Maverick "TubeMagic" A1
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alessandro1
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Maverick "TubeMagic" A1
30/10/2013, 12:03
Tecnica
L'amplificatore A1 rientra nella categoria dei cosiddetti "ibridi", che utilizzano per la funzione di amplificazione e/o trattamento del segnale componenti attivi sia a valvole che a stato solido. Nel caso dell'A1 le valvole sono impiegate nello stadio di guadagno in tensione, detto comunemente preamplificatore, mentre per lo stadio finale è impiegato un circuito integrato della National, un LM1876T, un amplificatore monolitico che può erogare 2x20 Watt di potenza continua su 8 ohm.
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Il cuore dell'A1: l'integrato LM1876
Il chip LM1876 contiene sostanzialmente due grossi operazionali di potenza, si utilizza alla stessa maniera degli operazionali, e quindi per il suo funzionamento sono necessari pochissimi componenti esterni relativi alla sola rete di feedback e al bypass della tensione di alimentazione. I due amplificatori possono funzionare a ponte, per ottenere una potenza quasi triplicata, oppure servire ciascuno un canale del segnale stereo, come nel caso dell'A1.
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L'integrato National occupa gran parte dello spazio interno per via del grosso dissipatore al quale è fissato, ed è alimentato con una tensione duale di 25 Volt non stabilizzati. I condensatori di filtro hanno la capacità di 4700 microFarad per ramo, garantendo un minimo di riserva di corrente durante l'utilizzo a piena potenza con i diffusori. Il produttore dichiara un raddoppio della potenza su un carico di 4 ohm - 40 Watt - ma sarei più incline a credere al datasheet dell'LM1876 che dichiara su tale carico un aumento di soli 2 Watt, come del resto è lecito aspettarsi da circuiti integrati di questo tipo, fortemente limitati nell'erogazione della corrente massima in modo da evitare la distruzione del chip, dovuta ad un'eccessiva dissipazione.
Lo schema adottato è conforme a quello del datasheet della National, quindi il guadagno dello stadio finale è di circa 20 volte in tensione. Questo dato è importante, in quanto fa capire che l'LM1876 da solo, così come configurato nel Maverick, sarebbe sufficiente ad ottenere un amplificatore con le caratteristiche dell'A1, senza il supporto di alcun preamplificatore, a valvole o a stato solido che sia. Tra l'altro, l'LM1876 oltre che a pilotare l'uscita diffusori, pilota anche l'uscita cuffia, che è ricavata con la solita interposizione di una resistenza, questa volta da 300 ohm.
Le caratteristiche dell'integrato LM1876 sono tipiche di questo genere di amplificatori monolitici: THD abbastanza bassa, intorno allo 0,02% di media, decrescente con la potenza fino al limite del clipping. L'obiettivo di questi circuiti integrati è quello di ottenere potenze di uscita dell'ordine di qualche decina di watt, mantenendo una buona efficienza e una discreta qualità audio. Sono tipicamente utilizzati nell'ambito domestico dove li troviamo impiegati ovunque sia necessario pilotare degli altoparlanti, specialmente nei televisori.
Inutile dire che chip di questo tipo sono quanto di meno indicato per pilotare una cuffia, dove più che la potenza serve un segnale di grande qualità, soprattutto nella zona di erogazione ai bassi livelli dove la distorsione di incrocio è più facile che possa arrecare danni.
Da questo punto di vista sarebbe stato meglio se nel Maverick fosse stato utilizzato un adeguato partitore per la cuffia, che avrebbe consentito di far erogare comunque all'LM1876 una potenza sufficiente a farlo lavorare nella zona a lui più congeniale. Invece, come abbiamo detto, è stata soltanto interposta una semplice resistenza, che oltretutto fa vedere alla cuffia un'impedenza così elevata, 300 ohm, da causare senz'altro problemi di smorzamento o andamenti irregolari nella risposta in frequenza per via del modulo del trasduttore, soprattutto con le cuffie a bassa impedenza.
Buffer di ingresso
Se non fosse presente l'uscita "Tube Pre Out", il solo circuito integrato LM1876 sarebbe sufficiente a svolgere tutte le funzioni del Maverick. Ma come ben sappiamo, e se non lo sappiamo ce lo ricorda la scritta "TubeMagic" sul pannello frontale, questo amplificatore possiede una qualità particolare, e cioè quella di utilizzare delle valvole nel percorso del segnale. Inserire una valvola, laddove c'è già un circuito integrato che fa tutto, può sembrare paradossale, ma nel Maverick si raggiunge l'estremo del paradosso perchè le valvole non solo non amplificano il segnale (per questo c'è già l'LM1876) ma addirittura lo attenuano.
Le valvole impiegate sono dei pentodi, due 6J1 (o 6AK5), uno per ciascun canale, utilizzati però nella configurazione a triodo, cioè con la griglia schermo collegata direttamente all'anodo. La tensione di alimentazione dello stadio valvolare è di circa 100 Volt, che vengono ridotti e filtrati da un gruppo RC composto da una resistenza e un condensatore, per cui le valvole vedono effettivamente solo 88 Volt. La topologia utilizzata è quella a catodo comune, senza alcun condensatore di bypass sulla resistenza di catodo, e quindi lo stadio risulta fortemente controreazionato. La forte controreazione fa sì che il gain sia particolarmente basso, intorno a 2 volte in tensione, ma essendo il segnale di uscita prelevato dall'anodo, che presenta un'impedenza molto alta, questa impedenza insieme a quella di ingresso dello stadio successivo (con interposto il potenziometro) fa sì che il guadagno diventi inferiore all'unità.
Cioè abbiamo due pentodi configurati a triodo che invece di amplificare attenuano, e il cui unico contributo è quello di aumentare la distorsione armonica e di intermodulazione a livelli preoccupanti, o forse magici, a seconda di come si vuole interpretare questo amplificatore.
L'uscita del buffer va al potenziometro di volume - che insieme ai pentodi fa da attenuatore - per poi prendere due strade diverse, una verso l'uscita "Tube Pre Out", e l'altra verso l'ingresso del chip LM1876 che fa da stadio di guadagno e finale di potenza. La scelta di posizionare il potenziometro non all'ingresso dell'amplificatore - come si fa di solito - ma tra il buffer e lo stadio finale è insieme un vantaggio e uno svantaggio. Il vantaggio principale è che il potenziometro così posizionato durante il normale ascolto attenuerà non solo il segnale audio, ma anche il rumore prodotto dallo stadio precedente, quindi le valvole con annessa alimentazione dei filamenti in alternata, contribuendo alla silenziosità del tutto. Lo svantaggio è quello di far vedere all'ingresso dell'amplificatore, e quindi ai pentodi, tutto lo swing in tensione della sorgente, e poichè l'accettazione in ingresso dei pentodi così alimentati e polarizzati è piuttosto bassa, questa scelta contribuisce ulteriormente ad aumentare la distorsione.
Ci troviamo quindi di fronte ad uno stadio di ingresso che sembra sia stato aggiunto solo per la connotazione "TubeMagic", con prestazioni al limite dell'indecenza, che invece di migliorare peggiora il quadro generale delle performance di questo amplificatore. Uno stadio che purtroppo non è possibile escludere dal percorso del segnale, come invece si può fare con un altro prodotto della stessa marca, il TubeMagic D1.
La "magia", nel caso dell'A1, è obbligatoria.
L'amplificatore A1 rientra nella categoria dei cosiddetti "ibridi", che utilizzano per la funzione di amplificazione e/o trattamento del segnale componenti attivi sia a valvole che a stato solido. Nel caso dell'A1 le valvole sono impiegate nello stadio di guadagno in tensione, detto comunemente preamplificatore, mentre per lo stadio finale è impiegato un circuito integrato della National, un LM1876T, un amplificatore monolitico che può erogare 2x20 Watt di potenza continua su 8 ohm.
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Il cuore dell'A1: l'integrato LM1876
Il chip LM1876 contiene sostanzialmente due grossi operazionali di potenza, si utilizza alla stessa maniera degli operazionali, e quindi per il suo funzionamento sono necessari pochissimi componenti esterni relativi alla sola rete di feedback e al bypass della tensione di alimentazione. I due amplificatori possono funzionare a ponte, per ottenere una potenza quasi triplicata, oppure servire ciascuno un canale del segnale stereo, come nel caso dell'A1.
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L'integrato National occupa gran parte dello spazio interno per via del grosso dissipatore al quale è fissato, ed è alimentato con una tensione duale di 25 Volt non stabilizzati. I condensatori di filtro hanno la capacità di 4700 microFarad per ramo, garantendo un minimo di riserva di corrente durante l'utilizzo a piena potenza con i diffusori. Il produttore dichiara un raddoppio della potenza su un carico di 4 ohm - 40 Watt - ma sarei più incline a credere al datasheet dell'LM1876 che dichiara su tale carico un aumento di soli 2 Watt, come del resto è lecito aspettarsi da circuiti integrati di questo tipo, fortemente limitati nell'erogazione della corrente massima in modo da evitare la distruzione del chip, dovuta ad un'eccessiva dissipazione.
Lo schema adottato è conforme a quello del datasheet della National, quindi il guadagno dello stadio finale è di circa 20 volte in tensione. Questo dato è importante, in quanto fa capire che l'LM1876 da solo, così come configurato nel Maverick, sarebbe sufficiente ad ottenere un amplificatore con le caratteristiche dell'A1, senza il supporto di alcun preamplificatore, a valvole o a stato solido che sia. Tra l'altro, l'LM1876 oltre che a pilotare l'uscita diffusori, pilota anche l'uscita cuffia, che è ricavata con la solita interposizione di una resistenza, questa volta da 300 ohm.
Le caratteristiche dell'integrato LM1876 sono tipiche di questo genere di amplificatori monolitici: THD abbastanza bassa, intorno allo 0,02% di media, decrescente con la potenza fino al limite del clipping. L'obiettivo di questi circuiti integrati è quello di ottenere potenze di uscita dell'ordine di qualche decina di watt, mantenendo una buona efficienza e una discreta qualità audio. Sono tipicamente utilizzati nell'ambito domestico dove li troviamo impiegati ovunque sia necessario pilotare degli altoparlanti, specialmente nei televisori.
Inutile dire che chip di questo tipo sono quanto di meno indicato per pilotare una cuffia, dove più che la potenza serve un segnale di grande qualità, soprattutto nella zona di erogazione ai bassi livelli dove la distorsione di incrocio è più facile che possa arrecare danni.
Da questo punto di vista sarebbe stato meglio se nel Maverick fosse stato utilizzato un adeguato partitore per la cuffia, che avrebbe consentito di far erogare comunque all'LM1876 una potenza sufficiente a farlo lavorare nella zona a lui più congeniale. Invece, come abbiamo detto, è stata soltanto interposta una semplice resistenza, che oltretutto fa vedere alla cuffia un'impedenza così elevata, 300 ohm, da causare senz'altro problemi di smorzamento o andamenti irregolari nella risposta in frequenza per via del modulo del trasduttore, soprattutto con le cuffie a bassa impedenza.
Buffer di ingresso
Se non fosse presente l'uscita "Tube Pre Out", il solo circuito integrato LM1876 sarebbe sufficiente a svolgere tutte le funzioni del Maverick. Ma come ben sappiamo, e se non lo sappiamo ce lo ricorda la scritta "TubeMagic" sul pannello frontale, questo amplificatore possiede una qualità particolare, e cioè quella di utilizzare delle valvole nel percorso del segnale. Inserire una valvola, laddove c'è già un circuito integrato che fa tutto, può sembrare paradossale, ma nel Maverick si raggiunge l'estremo del paradosso perchè le valvole non solo non amplificano il segnale (per questo c'è già l'LM1876) ma addirittura lo attenuano.
Le valvole impiegate sono dei pentodi, due 6J1 (o 6AK5), uno per ciascun canale, utilizzati però nella configurazione a triodo, cioè con la griglia schermo collegata direttamente all'anodo. La tensione di alimentazione dello stadio valvolare è di circa 100 Volt, che vengono ridotti e filtrati da un gruppo RC composto da una resistenza e un condensatore, per cui le valvole vedono effettivamente solo 88 Volt. La topologia utilizzata è quella a catodo comune, senza alcun condensatore di bypass sulla resistenza di catodo, e quindi lo stadio risulta fortemente controreazionato. La forte controreazione fa sì che il gain sia particolarmente basso, intorno a 2 volte in tensione, ma essendo il segnale di uscita prelevato dall'anodo, che presenta un'impedenza molto alta, questa impedenza insieme a quella di ingresso dello stadio successivo (con interposto il potenziometro) fa sì che il guadagno diventi inferiore all'unità.
Cioè abbiamo due pentodi configurati a triodo che invece di amplificare attenuano, e il cui unico contributo è quello di aumentare la distorsione armonica e di intermodulazione a livelli preoccupanti, o forse magici, a seconda di come si vuole interpretare questo amplificatore.
L'uscita del buffer va al potenziometro di volume - che insieme ai pentodi fa da attenuatore - per poi prendere due strade diverse, una verso l'uscita "Tube Pre Out", e l'altra verso l'ingresso del chip LM1876 che fa da stadio di guadagno e finale di potenza. La scelta di posizionare il potenziometro non all'ingresso dell'amplificatore - come si fa di solito - ma tra il buffer e lo stadio finale è insieme un vantaggio e uno svantaggio. Il vantaggio principale è che il potenziometro così posizionato durante il normale ascolto attenuerà non solo il segnale audio, ma anche il rumore prodotto dallo stadio precedente, quindi le valvole con annessa alimentazione dei filamenti in alternata, contribuendo alla silenziosità del tutto. Lo svantaggio è quello di far vedere all'ingresso dell'amplificatore, e quindi ai pentodi, tutto lo swing in tensione della sorgente, e poichè l'accettazione in ingresso dei pentodi così alimentati e polarizzati è piuttosto bassa, questa scelta contribuisce ulteriormente ad aumentare la distorsione.
Ci troviamo quindi di fronte ad uno stadio di ingresso che sembra sia stato aggiunto solo per la connotazione "TubeMagic", con prestazioni al limite dell'indecenza, che invece di migliorare peggiora il quadro generale delle performance di questo amplificatore. Uno stadio che purtroppo non è possibile escludere dal percorso del segnale, come invece si può fare con un altro prodotto della stessa marca, il TubeMagic D1.
La "magia", nel caso dell'A1, è obbligatoria.
- alessandro1Golden Ears
- Messaggi : 338
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Re: Maverick "TubeMagic" A1
30/10/2013, 13:58
una Peroni corretta con il Tavernello... buono a sapersi.
- passwordGolden Ears
- Messaggi : 1612
Data d'iscrizione : 03.12.11
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Re: Maverick "TubeMagic" A1
30/10/2013, 14:26
Sicuramente avrà un suono caldo, mieloso.... valvolare.
Ma come si possono progettare circuiti così senza senso.
Ma come si possono progettare circuiti così senza senso.
- b.veneriFragola
- Messaggi : 1729
Data d'iscrizione : 29.07.11
Località : Roma
Re: Maverick "TubeMagic" A1
30/10/2013, 15:35
Ne parlavamo poco fa con Alex... per me, per te e per lui il senso e' quello di costruire una macchina 'sana', ben suonante nei limiti del budget prefisso.password ha scritto:Sicuramente avrà un suono caldo, mieloso.... valvolare.
Ma come si possono progettare circuiti così senza senso.
Per altri, e tra questi altri gran parte dei costruttori, il senso e' quello di vendere piu' apparecchi possibile, e se infilarci dentro una valvola aiuta ad 'accalappiare' un numero maggiore di incauti ed ignari acquirenti ben venga, anche se fa solo luce... anzi no, anche se fa danni
Se consideri poi che chi fa informazione (quelle che una volta erano le riviste del settore) non pubblichera' mai una recensione come quella scritta dal nostro giardiniere capo ecco che la gran parte dei possibili utenti non ne sapra' mai un tubo
- passwordGolden Ears
- Messaggi : 1612
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Re: Maverick "TubeMagic" A1
30/10/2013, 16:07
Vero, la rece di Alex analizza bene com'è realizzato il circuito, che poi è quello che discrimina come suona un apparecchio.
La fuffa sparsa negli anni addietro ha fatto perdere di vista quali sono le cose importanti da considerare nelle apparecchiature audio.
La fuffa sparsa negli anni addietro ha fatto perdere di vista quali sono le cose importanti da considerare nelle apparecchiature audio.
- alessandro1Golden Ears
- Messaggi : 338
Data d'iscrizione : 09.10.12
Re: Maverick "TubeMagic" A1
30/10/2013, 17:00
Quello che ha scritto Alex è' proprio quello che serve a chi ne capisce poco o niente. Mentre per voi che conoscete la materia è sufficiente un'occhiata allo schema o alle foto che girano in rete, per i niubbi come me è tutto oscuro, e ogni tanto una bella illuminata da parte vostra ci aiuta a capire che cosa stiamo comprando.b.veneri ha scritto:
Se consideri poi che chi fa informazione (quelle che una volta erano le riviste del settore) non pubblichera' mai una recensione come quella scritta dal nostro giardiniere capo ecco che la gran parte dei possibili utenti non ne sapra' mai un tubo
Thx
- VallagoGolden Ears
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Data d'iscrizione : 15.08.13
Re: Maverick "TubeMagic" A1
30/10/2013, 22:57
- Dk90arancia
- Messaggi : 136
Data d'iscrizione : 15.06.13
Località : Bologna
Re: Maverick "TubeMagic" A1
30/10/2013, 23:26
grazie Alex, è sempre un piacere leggerti
- trevanian54mela
- Messaggi : 85
Data d'iscrizione : 30.10.13
Località : Ardea
Re: Maverick "TubeMagic" A1
31/10/2013, 09:00
Il mio esordio nel forum per un saluto a tutti.
In prima battuta anche io esprimo grande apprezzamento per il lavoro di Alex
che contribuisce a diradare un pò di nebbia, soprattutto per noi cuffiofili appassionati
almeno quanto sprovveduti dal punto di vista tecnico.
Sul piano pratico: succede spesso di essere interessati ad un prodotto per ragioni
extra-tecniche (prestigio del marchio, estetica, prova d'ascolto da fonti "autorevoli"),
ma non penso proprio che la motivazione all'acquisto reggerebbe di fronte ad una
accertata superficialità o addirittura cialtronaggine del progettista.
Ovviamente mi auguro che prosegua la sua preziosa iniziativa relativa ai test,
a latere del suo lavoro primario di progettista.
In prima battuta anche io esprimo grande apprezzamento per il lavoro di Alex
che contribuisce a diradare un pò di nebbia, soprattutto per noi cuffiofili appassionati
almeno quanto sprovveduti dal punto di vista tecnico.
Sul piano pratico: succede spesso di essere interessati ad un prodotto per ragioni
extra-tecniche (prestigio del marchio, estetica, prova d'ascolto da fonti "autorevoli"),
ma non penso proprio che la motivazione all'acquisto reggerebbe di fronte ad una
accertata superficialità o addirittura cialtronaggine del progettista.
Ovviamente mi auguro che prosegua la sua preziosa iniziativa relativa ai test,
a latere del suo lavoro primario di progettista.
- bandAlexGolden Ears
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Data d'iscrizione : 29.04.11
Località : Roma
Re: Maverick "TubeMagic" A1
31/10/2013, 10:13
Benvenuto nel Giardino, Trevanian!
Ne approfitto per ringraziare tutti...
Ne approfitto per ringraziare tutti...
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