatico o meno. Il punto importante è che il suo effetto è lo stesso dei tanti writers che infestano le città: non importa cosa scrivono, ma il segno ti arriva lo stesso, ti marchia e imbratta tutto quello che osservi. Non è piacevole, ma almeno ora traspare una consapevolezza. Forse un ripensamento, o un rimorso... forse il writer si è stancato. Forse ci stiamo stancando tutti di questo gioco al rialzo, delle prese in giro, delle continue novità fatte di niente, del cambiare fine a se stesso. Ma dubito che sia questo il motivo... Più banalmente, servirà dello spazio nuovo e pulito per altre novità, pronte a prendere il posto di quelle vecchie.

E con grande delizia, ora mi ritrovo ad ascoltare una novità vecchia, così vecchia che nel Wall of Fame non c'è mai stata, e probabilmente non ci entrerà mai.
Edmond
20/2/2018, 06:48Edmond
Si, ero, sono io!!! grande sorriso 
Riguardo alle sensazione attribuite alla disintossicazione da cuffia, semplicemente in questo periodo la tua sordità è inevitabilmente avanzata e gli equilibri che percepisci oggi sono diversi da quelli di ieri... bleh bleh bleh 

E' l'inevitabile declino............. Ahahahahahahahahahahah!!!!!! fisch fisch fisch
Contenuto sponsorizzato
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.