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Maverick "TubeMagic" D1 Empty Maverick "TubeMagic" D1

31/10/2013, 19:52
DAC/Amplificatore per cuffia
Maverick TubeMagic D1


Maverick "TubeMagic" D1 Img_1910

Lo scatolotto, pur nella sua economia costruttiva, è piacevole alla vista e conferisce una sensazione di solidità grazie anche alle dimensioni contenute che lo rendono un oggetto "compatto". Le due manopole sul frontale hanno il corpo centrale di plastica, ma cercano di imitare per quanto possibile una manopola di metallo pieno: l'illusione è buona, in quanto la finitura esterna è in alluminio, e considerando la categoria di prezzo si può certamente chiudere un occhio. Il difetto principale di queste manopole è la completa invisibilità della tacca di riferimento, e ciò è particolarmente fastidioso con quella del selettore degli ingressi in quanto, non essendoci nessun'altra indicazione visiva (led o altro), non si ha l'immediata percezione dell'ingresso selezionato. Oltretutto, sempre per esigenze di economia, le due manopole sono uguali, e il riferimento di quella degli ingressi è completamente fuori registro rispetto alla serigrafia del pannello. Ma non ci strapperemo i capelli per questo.

Utilizzo
La messa in opera è piuttosto semplice: è sufficiente collegare la sorgente digitale, mediante l'ingresso USB o quello SPDIF ottico o coassiale, ed un'eventuale sorgente analogica se questa è disponibile. In realtà, il Magic D1 permette il collegamento di ben due sorgenti analogiche, una denominata "Analog", che utilizza i normali connettori RCA sul pannello posteriore, e una "Line-In", che utilizza un più anomalo e certamente poco utilizzato - per questo scopo - connettore jack da 6.3 mm posto sul pannello frontale, accanto al jack cuffia. Inutile dire che questi due connettori uguali, così vicini tra di loro, rischiano di essere scambiati, ed è proprio quello che è successo a me al primo utilizzo: non sentendo nulla, ho controllato più volte i collegamenti prima di capire che avevo semplicemente sbagliato a collegare la cuffia.

La presenza di questo connettore "Line-In" fa sorgere più di qualche domanda, ma soprattutto: perchè usare un jack da 6.3 mm invece del più universalmente usato mini-jack da 3.5? Se l'intenzione era quella di permettere l'utilizzo di sorgenti come l'iPod o altri lettori mp3, allora il jack da 6.3 mm non sembra una scelta azzeccata, in quanto costringe all'utilizzo di un adattatore, cosa che si poteva evitare. Il sospetto è che anche il frontale, come le due manopole, siano "standard", ovvero utilizzabili anche per altri prodotti che non siano questo Magic D1, permettendo così un ulteriore abbattimento dei costi, in quanto l'unica cosa da modificare tra un prodotto e l'altro è la serigrafia.

Se il motivo per cui è stato acquistato il Magic D1 è quello dell'ascolto in cuffia, il collegamento delle sorgenti e - ovviamente - dell'alimentazione, completa il setup e si è già pronti per l'ascolto. Se invece si vuole utilizzare il Magic D1 come sergente audio dell'impianto o di un amplificatore per diffusori, è necessario collegare l'uscita RCA "Analog Out" del pannello posteriore, e qui l'utilizzatore deve fare una scelta: le uscite sono due, una "Normal" e una "Tube Pre Out". Se si parte dal presupposto che chi acquista questo prodotto è già edotto di tale differenza e delle peculiarità dell'apparecchio, allora il problema non si pone. Se invece occorre spiegare la differenza tra le due uscite a chi non è addentro alle questioni audiofile, ci si può trovare in seria difficoltà o, nella migliore delle ipotesi, ignorare del tutto questa ridondanza ed optare per una o l'altra delle due uscite in base alla propria ispirazione.

Maverick "TubeMagic" D1 Img_1913

Da un punto di vista tecnico, infatti, non vi sarebbe alcuna differenza tra le due uscite in quanto entrambe sviluppano lo stesso swing in tensione. Il termine "Pre Out" è quindi alquanto fuorviante, perchè sempre di uscita linea si tratta. Ma a parte l'aspetto tecnico, l'uscita "Tube Pre Out" si caratterizza per il passaggio del segnale audio attraverso un ulteriore stadio, composto da un triodo. Questo dovrebbe conferire all'uscita "Tube", almeno a detta del costruttore, un suono "più caldo e tipicamente valvolare". Inutile dire che l'associazione di "suono caldo" con quello valvolare è alquanto arbitraria; piuttosto ci si dovrebbe chiedere se l'acquirente di un prodotto entry-level come il Magic D1 sia in grado di apprezzare la leggera sfumatura che differenzia le due uscite, o se gli apparati a cui verrà collegato il Magic D1 saranno all'altezza della situazione.

C'è da dire che la progettazione del Magic D1 non aiuta di certo a tirar fuori dalla valvola la sua presunta qualità sonica, e ciò viene confermato da un veloce confronto sonoro tra le due uscite: l'uscita "Tube" è leggermente più aggressiva e brillante rispetto all'altra, e ciò potrebbe aumentare le perplessità del classico ascoltatore medio, le cui aspettative sono spesso legate ad un clichè, soprattutto quando questo è alimentato dalle affermazioni dello stesso costruttore.  

Il tasto "Direct" presente sul frontale serve ad escludere il controllo di volume dalle uscite linea e - ovviamente - non ha influenza sull'uscita cuffia. Il fatto che tali uscite possano essere controllate dalla manopola del volume - che fa da attenuatore - può tornare utile a coloro che intendono collegare il Magic D1 ad altri apparati privi di tale controllo, oppure se si preferisce sfruttare la manopola del Magic D1. Da questo punto di vista esce fuori anche una piccola velleità da "centro di controllo", una sorta di preamplificatore ridotto ai minimi termini, con la particolarità di avere un dac a bordo. Quanto sia azzeccata questa impostazione dipende fortemente dalla tipologia dell'acquirente, ma intravedo il rischio piuttosto serio di scontentare un po' tutti, sia l'audiofilo a cui strizza l'occhio la valvola, sia l'utilizzatore più sbarazzino dotato di iPod e simili.

L'interno
Appena tolto il coperchio del D1 attirano l'attenzione due cose: il grosso trasformatore di alimentazione R-Core, e la valvola in posizione orizzontale. Entrambi i componenti conferiscono un aspetto diverso dal solito DAC, in particolare la valvola. Ma non è certo la semplice presenza di un componente a rendere interessante o anomalo un prodotto. Nel caso di una valvola, ad esempio, bisogna vedere come essa è utilizzata, se la sua presenza è solo di tipo cosmetico o se può in effetti fare la differenza con un progetto dove la valvola non c'è.

Maverick "TubeMagic" D1 Img_1911

Qui il costruttore lascia la scelta all'acquirente: la valvola ce l'ha messa, ma se qualcuno non la gradisce può sempre usare l'uscita "Normal" e far finta di niente. Difficile però giustificare l'acquisto se poi non si sfrutta la prerogativa principale del prodotto. Non per niente sul pannello frontale c'è scritto "TubeMagic". Qualcosa dovrà pur significare tale nome, e quindi è stata proprio l'uscita "Tube Pre Out" a richiamare maggiormente la mia attenzione, scelta del resto obbligata visto che lo stadio cuffia preleva il segnale solo dallo stato solido senza nemmeno sfiorare la sezione a valvole, e senza possibilità di scelta da parte dell'utente.

Maverick "TubeMagic" D1 Img_1912

La sezione digitale invece sembra sviluppata con un atteggiamento abbastanza scolastico in cui, nonostante siano state rimosse le sigle dei componenti tramite abrasione, è evidente la presenza di un commutatore a stato solido di un ricevitore/DAC e di un USB receiver. La presenza di un commutatore di ingressi è dovuta al fatto che l'apparecchio è in grado di gestire segnali sia analogici che digitali in ingresso controllati da un comando manuale. Risulta molto curioso  udire gli scatti dei due relè di commutazione per la seziona analogica, una posta sul pannello posteriore e l'altra su quello anteriore, e nessun "rumore" quando si passa alla selezione degli tre ingressi digitali, asserviti dal commutatore a stato solido.

Il ricevitore USB, nonostante non sia visibile la sigla del fornitore, supporta lo standard USB Audio 1.0 con modalità adattiva. Oltre alla limitazione a 48kHz/16Bit, il tipo di trasmissione è anche il più soggetto ai disturbi esterni, ponendo la scelta tecnologica fra quelle meno preformanti e attuali. Tuttavia, i benefici dal punto di vista pratico sono moltissimi a partire dalla piena compatibilità con qualsiasi sistema operativo relazionati ad un calo di prestazioni comunque molto limitato sopratutto nell'ambito del formato CD.

Uscita "Tube Pre Out": un buffer a triodo
Il tubo è un doppio triodo, un 5670 adatto per applicazioni di tipo generico, che spaziano dall'audio al campo delle onde radio. Il filamento è a 6.3 Volt, e nel D1 è alimentato in corrente continua, tramite un classico integrato stabilizzatore 7806. All'interno della valvola ci sono due triodi completamente indipendenti, ciascuno dei quali serve un canale. La configurazione usata è quella del cathode-follower, e quindi si conferma la natura di "buffer" di tale stadio valvolare, cioè esso non amplifica il segnale, avendo un guadagno di poco inferiore all'unità, ma serve solo come adattatore di impedenza. In questo caso, serve soprattutto a far passare il segnale attraverso una valvola, in modo che essa possa contribuire con le sue particolari caratteristiche soniche.

Prendendo in considerazione solo la parte analogica, dopo il selettore ingressi il segnale passa attraverso un amplificatore operazionale che fa da buffer e da filtro, un economico e bruttino LF353 provvidenzialmente messo su zoccoletto, per poi prendere due strade parallele: una va verso l'ingresso dello stadio valvolare, da cui esce per andare sull'uscita "Tube Pre Out",  l'altra verso il connettore di uscita "Normal" asservito dall'amplificatore operazionale.

E' chiaro quindi che, a prescindere da quale uscita si utilizzi, si passerà sempre attraverso un operazionale. Ciò può far storcere il naso ai puristi delle valvole, ma bisogna tener presente che qui la valvola è utilizzata come una specie di "effetto speciale", qualcosa che viene aggiunto insomma. Certo, sarebbe stato meglio se il progettista avesse disegnato un percorso diverso per il segnale, lasciando alla valvola, da sola, il compito di gestire l'amplificazione e il filtraggio. Ciò però avrebbe comportato un maggior dispendio di risorse, sia dal punto di vista progettuale che di componentistica, assolutamente fuori dalla portata per un apparecchio che si colloca in un a fascia di prezzo "sotto i 300" Euro.

La natura da effetto speciale del tubo si conferma dando un'occhiata più approfondita al circuito valvolare. La tensione anodica è piuttosto bassa, soltanto 74 Volt, e con il tipo di valvola adottato tale valore non può garantire bassi livelli di distorsione. Ma quello che sorprende di più è il punto di lavoro prescelto, che fa lavorare la griglia leggermente positiva rispetto al catodo, il contrario di quanto avviene normalmente in un triodo di segnale. Del resto, il costruttore è stato obbligato a polarizzare in questo modo i triodi, per non dover alzare la tensione anodica (che avrebbe comportato uno spazio e un costo maggiore, soprattutto per i condensatori di filtro). La griglia positiva contribuisce ancora di più ad aumentare la distorsione, in quanto la resistenza di ingresso del triodo non sarà più costante, ma dipenderà dalla corrente che inevitabilmente inizierà a circolare nella griglia in base al segnale di ingresso, secondo una legge assolutamente non lineare.

Le misure di THD confermano l'inferiore linearità dell'uscita "Tube" rispetto a quella "Normal". Le armoniche generate seguono l'andamento tipico del triodo, ovvero la prevalenza della seconda armonica, poi a seguire la terza e la quarta. Fortunatamente le armoniche superiori, quelle più fastidiose, sono quasi del tutto assenti. E' da notare comunque che la percentuale di distorsione è ben superiore a quella massima dichiarata dal costruttore per tale uscita, raggiungendo quasi il 2%.

Uscita cuffia
Lo stadio di amplificazione dedicato alla cuffia è completamente a stato solido. Esso è composto da un operazionale, un altro LF353 che fa da stadio di gain e da driver per una coppia di transistor di media potenza per canale. Tale configurazione è molto comune in realizzazioni di questo tipo, in quanto si sfrutta la caratteristica di elevato guadagno in open loop dell'operazionale, includendo nell'anello di controreazione anche il finale a discreti, linearizzando così il comportamento di tutto lo stadio e ottenendo facilmente buone prestazioni, almeno dal punto di vista strumentale. I transistor lavorano a simmetria complementare in classe AB, essendo la corrente di riposo piuttosto bassa: si è evitato così di mettere i finali su dissipatore, il che avrebbe aumentato ulteriormente i costi. I  transistor che compongono le coppie complementari sono diversi da un canale all'altro: una coppia è composta da 2SB649/2SD669 per il canale sinistro e una coppia da 2SA1220/2SC2690 per il canale destro. Il fatto che le coppie siano diverse per i due canali è alquanto anomalo, ma evidentemente il produttore si è affidato ai transistor che aveva disponibili in quel momento, puntando sulla similarità delle caratteristiche.  Ovviamente anche questo si traduce in un certo risparmio sui costi.

Tra lo stadio finale e il connettore jack è interposta una resistenza da 150 ohm e un condensatore elettrolitico da 470 microFarad. Nonostante la stadio sia imperniato intorno ad un operazionale, e che quindi sarebbe stato piuttosto semplice implementare un accoppiamento in continua con la cuffia, il costruttore ha preferito optare per una scelta conservativa interponendo un condensatore. Del resto, l'accoppiamento in continua avrebbe comportato la necessità di uno stadio di protezione e anti-bump, che avrebbe fatto aumentare ulteriormente i costi. L'impedenza di uscita dello stadio è come minimo quella della resistenza interposta, ma in realtà è superiore in quanto bisogna considerare l'impedenza del finale stesso. Le misure infatti danno come valore quello di 160 ohm, che quindi è il valore di impedenza visto dalla cuffia.

Un'impedenza di uscita così elevata, insieme al modulo della cuffia, avrà come caratteristica quella di esaltare la gamma di frequenze in prossimità del picco di risonanza del trasduttore, tipicamente intorno ai 100 Hz. Questo è uno svantaggio delle uscite ad alta impedenza come questa, in quanto può comportare un eccessivo rigonfiamento della gamma medio-bassa, oltre che un fattore di smorzamento non ottimale. C'è da dire però che alcune cuffie con una risposta in basso non molto estesa o una gamma medio-alta in evidenza, possono avvantaggiarsi di questa situazione, dando l'impressione di un maggior corpo sui bassi. E' probabile quindi che un intervento di questo tipo sia apprezzato dalla maggior parte degli utenti, soprattutto quelli in possesso di cuffie non particolarmente lineari o costose.  

Ci troviamo quindi di fronte ad uno stadio cuffia allineato al livello qualitativo piuttosto economico del prodotto, che di certo non evidenzia nessuno sforzo particolare fatto dal produttore, e che soprattutto non usufruisce dello stadio valvolare presente all'interno, togliendo ulteriormente peso alla valvola, che diventa del tutto inutile per chi farà uso esclusivo della cuffia. "TubeMagic" sì, ma non per gli amanti delle cuffie.  

