L'importanza della sorgente più che dell'amplificatore cuffia.
28/5/2014, 22:15
Ciao a tutti,
non so se questa è la sezione giusta in cui postare (se non lo è mi scuso con il moderatore!).
Ci terrei a sapere un vostro parere in merito.
In queste ultime settimane,esclusa la pausa per l'high end di monaco, mi sono ritrovato a confrontare in maniera estesa nel mio piccolo studio una serie diversa di amplificatori bilanciati per cuffie spaziando dai miei due residenti hpba2 e bryston bha-1 fino ai volanti cec hd53n e phonitor2.
non so se questa è la sezione giusta in cui postare (se non lo è mi scuso con il moderatore!).
Ci terrei a sapere un vostro parere in merito.
In queste ultime settimane,esclusa la pausa per l'high end di monaco, mi sono ritrovato a confrontare in maniera estesa nel mio piccolo studio una serie diversa di amplificatori bilanciati per cuffie spaziando dai miei due residenti hpba2 e bryston bha-1 fino ai volanti cec hd53n e phonitor2.
Seppur con qualche differenza per le diverse potenze impiegate e tipi di pilotaggio (vedi l'hpba2 che lavora completamente in corrente e che per certi versi è ancora una spanna sopra tutti) sono giunto alla conclusione che non è tanto l'ampli che modifica,stravolge o migliora di molto la resa della cuffia quanto la sorgente alla quale l'ampli è collegato.Arrivati ad una certa soglia di prezzo attorno alla quale le prestazioni più o meno si equivalgono per la la bontà progettuale della circuiteria interna degli ampli è la sorgente che può fare la differenza.La bontà dello stadio delle uscite analogiche, la sezione di alimentazione del dac e la complessità della circuiteria digitale possono davvero fare la differenza in due convertitori DA che montano lo stesso chip e che almeno sulla carta hanno le stesse prestazioni. Un chiaro esempio è stato il confronto tra il il V800 e il Tobby della Firestone Audio.Uno monta il PCM1792 l'altro 2 PCM1794 chip che non sono altro che la versione a controllo hardware del PCM1792. Il Tobby ne è uscito vincitore di poco ma ha finito per prevalere.Ascoltando e riascoltando brani di riferimento con un dac e poi con l'altro ho capito che è' il modo in cui il dac fa arrivare il segnale all'ingresso dell'ampli cuffia, il modo in cui tratta i transienti,come gestisce i picchi di dinamica e come gestisce il jitter con o senza resampling.Tutti elementi che possono davvero cambiare le carte in tavola.Mi sono ritrovato a sperimentare poi per assurdo di più con i cavi custom di alimentazione in mio possesso tra un dac e l'altro e con l'alimentazione del segnale usb che con i diversi ampli cuffie al fine di ottimizzare secondo i miei riferimenti il rendimento della sorgente digitale.Anche se questo ha finito per incidere in una percentuale minore a quanto si possa pensare.
Vorrei sapere le vostre considerazioni.
Anche di quelli che hanno mantenuto lo stesso amplificatore cuffie cambiando la sorgente in un breve arco di tempo.
Grazie
- fstiffonespola
- Messaggi : 381
Data d'iscrizione : 02.05.14
Località : Venezia
Come diceva Ivor Tifenbraun, patron storico della Linn, tutto quello che viene dopo la sorgente non può che peggiorare il segnale certo non migliorarlo. Mi pare la scoperta dell'acqua calda.
- EdmondFragola
- Messaggi : 1615
Data d'iscrizione : 28.08.13
Direi che la questione non dovrebbe quasi porsi, stante l'importanza fondamentale della corretta riproduzione da parte della sorgente, qualunque essa sia...
- Pgragnani2Golden Ears
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Località : Roma
fradoca ha scritto:
In queste ultime settimane,esclusa la pausa per l'high end di monaco, mi sono ritrovato a confrontare in maniera estesa nel mio piccolo studio una serie diversa di amplificatori bilanciati per cuffie spaziando dai miei due residenti hpba2 e bryston bha-1 fino ai volanti cec hd53n e phonitor2.
Come già postato, sarei molto curioso di vedere qualche foto del tuo studio.
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