Perle audiofile
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- passwordGolden Ears
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Re: Perle audiofile
27/5/2019, 17:05
Correlatore armonico
Io penso che potrebbe giovare.
Io penso che potrebbe giovare.
- passwordGolden Ears
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Re: Perle audiofile
27/5/2019, 17:09
Comunque se non dovesse giovare sul sito c'è sicuramente qualcosa che potrà migliorare il vostro ascolto.
Qui il solito forum dove ci sono coloro che giurano di aver avuto le apparizioni e coloro che li perculano.
Divertentissimo.
Qui il solito forum dove ci sono coloro che giurano di aver avuto le apparizioni e coloro che li perculano.
Divertentissimo.

- EdmondFragola
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Re: Perle audiofile
27/5/2019, 17:17
Una invenzione assoluta! Quasi come il dac optologico di Aqua...
- UpTo11arancia
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Re: Perle audiofile
28/5/2019, 09:34
Non ho capito che roba sia, però il Centro Studi Magnetici Roma sarà sicuramente una garanzia. Chissà se il pacchetto include un po' di cristalloterapia, allineamento quantistico dei chakra o tantra audiofilo.
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
29/5/2019, 20:01
Anche se non è una vera e propria "perla audiofila", a questo link potete farvi un'idea di chi amministra i gruppi cosiddetti "audiofili" su facebook. In questo caso si tratta di Amici Audiofili: HiFi, Fine Tuning e Musica, ma lo stesso modus operandi riguarda anche altri gruppi dello stesso tipo.
https://www.facebook.com/groups/amiciaudiofili/permalink/1066668933533592/
Per leggere la discussione ovviamente dovete avere un account facebook ed essere iscritti a quel gruppo.
Per coloro che non sono iscritti riporto qui il post principale, dal quale ha avuto seguito la discussione.
Andrea d'Alessandro
Quando si parla di cavi ethernet, vorrei che prima si studiasse con attenzione questo diagramma:
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Il post è chiaramente una provocazione, lanciata verso coloro che affermano che un cavetto ethernet può influire sulla qualità sonora. Infatti di seguito i commenti al post sono essenzialmente delle prese di posizione tra chi crede fermamente di udire miglioramenti con i cavi hi-end e chi invece spiega perchè ciò è impossibile.
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Caso abbastanza raro stavolta, in cui la maggior parte dei post sono razionali. Forse perchè quando c'è di mezzo l'informatica, e se chi scrive è un informatico che conosce bene il suo lavoro, è difficile che si possa dare credito ad affermazioni che vanno contro la logica, senza tirare in ballo il paranormale o la magia.
E infatti l'unica obiezione che salta fuori è la solita:
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Ovvero, la realtà fisica deve essere messa in discussione in quanto milioni di persone non possono essere tutte sorde o suggestionabili. Quindi se milioni di persone leggono l'oroscopo la mattina, l'astrologia è per forza una cosa seria. Così come tutti quelli che vanno dal cartomante: non possono che essere una conferma che la magia esiste, e chi lo nega è solo uno che ha pregiudizi.
L'amministratore del gruppo, tale Flavio Guzzo, evidentemente è uno che la pensa in questo modo, e così chiude la discussione in malo modo. Che poi è lo stesso modo con cui chiudono le porte quelli che professano l'occulto quando gli si chiede di mostrare delle prove concrete.
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Cioè, questo qui chiude la discussione perchè non si può parlare "genericamente di informatica". Come se tutta la musica liquida e tutte le pippe sui vari formati audio, il jitter, il DSD e via cantando non abbiano come base l'informatica. Tra l'altro, il tipo si contraddice quando poi scrive che
Per l’ennesima volta vorrei rappresentare che ho la fortuna di avere nel mio gruppo di amici in Toscana, non uno ma due informatici ed uno dei due è PROFESSORE di INFORMATICA al Dipartimento di Informatica, UNIVERSITÀ di Pisa (!!!) che hanno impianti audio di elevato livello, possiedono Pc e DAC della Merging che usano il protocollo Ravenna e che ( con MENTE APERTA e con decine e decine di Prove cui spesso ho partecipato) stanno da anni sperimentando quanto siano influenti persino i cavi Ethernet ( di diversi tipi) per ottenere sensibili differenze di suono.
Quindi parlare di ethernet non è vero che significa parlare "genericamente di informatica", mi sembra. Per l'audiofilo cavettaro e ignorante, che crede che il computer si basi sulla magia, forse lo è. Per chi ha un minimo di cultura, questi atti di moderazione inconsulta sono come la cartina al tornasole, che mostra chiaramente lo stato cadaverico in cui versa il settore dell'hi-end.
Questa storia del pregiudizio, dell'essere prevenuti e della MENTE APERTA è anche vera, nel senso che nel passato ci sono stati sicuramente momenti in cui grandi scoperte, in grado di cambiare le convinzioni su determinati fenomeni, sono state contrastate violentemente fino ad arrivare alla censura. Ma qui si rasenta la follia, con la pretesa di zittire chi argomenta con cognizione di causa su questioni tecniche incontrovertibili. Scomodare questioni così importanti, come lo sono quelle relative alla censura e al pregiudizio nella scienza, per giustificare quattro mentecatti che corrono dietro alle loro sensazioni uditive, è già di per se' una forma estrema di riconoscimento verso coloro che si ritengono "audiofili" e che hanno sequestrato un intero settore trasformandolo in un enorme baraccone di cartomanti, stregoni e creduloni.
https://www.facebook.com/groups/amiciaudiofili/permalink/1066668933533592/
Per leggere la discussione ovviamente dovete avere un account facebook ed essere iscritti a quel gruppo.
Per coloro che non sono iscritti riporto qui il post principale, dal quale ha avuto seguito la discussione.
Andrea d'Alessandro
Quando si parla di cavi ethernet, vorrei che prima si studiasse con attenzione questo diagramma:
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Il post è chiaramente una provocazione, lanciata verso coloro che affermano che un cavetto ethernet può influire sulla qualità sonora. Infatti di seguito i commenti al post sono essenzialmente delle prese di posizione tra chi crede fermamente di udire miglioramenti con i cavi hi-end e chi invece spiega perchè ciò è impossibile.
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Caso abbastanza raro stavolta, in cui la maggior parte dei post sono razionali. Forse perchè quando c'è di mezzo l'informatica, e se chi scrive è un informatico che conosce bene il suo lavoro, è difficile che si possa dare credito ad affermazioni che vanno contro la logica, senza tirare in ballo il paranormale o la magia.
E infatti l'unica obiezione che salta fuori è la solita:
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Ovvero, la realtà fisica deve essere messa in discussione in quanto milioni di persone non possono essere tutte sorde o suggestionabili. Quindi se milioni di persone leggono l'oroscopo la mattina, l'astrologia è per forza una cosa seria. Così come tutti quelli che vanno dal cartomante: non possono che essere una conferma che la magia esiste, e chi lo nega è solo uno che ha pregiudizi.
L'amministratore del gruppo, tale Flavio Guzzo, evidentemente è uno che la pensa in questo modo, e così chiude la discussione in malo modo. Che poi è lo stesso modo con cui chiudono le porte quelli che professano l'occulto quando gli si chiede di mostrare delle prove concrete.
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Cioè, questo qui chiude la discussione perchè non si può parlare "genericamente di informatica". Come se tutta la musica liquida e tutte le pippe sui vari formati audio, il jitter, il DSD e via cantando non abbiano come base l'informatica. Tra l'altro, il tipo si contraddice quando poi scrive che
Per l’ennesima volta vorrei rappresentare che ho la fortuna di avere nel mio gruppo di amici in Toscana, non uno ma due informatici ed uno dei due è PROFESSORE di INFORMATICA al Dipartimento di Informatica, UNIVERSITÀ di Pisa (!!!) che hanno impianti audio di elevato livello, possiedono Pc e DAC della Merging che usano il protocollo Ravenna e che ( con MENTE APERTA e con decine e decine di Prove cui spesso ho partecipato) stanno da anni sperimentando quanto siano influenti persino i cavi Ethernet ( di diversi tipi) per ottenere sensibili differenze di suono.
Quindi parlare di ethernet non è vero che significa parlare "genericamente di informatica", mi sembra. Per l'audiofilo cavettaro e ignorante, che crede che il computer si basi sulla magia, forse lo è. Per chi ha un minimo di cultura, questi atti di moderazione inconsulta sono come la cartina al tornasole, che mostra chiaramente lo stato cadaverico in cui versa il settore dell'hi-end.
Questa storia del pregiudizio, dell'essere prevenuti e della MENTE APERTA è anche vera, nel senso che nel passato ci sono stati sicuramente momenti in cui grandi scoperte, in grado di cambiare le convinzioni su determinati fenomeni, sono state contrastate violentemente fino ad arrivare alla censura. Ma qui si rasenta la follia, con la pretesa di zittire chi argomenta con cognizione di causa su questioni tecniche incontrovertibili. Scomodare questioni così importanti, come lo sono quelle relative alla censura e al pregiudizio nella scienza, per giustificare quattro mentecatti che corrono dietro alle loro sensazioni uditive, è già di per se' una forma estrema di riconoscimento verso coloro che si ritengono "audiofili" e che hanno sequestrato un intero settore trasformandolo in un enorme baraccone di cartomanti, stregoni e creduloni.
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
30/5/2019, 11:30
Il diagramma in alto è importante, in quanto rappresenta nella sua interezza un tipico collegamento di rete con tutti i suoi "strati". Vediamo infatti che ci sono ben 7 livelli, o strati, ciascuno dei quali è dedicato ad assolvere un compito specifico.
Lo strato visibile, quello di cui l'utente prende coscienza e con cui interagisce, è quello più in alto, il n. 7. E' lo strato corrispondente all'applicazione usata: il vostro lettore di rete, foobar ad esempio.
Ma l'applicazione da sola non potrebbe farsi carico di tutto il lavoro che c'è dietro ad un collegamento di rete. L'applicazione fa da interfaccia utente e gestisce la logica funzionale per portare a termine un determinato obiettivo. Nel caso di un lettore mp3 ad esempio, si tratta di far selezionare il file da riprodurre, visualizzare la copertina, saltare da un brano all'altro, mettere in pausa, etc.
Lo strato subito sotto, il n. 6, è quello che mette a disposizione (se si tratta di un player) il file mp3 (flac, etc.) decodificato.
A seguire c'è lo strato n. 5, che si occupa della sessione, ovvero di gestire il collegamento (connessione, assegnazione del socket, riconoscimento dell'utenza, privilegi, etc.). Di solito per l'applicativo questa parte è del tutto trasparente, essendo gestita dal sistema operativo.
E finalmente si arriva allo strato n. 4, il più importante. Perchè è così importante? Perchè è quello su cui si basa tutta la comunicazione di rete, di qualunque tipo essa sia. Ripeto: di qualunque tipo essa sia.
Si tratta del TCP, abbreviazione di Transmission (o Transfer) Control Protocol. Tutte le reti, compresa internet, si basano sul TCP (più comunemente TCP/IP, dove IP sta per Internet Protocol). Qual è la prerogativa fondamentale di questo protocollo? E' quella di assicurare la consegna dei pacchetti di dati al destinatario. Potete pensarlo come un postino estremamente efficiente e affidabile: sul pacchetto è scritto l'indirizzo di dove deve andare, e il postino lo consegna a tale indirizzo. Se il pacchetto ha l'indirizzo illeggibile, o se il pacchetto è danneggiato, il postino ritorna dal mittente e se ne fa dare un altro integro e ritenta la consegna.
Avete letto bene: con il protocollo TCP, sul quale si basano tutte le reti, i dati devono arrivare a destinazione INTEGRI, non è possibile consegnare dati sbagliati. Questo è garantito dal fatto che il TCP contiene al suo interno un controllo CRC, e il meccanismo della ritrasmissione in caso di errore. Tale meccanismo è implementato con la comunicazione nel verso opposto: il destinatario manda una sorta di "ricevuta", senza la quale chi trasmette non va avanti.
Del resto, se il TCP non fosse così affidabile, la rete non avrebbe potuto assumere un ruolo così importante nella vita di tutti. Basti pensare alle transazioni bancarie. Se fossero vere le assurdità degli audiofili, cambiando il cavetto di rete uno potrebbe diventare improvvisamente ricchissimo.
Tutti gli strati al di sotto del n. 4 sono del tutto ininfluenti a riguardo della integrità dei pacchetti. Se un pacchetto arriva, non ha importanza con quale mezzo è arrivato: se è arrivato da internet, o dalla nostra rete interna, da un ripetitore wi-fi o dall'hag di fastweb non fa alcuna differenza. Il protocollo TCP garantirà sempre e comunque che tale pacchetto è integro. Al massimo, se le condizioni del collegamento non sono buone, il collegamento si interrompe o rallenta.
L'unica cosa che il TCP non garantisce è la temporalità, ovvero quando un pacchetto arriverà a destinazione. Per questo motivo, nelle applicazioni in cui il timing è importante (come lo streaming) è presente una piccola quantità di memoria dedicata al caching. La memoria CACHE di un player fa sì che venga accumulata una quantità sufficiente di pacchetti in modo da garantire una riproduzione fluida senza interruzioni anche in quei momenti in cui il collegamento subisce dei rallentamenti o delle interruzioni.
L'integrità del dato, che nell'audio vuol dire mantenere il segnale esattamente come era all'origine, è una cosa che non gestisce nemmeno chi scrive il codice dei vari player, ma che è del tutto trasparente perchè gestita dal sistema operativo. I vari player usati dagli audiofili usano le stesse risorse messe a disposizione da Windows, o da Linux, per intercettare lo streaming di rete. Questo dovrebbe essere sufficiente anche a comprendere perchè, avendo due player ben scritti e senza bug, non ha senso parlare di qualità audio diverse a parità di configurazione. Se ciò accade, è perchè chi ha scritto il codice mente quando dichiara il suo player come "bit perfect".
Lo strato visibile, quello di cui l'utente prende coscienza e con cui interagisce, è quello più in alto, il n. 7. E' lo strato corrispondente all'applicazione usata: il vostro lettore di rete, foobar ad esempio.
Ma l'applicazione da sola non potrebbe farsi carico di tutto il lavoro che c'è dietro ad un collegamento di rete. L'applicazione fa da interfaccia utente e gestisce la logica funzionale per portare a termine un determinato obiettivo. Nel caso di un lettore mp3 ad esempio, si tratta di far selezionare il file da riprodurre, visualizzare la copertina, saltare da un brano all'altro, mettere in pausa, etc.
Lo strato subito sotto, il n. 6, è quello che mette a disposizione (se si tratta di un player) il file mp3 (flac, etc.) decodificato.
A seguire c'è lo strato n. 5, che si occupa della sessione, ovvero di gestire il collegamento (connessione, assegnazione del socket, riconoscimento dell'utenza, privilegi, etc.). Di solito per l'applicativo questa parte è del tutto trasparente, essendo gestita dal sistema operativo.
E finalmente si arriva allo strato n. 4, il più importante. Perchè è così importante? Perchè è quello su cui si basa tutta la comunicazione di rete, di qualunque tipo essa sia. Ripeto: di qualunque tipo essa sia.
Si tratta del TCP, abbreviazione di Transmission (o Transfer) Control Protocol. Tutte le reti, compresa internet, si basano sul TCP (più comunemente TCP/IP, dove IP sta per Internet Protocol). Qual è la prerogativa fondamentale di questo protocollo? E' quella di assicurare la consegna dei pacchetti di dati al destinatario. Potete pensarlo come un postino estremamente efficiente e affidabile: sul pacchetto è scritto l'indirizzo di dove deve andare, e il postino lo consegna a tale indirizzo. Se il pacchetto ha l'indirizzo illeggibile, o se il pacchetto è danneggiato, il postino ritorna dal mittente e se ne fa dare un altro integro e ritenta la consegna.
Avete letto bene: con il protocollo TCP, sul quale si basano tutte le reti, i dati devono arrivare a destinazione INTEGRI, non è possibile consegnare dati sbagliati. Questo è garantito dal fatto che il TCP contiene al suo interno un controllo CRC, e il meccanismo della ritrasmissione in caso di errore. Tale meccanismo è implementato con la comunicazione nel verso opposto: il destinatario manda una sorta di "ricevuta", senza la quale chi trasmette non va avanti.
Del resto, se il TCP non fosse così affidabile, la rete non avrebbe potuto assumere un ruolo così importante nella vita di tutti. Basti pensare alle transazioni bancarie. Se fossero vere le assurdità degli audiofili, cambiando il cavetto di rete uno potrebbe diventare improvvisamente ricchissimo.
Tutti gli strati al di sotto del n. 4 sono del tutto ininfluenti a riguardo della integrità dei pacchetti. Se un pacchetto arriva, non ha importanza con quale mezzo è arrivato: se è arrivato da internet, o dalla nostra rete interna, da un ripetitore wi-fi o dall'hag di fastweb non fa alcuna differenza. Il protocollo TCP garantirà sempre e comunque che tale pacchetto è integro. Al massimo, se le condizioni del collegamento non sono buone, il collegamento si interrompe o rallenta.
L'unica cosa che il TCP non garantisce è la temporalità, ovvero quando un pacchetto arriverà a destinazione. Per questo motivo, nelle applicazioni in cui il timing è importante (come lo streaming) è presente una piccola quantità di memoria dedicata al caching. La memoria CACHE di un player fa sì che venga accumulata una quantità sufficiente di pacchetti in modo da garantire una riproduzione fluida senza interruzioni anche in quei momenti in cui il collegamento subisce dei rallentamenti o delle interruzioni.
L'integrità del dato, che nell'audio vuol dire mantenere il segnale esattamente come era all'origine, è una cosa che non gestisce nemmeno chi scrive il codice dei vari player, ma che è del tutto trasparente perchè gestita dal sistema operativo. I vari player usati dagli audiofili usano le stesse risorse messe a disposizione da Windows, o da Linux, per intercettare lo streaming di rete. Questo dovrebbe essere sufficiente anche a comprendere perchè, avendo due player ben scritti e senza bug, non ha senso parlare di qualità audio diverse a parità di configurazione. Se ciò accade, è perchè chi ha scritto il codice mente quando dichiara il suo player come "bit perfect".
- grazianuxarancia
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Re: Perle audiofile
30/5/2019, 19:24
Ma che e' il correlatore armonico, un violino da mettere dulle casse?
Seriamente?
Seriamente?
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
31/5/2019, 10:02
grazianux ha scritto:Ma che e' il correlatore armonico, un violino da mettere dulle casse?
Seriamente?
Seriamente. Seriam...

- fstiffonespola
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Re: Perle audiofile
31/5/2019, 10:32
Non che questo cambi molto perché immagino che a livello di layer superiori ci sarò qualche CRC, ma il DLNA, Ravenna, Dante ecc i protocolli su ethernet non usano UDP?
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
31/5/2019, 10:49
fstiffo ha scritto:Non che questo cambi molto perché immagino che a livello di layer superiori ci sarò qualche CRC, ma il DLNA, Ravenna, Dante ecc i protocolli su ethernet non usano UDP?
Il DLNA è basato su TCP/IP e l'Universal Plug & Play (UPnP).
Da quello che so, il Ravenna (e Dante, e protocolli analoghi) si basa su AoIP, ovvero Audio over IP, che comunque incorpora un controllo sui dati (e non potrebbe essere altrimenti!).
Ma chi usa Ravenna, allo stato attuale? In ambito casalingo credo quasi nessuno.
- EdmondFragola
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Re: Perle audiofile
31/5/2019, 11:03
Gli sboroni, ovviamente...
- EdmondFragola
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Re: Perle audiofile
31/5/2019, 11:04
Io, comunque, uso la fibra...




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Re: Perle audiofile
21/6/2019, 11:43
Direi che qui un impiantino entry level può essere assemblato con notevole soddisfazione da parte del cliente.
Consiglio però prima dell'acquisto consultare il catalogo online

Consiglio però prima dell'acquisto consultare il catalogo online

- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
21/6/2019, 11:47
Estetica discutibile, adatta alla casa del cattivo in un film di 007.
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Re: Perle audiofile
21/6/2019, 12:02
Prezzi stellari, anzi, lunari. Direi che come catalogo hi-end di lusso è ben fatto.

- EdmondFragola
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Re: Perle audiofile
21/6/2019, 14:10
Era tempo che non mi capitava di vedere delle cose così brutte!!!!!!!!!!!!!!! Perfette per i paperoni del sud est asiatico... In fondo 7.900.000 €. per i diffusori Minotaur cosa volete che siano???




- bandAlexGolden Ears
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Smorzamento meccanico dei... cavi
25/6/2019, 12:39
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 12:52
Nel post precedente si appurano i seguenti fenomeni fisici, testimoniati e dati per assodati:
- vibrazioni (di cosa) che influenzano gli elettroni (Mauro Accorsi)
(a quanto pare se ne è occupata pure Costruire Hi-Fi)
- gli "SBAM" sotto i cavi che fluidificano il suono (cosa sono?)
- vibrazioni "naturalmente indotte nei conduttori al passaggio di una corrente" (Roberto Casadio)
- la marcia in più dei sistemi completamente bilanciati (Stentor McIntosh) perchè una connessione sbilanciata "costringe ad un passaggio in più"
addendum: che per quanto inudibile sulla carta c'è
- connessioni bilanciate più stabili rispetto alle RCA (Stentor McIntosh)
Signori, è l'ABC del fine tuning che crea stupore... (Filippo Colacicco)
- vibrazioni (di cosa) che influenzano gli elettroni (Mauro Accorsi)
(a quanto pare se ne è occupata pure Costruire Hi-Fi)
- gli "SBAM" sotto i cavi che fluidificano il suono (cosa sono?)
- vibrazioni "naturalmente indotte nei conduttori al passaggio di una corrente" (Roberto Casadio)
- la marcia in più dei sistemi completamente bilanciati (Stentor McIntosh) perchè una connessione sbilanciata "costringe ad un passaggio in più"
addendum: che per quanto inudibile sulla carta c'è
- connessioni bilanciate più stabili rispetto alle RCA (Stentor McIntosh)
Signori, è l'ABC del fine tuning che crea stupore... (Filippo Colacicco)
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 12:55
Poi si stupiscono del fatto che l'Hi-Fi è diventata territorio di vecchi rincoglioniti col portafoglio gonfio, al cospetto dei quali chiunque con meno di 50 anni scappa via a gambe levate.
- passwordGolden Ears
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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 13:05
Interessante che come dice l' Accorsi, il fenomeno è facilmente misurabile, anche da un hobbista. Mi piacerebbe sapere cosa misura.
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 13:13
password ha scritto:Interessante che come dice l' Accorsi, il fenomeno è facilmente misurabile, anche da un hobbista. Mi piacerebbe sapere cosa misura.
Mah, guarda... questi si sono costruiti una fisica parallela, anzi un universo parallelo nel quale tutto è misurabile, basta leggere dei numeri su un display, senza neanche collegare i puntali dello strumento.
Infatti gli scienziati che mandano le navicelle in giro per il sistema solare, sanno bene che le vibrazioni dei razzi incidono sui segnali elettrici nei cavi, per questo se non adottano particolari sistemi di smorzamento (resine, composti siliconici, neoprene) dai sensori arrivano segnali fortemente distorti.
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 13:26
A parte tutto, leggendo le conversazioni su quei gruppi, è chiaro che alcuni recitano e altri sono semplicemente degli sprovveduti. E' la riproposta del metodo Wanna Marchi rielaborata per la bisogna. Molto più subdola e sottile, perfettamente adattata al contesto tecnologico in cui agisce.
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Alcune affermazioni sono facilmente sgamabili, come quella che negli anni '70 non c'era il rame OFC (altrimenti sai che differenze con il terzo conduttore!). In realtà, il rame OFC era già impiegato negli anni '40, e industrialmente utilizzato ovunque negli anni '70, solo che non veniva pubblicizzato.
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Alcune affermazioni sono facilmente sgamabili, come quella che negli anni '70 non c'era il rame OFC (altrimenti sai che differenze con il terzo conduttore!). In realtà, il rame OFC era già impiegato negli anni '40, e industrialmente utilizzato ovunque negli anni '70, solo che non veniva pubblicizzato.
- bandAlexGolden Ears
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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 13:35
Io cerco di fermarmi, ma ogni post presenta spunti interessanti.
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Immaginate questo "PC Player": trasforma un segnale I2S (teoricamente esente da jitter visto che ha ben 2 clock incorporati) in un... SPDIF.
Ovvero, passare per l'SPDIF (che è privo di clock, il quale deve essere ricostruito) significa perdere il timing con l'alta probabilità di introdurre un sacco di jitter in tale passaggio. E perchè poi? Non lo sapremo mai, visto che universalmente in un player si fa il contrario (cioè si parte da un flusso SPDIF in mancanza di altro e si arriva all'I2S).
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Immaginate questo "PC Player": trasforma un segnale I2S (teoricamente esente da jitter visto che ha ben 2 clock incorporati) in un... SPDIF.
Ovvero, passare per l'SPDIF (che è privo di clock, il quale deve essere ricostruito) significa perdere il timing con l'alta probabilità di introdurre un sacco di jitter in tale passaggio. E perchè poi? Non lo sapremo mai, visto che universalmente in un player si fa il contrario (cioè si parte da un flusso SPDIF in mancanza di altro e si arriva all'I2S).
- EdmondFragola
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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 13:51
Se vuoi ti mando il pdf dell'articolo di Costruire HiFi...




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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 13:54
Edmond ha scritto:Se vuoi ti mando il pdf dell'articolo di Costruire HiFi...![]()
![]()
Magari! La mia email ce l'hai.
- EdmondFragola
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Re: Perle audiofile
25/6/2019, 13:58
Stasera è tuo.
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