Conclusioni
Personalmente, ho sempre visto con diffidenza le soluzioni economiche "ibride", ovvero quelle che utilizzano sia le valvole che lo stato solido, in quanto si basano su un presupposto secondo me errato, e cioè che ciascuna tecnologia - in particolare le valvole - possa contribuire in qualche modo alla connotazione sonora di un amplificatore. L'elettronica vista come la cucina: un po' di transistor, un pizzico di valvola, e il piatto è servito. Questa sembra essere la ricetta del Maverick D1, nel quale la valvola gioca un ruolo quasi secondario, come l'optional aggiunto durante l'acquisto di un auto. In effetti, la valvola la si potrebbe addirittura togliere, e l'amplificatore funzionerebbe lo stesso, ad esclusione dell'uscita "Tube Pre Out". Il concetto su cui si basa questo prodotto è quello che la valvola "aggiunga" qualcosa al segnale audio. Non solo, ma che tale aggiunta sia certamente positiva, in quanto certificata dalla scritta "TubeMagic" sul pannello frontale. La magia è per l'appunto qualcosa che non si può spiegare, ma che semplicemente accade perchè c'è la valvola. Sempre che si utilizzi l'uscita "Tube", ovviamente. Da un punto di vista tecnico, l'unica cosa che si può aggiungere ad un segnale audio - che non sia il segnale stesso - è distorsione, o rumore. Si può  discutere se si tratta di distorsione piacevole o meno, di seconda o terza armonica, ma sempre di distorsione si tratta. Cioè quel tipo di roba con cui contribuiscono, in maniera più o meno accentuata, tutte le componenti di un amplificatore, ma che nel caso della valvola è considerato qualcosa di particolarmente pregiato. Ma se tale contributo è così pregiato, perchè non renderlo disponibile anche sull'uscita cuffia, che nel contesto di questo prodotto rappresenta forse l'uscita più importante? In definitiva, quello che metto in discussione non è tanto l'apparecchio in se', quanto la filosofia che vi è dietro: in un prodotto che deve costare poco come questo, al posto della valvola forse era preferibile una maggior attenzione ad alcuni dettagli - di tipo progettuale e costruttivo - che avrebbero potuto portare a delle performance migliori sia dal punto di vista strumentale che all'ascolto.
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1/11/2013, 07:24
Come sempre una recensione precisa e completa con un'analisi tecnica comprensibile anche ai meno preparati come me.
Vado un po' OT: queste pubblicazioni di Alex, perché di vere e proprie pubblicazioni si tratta, rendono unico questo forum.
special cool
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1/11/2013, 09:27
special cool  qualche tempo fa lo presi in considerazione come dac-ampli per l'ufficio per fare da upgrade al del fiio E10. Alla fine non mi è piaciuto il fatto che è uno Xiang rimarchiato. Altri soldini risparmiati.
leoni ivano
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1/11/2013, 19:03
recensioni veramente belle e interessanti, con messa a nudo del raggiro tecnico a scopo commerciale.
Grande lavoro ,certo sulle riviste non si trovano recensioni così, grazie Alex
eisenstein
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nespola
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1/11/2013, 19:07
Condivido!   winner 
leoni ivano ha scritto:recensioni veramente belle e interessanti, con messa a nudo del raggiro tecnico a scopo commerciale.
Grande lavoro ,certo sulle riviste non si trovano recensioni così, grazie Alex
trevanian54
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1/11/2013, 21:37
In questi test la competenza si esprime con grande chiarezza di esposizione ed il profano (come il sottoscritto) è in grado di seguire con interesse il filo del discorso. Credo che dietro ogni recensione ci sia un accurato lavoro "redazionale" nel quale  Alex ha dato spazio ad un approccio divulgativo che non fa che valorizzare l'approfondimento tecnico.
In quanto a leggibilità ed utilità non riscontro altrove recensioni di questo livello.
Giulio
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3/11/2013, 09:27
Recensione con i fiocchi! Grazie Alex.grande sorriso
Bellissima l'analisi tecnica e ben spiegata. Se ne trovassero di recensioni così sulle riviste!
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4/11/2013, 11:06
Giulio ha scritto:... Se ne trovassero di recensioni così sulle riviste!
Ehm... già... (tu non leggi Suono, vero?) grande sorriso 
vale25
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4/11/2013, 11:43
bandAlex ha scritto:
Giulio ha scritto:... Se ne trovassero di recensioni così sulle riviste!
Ehm... già...  (tu non leggi Suono, vero?)   grande sorriso 
http://www.maverick-audio.it/files/maverick_d1_suono.pdf grande sorriso 
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4/11/2013, 12:30
vale25 ha scritto:
bandAlex ha scritto:
Giulio ha scritto:... Se ne trovassero di recensioni così sulle riviste!
Ehm... già...  (tu non leggi Suono, vero?)   grande sorriso 
http://www.maverick-audio.it/files/maverick_d1_suono.pdf grande sorriso 
Naturalmente la parte della recensione qui riportata è stata scritta da me (a scanso di equivoci, altrimenti non l'avrei messa qui sul forum).
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4/11/2013, 14:15
bandAlex ha scritto:
vale25 ha scritto:
bandAlex ha scritto:
Giulio ha scritto:... Se ne trovassero di recensioni così sulle riviste!
Ehm... già...  (tu non leggi Suono, vero?)   grande sorriso 
http://www.maverick-audio.it/files/maverick_d1_suono.pdf grande sorriso 
Naturalmente la parte della recensione qui riportata è stata scritta da me (a scanso di equivoci, altrimenti non l'avrei messa qui sul forum).
sarebbe stato comunque facile individuare nell'articolo la tua parte di rece cool 
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