Ultimi argomenti
» Collegamento Tv tramite decoder Sky...Da bandAlex 21/4/2018, 19:25
» Cosa state ascoltando in questo preciso momento?
Da dankan73 21/4/2018, 18:52
» Segnalazione offerta Amazon su dodocool
Da AndreaFx 17/4/2018, 14:00
» Scelta oscilloscopio digitale
Da pacocamino 13/4/2018, 19:07
» AF-N: parliamo della PCB
Da metal_end 13/4/2018, 14:41
» VHF-N: la PCB
Da ivanouk 13/4/2018, 12:08
» Hifiman HE6 usate se ne trovano?
Da cotton 12/4/2018, 20:20
» Problema trasduttore - cuffia in avaria? -
Da Davide. 10/4/2018, 23:40
» Certo che... sti cinesi (Dartzeel NHB-108)
Da Davide. 7/4/2018, 00:42
» Preamplificatore a operazionali
Da Davide. 6/4/2018, 20:47
» AF-C02 v5, v6 e v7
Da cotton 3/4/2018, 12:07
» Spotify si quota in borsa
Da supertrichi 28/3/2018, 19:27
» HDAC: assemblaggio scheda
Da pa67 27/3/2018, 19:04
» Ipotesi per un nuovo amplificatore
Da bandAlex 26/3/2018, 12:15
» Pioneer SE-MASTER1
Da best5656 21/3/2018, 18:20
» Sony MDR-SA5000
Da best5656 21/3/2018, 13:02
» AF-6: Il circuito stampato
Da mariovalvola 20/3/2018, 14:22
» Beyerdynamic A 20
Da telemann 17/3/2018, 19:29
» HDAC: partlist
Da bandAlex 14/3/2018, 15:44
» Nuovo Cavo di Riferimento in Bilanciato x Abyss 1266AB
Da best5656 14/3/2018, 11:00
1979, un anno fantastico
1979, un anno fantastico
Amplificatori per cuffia, una novità nell'home-audio. Prima non esistevano, se non in ambito professionale. Dalla fine degli anni '60 in poi, con la comparsa dei primi amplificatori hi-fi a stato solido, la presa jack sul pannello frontale bastava ad esaudire le necessità di un ascolto individuale, senza disturbare i vicini.
Fast forward, fino al 1979. La cuffia diventa un oggetto comune, sotto forma di appendice portatile collegata al Walkman, antico progenitore dell'iPod.

E così Sony entrò nella storia dell'hi-fi, conquistando la fetta di mercato composta per la maggior parte da giovani ascoltatori di età compresa tra i 16 e i 20 anni. Oggi sembra incredibile, ma a quei tempi i giovanotti non uscivano di casa senza il loro amato Walkman, per portarsi dietro la qualità audio del loro amato impianto hi-fi.
C'è una certa differenza con il mondo di oggi. Quando ero in autobus non guardavo un telefono, ma ascoltavo i Pink Floyd, Mike Oldfield, Path Metheny, Alan Parsons, Al Di Meola, e tanti altri, con il lieve fruscio di sottofondo del nastro, reso più dolce dal Dolby.
Le cuffiette erano piccole, ma erano deliziose, per come sparivano sulla testa.
Le promesse di Sony erano mantenute: le cassette non avevano mai suonato così bene nei portatili, e per gran parte degli anni '80 fu un continuo upgrade, una corsa a chi lo faceva meglio. Entrarono in gioco tutti i marchi giapponesi più importanti che si facevano concorrenza sulle prestazioni, migliorando i consumi (batterie più durature), la qualità audio, l'affidabilità, e anche l'estetica.

La cuffietta originale del primo storico Walkman era bellissima. Era sulla testa di tutti, e dentro la testa frullavano le nostre compilation.
Anche se oggi non reggerebbe il confronto con una PX100, la sua importanza non va sottovalutata. Fu l'apripista per quella tipologia di ascolto che ancora mancava, spalancando le porte al futuro che è sotto gli occhi di tutti. Chi pensa che Apple abbia inventato qualcosa, si sbaglia di grosso. Tutto nasce per la caparbietà di Akio Morita, a quel tempo capo della Sony.
E' l'esempio di un mondo agli antipodi, che doveva risolvere tanti problemi a quel tempo piuttosto difficili. Il Walkman doveva essere efficiente: due batterie stilo da 1.5 Volt erano la sua fonte di energia, e con quelle doveva far girare la meccanica, alimentare tutta l'elettronica, e dare una potenza sufficiente alla cuffia. Quello fu il momento in cui nacque il problema nel mondo consumer di far funzionare un amplificatore audio con soli 3 Volt di alimentazione. Per questo la cuffia doveva avere caratteristiche completamente diverse rispetto a quelle usate in casa. Doveva avere un'impedenza molto bassa, e un magnete molto potente. Così potente che fu necessario il neodimio, già conosciuto tra gli audiofili perchè spesso usato nei tweeter. Una terra rara, usata al posto delle normali leghe ferromagnetiche, capace di mantenere un'altissimo grado di magnetizzazione.
I termini neodimio, samario-cobalto, cromo... erano ben conosciuti, così come altri nomi: permalloy, traferro, azimuth, bias...
E poi, il Walkman doveva essere piccolo, poco più grande di una cassetta. Finchè arrivò il giorno in cui fu raggiunto il limite oltre il quale era la cassetta stessa a fare da barriera alla miniaturizzazione.
Fast forward, torniamo al presente.
Fast forward, fino al 1979. La cuffia diventa un oggetto comune, sotto forma di appendice portatile collegata al Walkman, antico progenitore dell'iPod.

