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VHF-N : The Must ! Empty VHF-N : The Must !

27/5/2012, 21:48
VHF-N : The Must ! 100_5012
Foto di famiglia dei VHF : in alto il 1.1d, in mezzo il 1.1e, alla base il formidabile N.

Ci siamo, finalmente !
Con l’ausilio dei fidati Denon DCD 3560, modifica Aurion Audio nell'uscita analogica (collegato all'ampli con un XLO Type 1) e AKG K 501, e dopo una serie di vicissitudini legate prima alla saldatura di resistenze di valore errato (quelle da 680 Ohm al posto di quelle da 68) e poi alla prematura dipartita delle malefiche R16 e R18 (apro una parentesi sulla possibile complicità delle qualità delle resistenze impiegate, più economiche rispetto a quelle utilizzate per gli altri kit del VHF : forse ci sarà un motivo se costano la metà rispetto a quelle impiegate precedentemente…), aggravate dalla non tempestiva installazione dell’antenna per collegarmi ad internet - con relativa sostituzione del precedente gestore - riesco finalmente a dare resoconto – a quei pochi interessati che non si sono fatti la bambola voodoo a mia immagine e somiglianza per riempirlo di spilloni e quant’altro nelle sue varie parti corporee - dell'ascolto del VHF-N, l’ultima versione dell’ormai mitico amplificatore progettato da Alex.

VHF-N : The Must ! Img_6610
Il VHF-N

Dico subito che l’incipit è spiazzante per il salto di qualità che deriva dall’ascolto di How & Why, The recording secrets of Velut Luna-Vol.2, incentrato sulle voci femminili, a confronto del comunque ottimo VHF-1.1e : rimanendo fermo il set-up utilizzato nell’ascolto di quest’ultimo, sembra che cambiando l’amplificatore sia cambiata la catena complessiva !
L’effetto è simile al passaggio ad un sistema di categoria più elevata, come quando si passa, per esempio, da un buon sistema di altoparlanti a due vie ad uno multivia : è aumentata l’autorevolezza della riproduzione complessiva per il superiore grado di veridicità all’ascolto che si percepisce nettamente, sia per un maggior grado di convinzione nel presidiare l’intera banda audio che per la coerenza tra le varie gamme di frequenza che la compongono, con un giusto privilegio della prospettiva sonora.
L’ascolto sembra avvenire sotto una nuova luce per il nuovo, naturale connubio tra micro e macro nella riproduzione del programma musicale di volta, che sembra dare la sua interpretazione autentica, senza caratterizzazioni o trucchi di sorta ; per questa via il CD della Velut Luna brilla per naturalezza e veridicità fornendo sfumature prima ignorate (come la grinta della Sartori nella sentita cover di Percy Mayfield, Please send me someone to love) nelle quali si riflette l’anima del brano ma senza alcuna asprezza nella resa del dettaglio, mai ruffianamente sottolineato : tutte le sibilanti di cui sono ricche le incisioni – nel lodevole, riuscito, intento di preservare la loro naturalezza – sono restituite senza picchi e/o acuminatezze di sorta (esemplare in tal senso è la restituzione della lirica cover di Fire and rain di Fabiana Martone, della quale viene esaltata senza controindicazioni la dinamica delle spettacolari escursioni vocali).
In questo quadro di elevata naturalezza parlare di bilanciamento timbrico sembra pleonastico e tuttavia è doveroso evidenziare la perfetta compiutezza della gamma media che restituisce, dal low-mid all’upper-mid, ogni inflessione vocale delle cantanti con una ricchezza armonica impressionante, merito anche dei comprimari del VHF-N (al riguardo, famosa la K501 per le sue performance come la dinamica restituita su tale gamma dall’uscita analogica implementata da Aurion Audio sui CD players da loro riveduti e… corretti).
Le splendide cover delle ballad rock If i were a carpenter, Sea of love e Song to the siren di Robert Plant nell’ottimo doppio antologico Sisty six to Timbuktu sono rese in tutta la loro bellezza agli amanti del genere, equalizzazione compresa, che restituisce il fascino della rilettura di un sound intenso e senza tempo, dando spessore alla riproduzione, senza ingigantirne le caratterizzazioni : l’aria immessa è tanta come notevole è la sdrammatizzazione dell’enfatizzazione del medio-alto.
L'ascolto del 10th Anniversary Special Edition, doppio CD della Chesky Records connota in modo ulteriormente positivo la performance del VHF-N : l’hard-bop di Miss Bea di McCoy Tyner, coadiuvato in New York Reunion da Joe Henderson, Ron Carter e Al Foster, viene restituito in modo magistrale, venendone vieppiù risaltata l’energica raffinatezza della classe immensa degli esecutori. La batteria è, al contempo, potente nel timbro ed agile nella percussività, il soffio del sax è dorato e dinamico, il basso è limpido e profondo, il piano è splendido nelle sue continue oscillazioni tra giri melodici e percussività delle note, il tutto in una prospettiva sonora – forse leggermente avanzante - che tende a coprire lo spazio senza affollarlo.
Anche Meditation - dall'album Rio After Dark - di Ana Caram (con la straordinaria partecipazione di Jobim) sembra confermare la simpatia del VHF-N per le sonorità Chesky, delle quali mette a nudo la grande musicalità in un’introspezione musicale molto elevata che non molti componenti hi-fi restituiscono e sulla quale, anzi, spesso si arenano : la levità e delicatezza della cantante brasiliana viene restituita senza alcuna incertezza, esaltandone la vena intimistica ed evitando ogni sorta di esilità ; splendida la restituzione della cassa armonica della chitarra acustica.
Allo stesso modo in What you don't know - dall'album Tell Me I'm Not Dreamin' - di Sara K. viene mantenuta l’intelligibilità della voce imperiosa dell'artista americana, della quale viene giustamente evidenziato il pathos ma senza appesantire sul medio-basso - selettivo ma presente - la riproduzione complessiva, sempre agile.
Apro una piccola parentesi per sottolineare come l’abbinamento del VHF-N all’AKG K501 ridicolizzi molte affermazioni, stile giudizi universali, sul suono di questa splendida cuffia : occorrerebbe sentirli suonare insieme per capire (per quanto il lettore non sia esente da… ogni responsabilità).
Approfitto dell'ascolto del Concerto No.2 di Rachmaninoff di Earl Wild con la Royal Philarmonic per precisare un aspetto del VHF-N, quello di non mostrare preferenze nei CD riprodotti ; mi spiego : mentre esistono componenti che vanno bene con alcune incisioni piuttosto che con altre, quest’amplificatore tende ad estrarre il meglio possibile (per i miracoli Alex si sta attrezzando…) da ogni incisione. Quella storica in esame presenta, ovviamente, delle pecche però il VHF-N ne evidenzia il contenuto artistico rendendola estremamente godibile senza esacerbarne i limiti ed anzi esaltandone la naturalezza, attributo che costituisce la cifra stilistica del nostro : la grande orchestra viene restituita con un impatto apprezzabile come le tonalità pianistiche ed il proverbiale ritmo dell’esecuzione.
Anche nella musica da camera, Flute Quartets No.4 di Mozart, eseguiti da Gary Schocker & Chester String Quartet, emerge la grande capacità dell’amplificatore di rispettare il segnale musicale, che è qualcosa di più di indulgere verso incisioni non tecnicamente ineccepibili, risultandone un’inappuntabilità sostanziale nella riproduzione complessiva di incisioni dall’alto valore artistico, anche se attempate.
L'ascolto della cover di Love is blindness di Cassandra Wilson, Blue Note, conferma l’imperturbabilità del VHF-N alla provenienza dell’incisione nella restituzione più fedele del segnale musicale : il poderoso respiro sintetico del basso viene restituito con grande impatto e dilatata prospettiva sonora insieme alla voce profonda ed incisiva della cantante nera, senza eccessi e/o ridimensionamenti dell’incisione, volutamente enfatizzata nella restituzione di un certo colore timbrico.
Anche dell'intensa Calling you di Holly Cole viene restituita con grande efficacia la franca espressività vocale dell’artista americana nell’intrigante duetto con un piano liquido e dall’ampia prospettiva sonora.
La cover di Black magic woman di Patricia Barber in Companion esalta la naturale inclinazione live del VHF-N che restituisce con grande naturalezza la voce recitante sull’Hammond dell’artista di Chicago nel Green Mill, jazz club della sua città natale : le esplosioni dinamiche date dalla batteria e dalle percussioni del duo Montzka/Alvarez, con il basso di Arnopol che insegue, sono un tutt’uno con gli applausi e gli schiamazzi del pubblico.
Insomma che dire di più sul termine dell’evoluzione del VHF, oltre che - quasi quasi - mi dispiace ?
Che sia un punto d’arrivo risulta dai fatti !
In sintesi, il suo bilanciamento timbrico risulta la naturale evoluzione dei progetti che l’hanno preceduto : all'eccellente correttezza ed alla ricchezza cromatica del 1.1e aggiunge l’assenza di ogni pericolo di clinicità nell’introspezione, a prescindere dal programma musicale impiegato. Il basso estremo è presente ed immanente ; il medio-basso è collegato senza soluzione di continuità al basso più estremo ed è dinamicamente senza limiti ; il medio è perfetto, acquisendo liquidità e peso a definizione ed agilità ; il medio-alto è spesso ed ariosamente naturale senza alcuna artificiosità ; l'estremo superiore è definito e rifinito ma senza particolare incisività, partecipando della stessa naturalezza che contraddistingue il carattere complessivo dell’ampli. Ritengo che, dal punto di vista del bilanciamento timbrico, il VHF-N possa addirittura riscattare i suoi partner di un certo grado di eccessiva definizione, caratteristica della quale risultavano sforniti le precedenti release del VHF, almeno non in questo grado : aspetto - vista la qualità dell'oggetto - molto positivo, da non sottovalutare per gli abbinamenti.
Dal punto di vista del trattamento del segnale e della prospettiva sonora, il VHF-N è un… multivalvole, entra subito in coppia offrendo una prospettiva naturale, espansa e leggermente ravvicinata (ma non monitor, eh !), live oriented, distinguendosi dal 1.1e, dal carattere sovralimentato ed incline più alla focalizzazione e ad alla corretta – ovvero in scala - prospettiva della riproduzione hi-fi : il trattamento armonico del segnale musicale è figlio ed è coerente a tale differenza, non risultandone mai penalizzato.
Un riferimento, a mio parere, nella classe media – con punte di eccellenza nei migliori abbinamenti – delle amplificazioni per cuffia ad un costo di realizzazione che definire ridicolo è poco !

VHF-N : The Must ! Img_6611
Il Rottweiler fa buona guardia all'amplificatore !

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29/5/2012, 23:04
Ecco, mancava una bella recensione del VHF-N! Grazie, Harry...

L'ho letta con molta attenzione, come al solito trovo molto interessanti le tue considerazioni.

Solo un piccolo appunto: sarebbe meglio mettere il VHF-N in alto, sopra a tutti gli altri. Sai com'è... visto che lui scalda di più, è meglio se si facilita la circolazione d'aria... fisch wink

Complimenti per il setup e la scelta musicale, davvero notevole.

Grazie, di nuovo.
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30/5/2012, 01:45
bandAlex ha scritto:Ecco, mancava una bella recensione del VHF-N! Grazie, Harry...

L'ho letta con molta attenzione, come al solito trovo molto interessanti le tue considerazioni.

Solo un piccolo appunto: sarebbe meglio mettere il VHF-N in alto, sopra a tutti gli altri. Sai com'è... visto che lui scalda di più, è meglio se si facilita la circolazione d'aria... fisch wink

Complimenti per il setup e la scelta musicale, davvero notevole.

Grazie, di nuovo.

Grazie a te !!!
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Per quanto riguarda la sistemazione hai ragione ma quella della... pila era un'immagine statica : il funzionamento è stato effettuato senza alcun ostacolo all'areazione. wink

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7/6/2012, 21:43
Bella recensione e ottima selezione di brani! VHF-N : The Must ! 1827467708
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8/6/2012, 09:54
Giulio ha scritto:Bella recensione e ottima selezione di brani! VHF-N : The Must ! 1827467708
Mi unisco ai complimenti degli amici, ottima rece e ottimi brani, anche se non li conosco tutti.
Ah! Dimenticavo, ottimo VHF-N.
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8/6/2012, 10:17
password ha scritto:
Ah! Dimenticavo, ottimo VHF-N.

...che è la cosa più importante... flower
Purtroppo mi hanno abbandonato anche le famigerate resistenze da 1,5 Ohm (quelle andanti, visto che con le più costose sugli altri modelli non ho avuto alcun problema e che quelle del canale destro che ho cambiato con le più costose hanno tenuto) del canale sinistro e non ho potuto estendere l'uso del VHF-N (erano le ultime due di riserva) all'impiego ulteriore con altre cuffie, segnatamente l'economica ma sorprendente - visto quello che costa - Superlux HD 668 B. sad
Vabbè, ringrazio tutti e ne parleremo più in là...
bye

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7/1/2016, 11:19
Perdonate l'ignoranza, questo WHF chi lo produce? E' un fai da te o cosa? Grazie
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