E così Sony entrò nella storia dell'hi-fi, conquistando la fetta di mercato composta per la maggior parte da giovani ascoltatori di età compresa tra i 16 e i 20 anni. Oggi sembra incredibile, ma a quei tempi i giovanotti non uscivano di casa senza il loro amato Walkman, per portarsi dietro la qualità audio del loro amato impianto hi-fi.
C'è una certa differenza con il mondo di oggi. Quando ero in autobus non guardavo un telefono, ma ascoltavo i Pink Floyd, Mike Oldfield, Path Metheny, Alan Parsons, Al Di Meola, e tanti altri, con il lieve fruscio di sottofondo del nastro, reso più dolce dal Dolby.
Le cuffiette erano piccole, ma erano deliziose, per come sparivano sulla testa.
Le promesse di Sony erano mantenute: le cassette non avevano mai suonato così bene nei portatili, e per gran parte degli anni '80 fu un continuo upgrade, una corsa a chi lo faceva meglio. Entrarono in gioco tutti i marchi giapponesi più importanti che si facevano concorrenza sulle prestazioni, migliorando i consumi (batterie più durature), la qualità audio, l'affidabilità, e anche l'estetica.

La cuffietta originale del primo storico Walkman era bellissima. Era sulla testa di tutti, e dentro la testa frullavano le nostre compilation.
Anche se oggi non reggerebbe il confronto con una PX100, la sua importanza non va sottovalutata. Fu l'apripista per quella tipologia di ascolto che ancora mancava, spalancando le porte al futuro che è sotto gli occhi di tutti. Chi pensa che Apple abbia inventato qualcosa, si sbaglia di grosso. Tutto nasce per la caparbietà di Akio Morita, a quel tempo capo della Sony.
E' l'esempio di un mondo agli antipodi, che doveva risolvere tanti problemi a quel tempo piuttosto difficili. Il Walkman doveva essere efficiente: due batterie stilo da 1.5 Volt erano la sua fonte di energia, e con quelle doveva far girare la meccanica, alimentare tutta l'elettronica, e dare una potenza sufficiente alla cuffia. Quello fu il momento in cui nacque il problema nel mondo consumer di far funzionare un amplificatore audio con soli 3 Volt di alimentazione. Per questo la cuffia doveva avere caratteristiche completamente diverse rispetto a quelle usate in casa. Doveva avere un'impedenza molto bassa, e un magnete molto potente. Così potente che fu necessario il neodimio, già conosciuto tra gli audiofili perchè spesso usato nei tweeter. Una terra rara, usata al posto delle normali leghe ferromagnetiche, capace di mantenere un'altissimo grado di magnetizzazione.
I termini neodimio, samario-cobalto, cromo... erano ben conosciuti, così come altri nomi: permalloy, traferro, azimuth, bias...
E poi, il Walkman doveva essere piccolo, poco più grande di una cassetta. Finchè arrivò il giorno in cui fu raggiunto il limite oltre il quale era la cassetta stessa a fare da barriera alla miniaturizzazione.
Fast forward, torniamo al presente.
bandAlex- Golden Ears
- Messaggi : 5312
Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Re: 1979, un anno fantastico
Grande Alex!
Io ho fatto il pendolare in treno paesello-Roma la sapienza-paesello per diversi anni e ho consumato il mio walkman sony.
Ero maniacale andavo alle lezioni, poi arrivavo con la metro fino a via simone di saint bon una traversa di viale delle milizie altezza via ottaviano, li c'era un noleggio cd molto grande e fornitissimo, avevo una lista che compilavo la sera mentre ascoltavo radio rock lavorando al tavolo da disegno, mi prendevo due o tre cd uscivo e nel negozio GBC di fronte compravo delle cassette solo di ottima qualitá tdk , il negozio avendo capito il business era fornitissimo di cassette e batterie, tornavo a casa infilavo i cd nel lettore sony e registravo le playlist con la piastra technics un lavoraccio ma quanta bella musica mentre leggevo un buon libro sul treno.
Continuando a fare il pendolare mi sono preso un lettore cd portatile poi un minidisc poi un ipod poi un fiio ma la magia di quegli ascolti con le cassette li porto nel cuore.
Io ho fatto il pendolare in treno paesello-Roma la sapienza-paesello per diversi anni e ho consumato il mio walkman sony.
Ero maniacale andavo alle lezioni, poi arrivavo con la metro fino a via simone di saint bon una traversa di viale delle milizie altezza via ottaviano, li c'era un noleggio cd molto grande e fornitissimo, avevo una lista che compilavo la sera mentre ascoltavo radio rock lavorando al tavolo da disegno, mi prendevo due o tre cd uscivo e nel negozio GBC di fronte compravo delle cassette solo di ottima qualitá tdk , il negozio avendo capito il business era fornitissimo di cassette e batterie, tornavo a casa infilavo i cd nel lettore sony e registravo le playlist con la piastra technics un lavoraccio ma quanta bella musica mentre leggevo un buon libro sul treno.
Continuando a fare il pendolare mi sono preso un lettore cd portatile poi un minidisc poi un ipod poi un fiio ma la magia di quegli ascolti con le cassette li porto nel cuore.
dankan73- nespola
- Messaggi : 379
Data d'iscrizione : 20.10.11
Re: 1979, un anno fantastico
Bei tempi........ Adesso uso il Dodocool e le Koss Porta Pro........ La gioia è la stessa, l'età no...




Edmond- pesca
- Messaggi : 983
Data d'iscrizione : 28.08.13
Pagina 1 di 1
Permessi di questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum